Salvare Palazzo Trifiletti Giovene, c’è una petizione on line

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“A tutti coloro che credono che la bellezza salverà il mondo. Salvare Palazzo Trifiletti Giovene”
Con queste semplici parole, Tommaso Di Gioia, volontario del FAI di Foggia che sta cercando di costituire il gruppo giovani della prestigiosa organizzazione, lancia sulla rete una petizione per salvare lo storico Palazzo Trifiletti Giovene ubicato nel cuore del centro storico del capoluogo dauno, in corso Garibaldi, e da qualche giorno  circondato dalle lamiere assieme ad un altro pezzo importante della storia cittadina, il Cineteatro Garibaldi. Il timore è che la transennatura, probabilmente determinata dalla necessità di proteggere l’incolumità pubblica, preluda al definitivo abbandono dell’idea di salvare questi due tesori della città.
Per sottoscrivere la richiesta, cliccare al seguente indirizzo: http://www.change.org/p/a-tutti-coloro-che-credono-che-la-bellezza-salver%C3%A0-il-mondo-save-palazzo-trifiletti-giovene. Non è la prima petizione che sia stata lanciata nel tenativo di assicurare un futuro a Palazzo Trifletti. Ma ritentar non nuove, per cui firmate e fate firmare.
Palazzo Trifiletti Giovene, edificio signorile settecentesco nonché gioiello architettonico nel centro storico di Foggia – scrive Tommaso Di Gioia -, uno dei pochi beni culturali di pregio valore sopravvissuti alla devastazione dei terremoti, bombardamenti e soprattutto alla barbarie dell’ingorda speculazione edilizia del dopoguerra, versa oggi in stato di assoluto abbandono e di inaccettabile degrado e, delle istituzioni e, dei numerosi proprietari che non affollano più le stanze del palazzo.
La petizione è corredata da alcuni estratti da autori e siti che si sono occupati della vicenda che disegnano storia e valore artistico e architettonico dell’immobile.

L’immobile, che ha la facciata principale prospiciente in Corso Garibaldi, è composto da due piani fuori terra che diventano tre nella parte che si affaccia su Via Nunziata Sulmona.
Dall’androne d’ingresso su Corso Garibaldi (prima che fosse murato), si può osservare uno degli scaloni più scenografici delle dimore gentilizie foggiane del XVIII sec.
(tratto da: http://amicidomenica.altervista.org/scheda.php?ID=429)

Storia dell’edificio:
il palazzo, che un tempo si chiamava Caccavelli, era sede della più antica e famosa compagnia filodrammatica foggiana, la “Filodrammatica Torelli” dal nome del noto autore drammatico napoletano Achille Torelli. Non un semplice palazzo ma un vero contenitore culturale, specie dagli inizi degli anni ’70 dell’Ottocento.
(Tommaso Palermo, http://letteremeridiane.blogspot.it/2014/09/foggia-che-non-ce-piu-comera-una-volta.html)

Il palazzo di proprietà di Ignazio Accinni, fu ereditato dalla figlia Maria , la quale con testamento olografo, del 15 Dicembre 1927, dispose che, dopo la sua morte, fosse diviso in parti uguali tra i sette figli nati dal matrimonio con l’agricoltore Pellegrino Trifiletti di Foggia. La proprietà dell’edificio, a seguito della rinunzia degli altri eredi, fu assegnata ad Erminio, Ida, Mario ed Alberto Trifiletti, i quali, dopo pochi anni, alienarono le loro quote.
(tratto da: http://www.manganofoggia.it/palazzi.htm)

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Author: Geppe Inserra

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