Il Gargano beffato dal Governo: due pesi e due misure tra Nord e Sud

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Ero stato tentato di non commentare la mancata inclusione dei comuni garganici nell’elenco di quelli che potranno usufruire del differimento dei termini del versamento dei tributi statali essendo stati colpiti da calamità alluvionali. Avevo sperato fino all’ultimo che stamattina i comuni pugliesi devastati dalle ripetute bombe d’acqua dei primi giorni di settembre comparissero nella lista, visto che il comunicato di Palazzo Chigi spiega che si tratta di un primo elenco dei comuni interessati “che verrà aggiornato nelle prossime ore.”
Ma il miracolo non c’è stato. Il Gargano resta escluso perché, come ha spiegato il sottosegretario Ivan Scalfarotto “non è stato possibile estendere al Gargano il rinvio del pagamento delle imposte disposto per altri centri, perché la norma è applicabile solo nell’immediatezza dell’evento calamitoso. Non ha lo scopo di soccorrere i danneggiati, tanto è vero che non comporta alcuno sgravio, ma solo un rinvio, bensì di evitare che l’irraggiungibilità degli uffici pubblici o il malfunzionamento dei servizi dovuto all’emergenza crei pregiudizio al contribuente.”
Anche per il Gargano c’è stata una “immediatezza dell’evento calamitoso”. Il differimento avrebbe potuto e dovuto essere disposto fin da settembre, ma così non è stato. E punto.
Non avrei voluto commentare la notizia, come dicevo, perché non capisco più la politica, e non mi piace commentare il solito teatrino cui si assiste in circostanze del genere, con le solite polemiche contrapposte, lo scambio di veleni, e via discorrendo. Però, scorrendo il cospicuo elenco dei comuni ammessi al beneficio compreso nel comunicato della Presidenza del Consiglio, la curiosità ha preso il sopravvento(perciò legete fino in fondo, mi raccomando).

Che a Genova, Orbetello, Parma la furia delle piogge abbia provocato danni seri lo abbiamo visto tutti, ai telegiornali. Ma che il fronte  fosse così ampio da comprendere 6 regioni e 13 province…

Ho pensato allora di fare un semplice esperimento: scegliere un comune a caso e verificare, sul web, se vi fossero state notizie di stampa sull’alluvione che ha comportato il benefit governativo. Il comune in questione è Bergantino, provincia di Rovigo. La chiave utilizzata per cercare su Google semplicissima: “alluvione Bergantino”. Nella immagine qui sopra, vedete i risultati del motore di ricerca, dai quali si ricava che l’alluvione a Bergantino c’è stata ma sessantatré anni fa: il comune veneto fu coinvolto nella disastrosa alluvione del Polesine.

Nell’elenco restituito dal motore di ricerca c’è anche un collegamento al sito specializzato in meteo (ilmeteo.it) che promette di offrire video interessanti, girati in quel di Bergantino. Il risultato è quello che vedete nello screenshot qui a fianco: non ci sono video in tal senso.
Il solo collegamento che associa con successo il termine alluvione a quello di Bergantino è quello al sito del Sole 24 Ore, e riguarda proprio la notizia che i residenti nella cittadina beneficeranno del differimento delle imposte. Altro non c’è.
Una semplice ricerca sulla rete non è sufficiente ovviamente a concludere che l’ondata di maltempo non abbia interessato anche la provincia di Rovigo. Ma gli avari risultati restituiti da Google stanno a dire che i comuni del Gargano sono stati danneggiati assai più di Bergantino, e che avrebbero meritato da parte del Governo almeno la stessa solerzia messa in campo per venire incontro alle necessità dei cittadini veneti.  
Ma forse il Gargano una colpa ce l’ha: quella si trovarsi nel Mezzogiorno.

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Author: Geppe Inserra

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