Aeroporti di Puglia, vergogna: il Gino Lisa figlio di un dio minore

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Il
Lisa meglio di Bari e Brindisi nel 2009, ma per Adp è in flessione.
L’exploit dell’aeroporto foggiano documentato dall’Ansa smentito dalla
società di gestione, più matrigna che madre dello scalo foggiano.

Un comunicato stampa inutile, infondato, tendenzioso, ideologico
quello diffuso qualche giorno fa da Aeroporti di Puglia, il cui solo
merito è quello di far cadere una volta per tutte la maschera alla
società aeroportuale che, per sfortuna del Gino Lisa, dovrebbe gestire
lo scalo foggiano.
AdP ha occhi soltanto per Bari e per Brindisi. Il Lisa non esiste.
L’ennesima offesa allo scalo di Foggia, un’altra entrata a gamba tesa,
rispetto alla quale la politica – a cominciare dai consiglieri regionali
neo eletti – dovrebbe far sentire la propria voce chiedendone conto ad
Adp.
Ma procediamo per ordine, perché mai come in questa occasione sentiamo
la necessità di informare punto per punto i nostri lettori, affinché
possano farsi una loro opinione – il più possibile sgombra da pregiudizi
e localismi – su questa aggrovigliata vicenda di numeri e di dati.
La storia comincia il 6 giugno scorso, quando l’Ansa dà notizia dei dati
diffusi dall’Enac sul traffico aereo nell’anno 2009. I dati sono
abbastanza clamorosi in quanto descrivono una netta controtendenza
rispetto al passato. Mentre i grandi scali registrano flessioni, a fare
la parte del leone sono i piccoli scali e – sentite sentite – il primo
posto della performance è occupato proprio dal Gino Lisa di Foggia, sia
per quanto riguarda il numero dei voli, sia per quanto riguarda il
numero dei passeggeri.

UN COMUNICATO INUTILE E TENDENZIOSO DI ADP
“Aeroporti: piccola controtendenza, più voli e passeggeri / Dati
traffico Enac 2009, a Foggia e Trapani la crescita maggiore”: così
titola la più grande agenzia d’informazione italiana, pubblicando la
notizia nel suo sito, che vediamo nella foto.
Il balzo in avanti fatto registrare dall’aeroporto foggiano è veramente
sbalorditivo: “nel 2009, secondo i dati sul traffico negli scali
italiani pubblicati dall’Enac, – scrive l’Ansa – Foggia, che con 4.697
movimenti aerei commerciali complessivi si è classificata al 32esimo
posto tra i 48 aeroporti nazionali (Fiumicino, la prima in classifica,
ne ha 318.849), ha registrato il maggior incremento rispetto all’anno
precedente, +61,1%.”
Il Gino Lisa conquista il primo posto anche nella graduatoria che
riguarda il numero dei passeggeri partiti o arrivati nell’aviostazione:
“Il miglior risultato spetta ancora all’aeroporto di Foggia – scrive
ancora l’Ansa -, al 36esimo posto per il numero totale di passeggeri
trasportati sui servizi aerei commerciali (67.518 contro gli oltre 33
milioni della prima in classifica, Fiumicino), che ha registrato un
incremento del 131% rispetto al 2008.”
Il 2009 è stato un anno d’oro, insomma, per il Gino Lisa di Foggia.
Certo, il primo posto riguarda il miglioramento rispetto all’anno
precedente, e lo scalo foggiano è ben lontano dal registrare i volumi di
traffico degli aeroporti maggiori, compresi quelli di Bari e di
Brindisi. Ma si tratta comunque di un dato molto significativo sulla
vitalità e, soprattutto, sulle prospettive future del Gino Lisa, che, se
dovesse proseguire il positivo trend di crescita (che – giova
sottolinearlo – è nazionale, per quanto riguarda i piccoli aeroporti)
può legittimamente aspirare ad un ruolo sempre più incisivo nel sistema
aeroportuale pugliese. Appunto.
Ma veniamo al dunque: che ha fatto l’ADP, di fronte all’exploit del Lisa
(che ci aveva portati a titolare, nel riferire anche noi dei dati Enac:
“Il Gino Lisa meglio di Palese e Fiumicino / Lo scalo foggiano al primo
posto per crescita di voli e di passeggeri)? Una società che si fosse
sentita veramente madre dello scalo foggiano non ci avrebbe pensato su
due volte ed avrebbe incaricato il proprio ufficio stampa di enfatizzare
la notizia. Invece no. Adp ha fatto esattamente il contrario, forse
allo scopo di “bilanciare” la notorietà mediatica che era
improvvisamente toccata al Lisa con qualcosa che potesse “risarcire” gli
scali cui veramente Adp tiene. Per carità, il comunicato di cui fra
poco informeremo è precisissimo quanto a dati e riferimenti. Non stiamo
dicendo per niente che l’ufficio stampa della società aeroportuale
regionale dice le bugie. Quel che ci sembra sospetto, fuori tempo,
illogico e perciò umiliante per Foggia e il suo aeroporto è il tempo ed
il modo del comunicato.

LISA BRILLANTE PER ANSA ED ENAC, MA NON PER ADP
Per farla breve, non volendo dare notizia della brillante performance
dell’aeroporto della Puglia settentrionale, l’ufficio stampa ha riferito
sì dei dati Enac, non però a quelli che si riferiscono al raffronto tra
due anni completi, così come aveva fatto l’Ansa, mettendo a paragone i
dati 2009 rispetto a quelli 2008. Con un’operazione discutibile per
quanto riguarda gli interessi del Lisa, ma ineccepibile dal punto di
vista del marketing territoriale degli aeroporti “maggiori” di Bari e
Brindisi e del Salento, l’ufficio stampa mette a confronto i dati dei
primi cinque mesi del 2010 con quelli dei primi cinque mesi del 2009,
periodo in cui – forse proprio a causa degli eccellenti risultati che
aveva raggiunto l’anno scorso, la performance del Lisa non è stata
particolarmente brillante, ed anzi lo scalo foggiano ha perso qualche
punto.
“Il cielo della Puglia – titola il comunicato dell’ufficio stampa di Adp
– più forte della nube: a maggio, Brindisi + 53,1%,  Bari + 20,5%. Per
il quinto mese consecutivo ottimi indici di crescita per il sistema
aeroportuale pugliese. “
Su Foggia più avanti si legge: “Per quel che riguarda, invece, il “Gino
Lisa” di Foggia, nei primi cinque mesi di quest’anno i passeggeri
(arrivi e partenze) sono stati 26.345, a fronte dei 29.400 dello scorso
anno (-10,4%). “
Capito, la furbata? Neanche un riferimento alla nota Ansa che pure tanto
scalpore mediatico aveva suscitato qualche giorno prima (il comunicato
Adp è del 9 giugno), ma dati che conclamano che in Puglia ci sono
soltanto gli aeroporti di Bari e Brindisi. Tra l’altro, non c’è neanche
uno straccio di dato che si riferisca al quarto aeroporto regionale
gestito da Adp, quello di Taranto, mentre, curiosamente, l’aeroporto di
Brindisi viene spesso definito “aeroporto di Brindisi e del Salento”,
anche in questo caso con una brillante operazione di marketing
territoriale.
Nella personalissima interpretazione dei dati Enac fornita da Aeroporti
di Puglia c’è un messaggio nemmeno tanto velato che viene inviato al
territorio provinciale: sarete stati anche i più bravi nel 2009, ma non
fatevi illusioni, e tornate al vostro posto.
Ma il dato politico gravissimo – e rispetto al quale, lo ripetiamo –
qualcuno dovrebbe chiedere conto ad Adp – è che la strategia di
comunicazione posta in essere dalla società aeroportuale ha di fatto
vanificato una delle poche occasioni in cui l’aeroporto foggiano si era
segnalato alla ribalta dell’opinione pubblica nazionale. Verrebbe fatto
di pensare ad un clamoroso autogol, ma purtroppo pensiamo che le cose
non stiano proprio in questi termini. Si tratta di una strategia
pianificata a tavolino, con l’evidente obiettivo di confermare le
gerarchie aeroportuali care ad Adp, che, pur di ribadirle, non esita a
demolire una notizia positiva per un altro dei suoi aeroporti.

DI PAOLA SEMPRE CAUTO QUANDO SI TRATTA DI DIRE BRAVO AL LISA
D’altra parte, che i vertici della società regionale non facessero
proprio salti di gioia rispetto all’exploit fatto marcare dall’aeroporto
foggiano, già lo si era intuito. Ecco quanto, commentando i dati Ansa,
ha dichiarato ai microfoni di Radio Nova Domenico Di Paola,
amministratore unico Aeroporti di Puglia. Anziché gioire e semmai poi
evidenziare i problemi tuttora persistenti, Di Paola frena, e forse non
ci vuole tanto ad immaginare perché qualche ora dopo, dal suo ufficio
stampa sarebbe uscito quel comunicato che, ripetiamo, giudichiamo
offensivo nei confronti del Lisa e fortemente rivelatore delle vere
strategie di Adp verso l’aeroporto foggiano.
“C’è ancora tanto da fare, – dice Di Paola – non solo da parte degli
aeroporti, quanto da parte del sistema, affinché la struttura sia
utilizzata al meglio. Se non cresce il sistema della ricettività,
dell’organizzazione degli eventi, della valorizzazione degli asset, del
marketing territoriale -senza voler fare una critica a chi oggi già lo
fa- non ci sarà mai la vera crescita degli aeroporti. La cosa più
importante che stiamo perseguendo è l’allungamento della corsa al
decollo della pista esistente. Un intervento che potrebbe essere
abbastanza celere da realizzare, però abbiamo il problema della
sussistenza, sul terreno interessato, di costruzioni che devono essere
valutate dal Comune di Foggia”.
Letta così sembra quasi che Di Paola stia commentando dei dati negativi
per il Lisa di Foggia e non la performance che ha portato il Lisa ha
conquistare la vetta della classifica per quanto riguarda l’incremento
del numero dei voli e dei passeggeri. Di Paola ce l’ha con tutti: il
riferimento critico circa la vaghezza delle politiche di marketing
territoriale è probabilmente indirizzato a Promodaunia, la società
costituita da Provincia e Camera di Commercio con la missione
istituzionale di sostenere e promuovere l’aeroporto foggiano.
Pesantissima invece l’accusa rivolta al Comune di Foggia circa la
mancata soluzione dei vincoli che ostacolano l’allungamento della pista.
Ci sono delle costruzioni da espropriare o forse abbattere in quanto
abusive: la civica amministrazione deve comunque fare chiarezza attorno a
questo punto, se non altro per smantellare gli alibi di Di Paola, che
tace allegramente sul fatto che i lavori di riattamento di altre parti
dell’aviostazione sono da tempo fermi, e nessuno sa perché.
Tutta questa vicenda rilancia alcuni annosi problemi: lo scarso feeling
tra Aeroporti di Puglia e il Gino Lisa, tra Aeroporti di Puglia ed il
territorio, ma anche la difficoltà della politica ad avviare con la
Regione Puglia e con la sua società aeroportuale un confronto a
trecentosessanta gradi sull’aeroporto foggiano, e sul suo ruolo nel
sistema aeroportuale pugliese.

IL GARGANO RILANCIA: VOLI CHARTER NECESSARI
Che esistano divergenze di fondo è un dato di fatto ed una enorme
criticità. Aeroporti di Puglia ha un modo di intendere le strategie
complessive di sviluppo del sistema aeroportuale regionale che non
collima con le aspettative e le esigenze della Puglia settentrionale.
La recente borsa turistica che si è svolta a Vieste ha conclamato una
volta di più la necessità che l’aeroporto Lisa venga attrezzato per la
sua più naturale vocazione: diventare lo scalo di riferimento per i voli
charter turistici del Gargano. Ma ad Aeroporti di Puglia hanno
tutt’altre idee circa la filosofia dei charter: una filosofia che viene
svelata proprio dal “famigerato” comunicato di cui abbiamo riferito, la
cui chiusa è dedicata proprio alle prospettive dei voli charter
turistici in Puglia.
Leggetela attentamente. “Nel frattempo – scrive l’ufficio stampa di Adp –
tutto è pronto per l’avvio della prossima stagione charter che, anno
dopo anno, diviene sempre più ricca: Grecia (Rodi, Kos, Santorini,
Mikonos, Creta) Tunisia (Djerba e Monastir), Turchia (Bodrum e Antalya),
Spagna (Ibiza, Malaga, Palma di Maiorca),  Marocco (Agadir), Egitto
(Sharm, Marsa Alam e la new entry  Marsa Matrouh), Giordania (Amman),
Israele (Tel Aviv) sono solo alcune delle numerose destinazioni già
previste dalla programmazione dei principali T.O. per l’estate 2010.”
Neanche per un attimo, il solerte redattore dell’ufficio stampa di
Aeroporti di Puglia è sfiorato dall’idea che dalla Puglia i voli charter
non debbano solo partire, ma anche arrivarci. Che la Puglia possa
essere, così come vorrebbe essere l’aeroporto Lisa di Foggia –
destinazione di voli turistici, che provocherebbe un’immediata e
importantissima ricaduta territoriale, in termini economici e sociali.
È l’ennesima dimostrazione che in materia di aeroporti, la Regione
Puglia, Aeroporti di Puglia e il “territorio” della provincia di Foggia
parlano lingue diverse. Questa vicenda tutto sommato soltanto mediatica è
però amaramente rivelatrice di un rapporto difficile tra l’aeroporto e
la società che dovrebbe gestirlo nel migliore dei modi.
Un rapporto che va ripensato, ridefinito con la massima urgenza.
Aeroporti di Puglia non può più sbeffeggiare la città e la provincia di
Foggia, il Gargano, il loro aeroporto. Per questo invieremo una copia di
questo articolo ai consiglieri regionali, ai responsabili delle
istituzioni locali, a tutti quanti hanno a cuore le sorti del Lisa.
Perché si faccia chiarezza, una volta per tutte, su AdP e sul suo
rapporto con il Lisa di Foggia.

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Author: Geppe Inserra

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