Un flash mob contro la puzza. Per non essere come gli struzzi

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Non conosco personalmente Francesco Paolo Gentile: gli sono amico su facebook, e spesso condivido le sue opinioni, anche se non ho votato per il M5S, né intendo farlo in futuro. Delle iniziative promosse dai grillini foggiani ho apprezzato, parlandone diffusamente su Lettere Meridiane, quella legata alla puzza che ammorba l’aria del capoluogo dall’inizio dell’estate per due ragioni in particolare: perché nessun’altra forza politica aveva ritenuto di dover intervenire sulla questione (a conferma di quanto distante siano i partiti dalla vita quotidiana delle persone); perché sono convinto che la politica possa rigenerarsi soltanto se riuscirà a cambiare punto di vista: passando da quello del palazzo, a quello delle persone reali.
La questione della puzza continua ad essere un bel laboratorio di (possibile) buona politica, e questa nuova iniziativa di Gentile lo conferma. In breve, Francesco Paolo ha creato un gruppo su facebook, con l’intento di organizzare un flash mob sul problema del cattivi odore, per sensibilizzare le istituzioni a intervenire una volta per tutte. (Per quanti non lo sapessero, Wikipedia alla mano, per flash mob si intende un assembramento improvviso di un gruppo di persone in uno spazio pubblico, che si dissolve nel giro di poco tempo, con la finalità comune di mettere in pratica un’azione insolita).

Quel che apprezzo dell’iniziativa è soprattutto il metodo: frequentatori delle reti sociali che diventano cittadinanza attiva, secondo una formula che a Foggia sta dando risultati interessanti (ricordo anche le iniziative di gruppi come Gli Amici della Domenica e Basta chiacchiere aeroporto), trasformando le piazze virtuali in piazze reali, momenti concreti di incontro e di impegno civile.
Francesco Paolo Gentile va oltre, sterilizzando preventivamente il gruppo e il flash mob che si prefigge di organizzare da appartenenze di partito, per privilegiare il fine che intende perseguire: rendere di nuovo respirabile l’aria di Foggia.
La costituzione del gruppo è stata preceduta dalla creazione di una mailing list. Gentile ha avuto la bontà di inserirmi tra i destinatari: “vi ho inserito in questa mailing list (e sentitevi liberi di aprirla e inserire tutte le persone che ritenete opportuno ) – si legge nel messaggio di presentazione – per organizzare con tutti voi un evento senza bandiere e senza appartenenza politica, un evento che deve appartenere ai Cittadini che vivono a Foggia. Per sgombrare il sospetto che sia una manovra per acquisire visibilità per le vicine amministrative questo evento che vi vorrei proporre dovrà essere di tutti, ma non l’idea del singolo che ha coinvolto altri.”
“Tutti ormai conosciamo il problema della Puzza – prosegue Gentile – che da anni subiamo, l’estate è più invasiva, ma il fenomeno è presente tutto l’anno.  Del problema a Foggia ce ne siamo occupati in tanti, perché tanti la subiscono e a distanza di 4 anni le istituzioni non sono ancora in grado di dirci la fonte della puzza e le molecole chimiche di cui è composta. Nel 2013 con le tecnologie di cui si dispone pensate che sia un impresa ardua? Io credo di no! Sono in grado di dirci la composizione molecolare dell’atmosfera di Marte ed anche pianeti più lontani, e non ci sanno dire cosa contiene la puzza che subiamo, a seconda della direzione del vento, i cittadini di Foggia, Lucera e Troia?”
Merita qualche riflessione (positiva) il passo indietro di Gentile che, pur di assicurare conseguimento dell’obiettivo, esorcizza preventivamente qualsiasi sospetto di appartenenze di partito: “è una iniziativa che non deve avere una impronta politica”, ribadisce in un successivo post.
(Non sono d’accordo soltanto sull’aggettivo “Politico” e avrei preferito che venisse usato piuttosto il termine “di partito”. Che piaccia o non piaccia, cittadini che danno vita ad un flash mob contro la puzza, così come cittadini che si battono per la riqualificazione e la riapertura dell’aeroporto o vanno domenicalmente a passeggio per riscoprire la città e farla riscoprire ai foggiani, fanno politica. Oltre i partiti, o prima dei partiti, come direbbe l’amico Salvatore Onorati.)
Così come dichiaratamente politica mi sembra l’intitolazione del gruppo del gruppo (che è ancora chiuso, in quanto il fondatore intende utilizzarlo almeno inizialmente come spazio per decidere circa la data e il luogo del flash mob): Noi non siamo come gli struzzi.
Appunto, sono gli struzzi quelli che non fanno politica, che non mettono mai la faccia.

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Author: Geppe Inserra

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