Un inedito di Andrea Pazienza diventa una struggente canzone, per realizzare il sogno della masseria didattica Antonio Facenna

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Quando l’ho ascoltata e vista, stamattina per la prima volta al Cineporto di Foggia, la prima impressione è stata che Andrea Pazienza l’abbia composta da lassù, appena qualche giorno fa, mentre guardava attonito pioggia ed alluvione che facevano scempio del suo Gargano, e aspettava di accogliere ed abbracciare Antonio Facenna che volava in cielo, a raggiungerlo.
Il Paz amava dire d’essere nato a San Menaio, e di vivere tra Bologna e l’America. Al suo Gargano  ha lasciato una struggente poesia, che la generosità di sua madre Giuliana Di Cretico, e l’estro di Umberto Sangiovanni e della Daunia Orchestra hanno trasformato in una canzone disperatamente attuale che racconta la Montagna del Sole nelle sue contraddizioni e nelle sue speranze e che speriamo diventi simbolo dell’orgoglio e della dignità del Gargano che non vuole arrendersi, un inno di futuro e di solidarietà.
A cantarla sono tanti grandi attori che hanno prestato gratuitamente la loro voce e le loro espressioni al progetto Il Mio Gargano. L’idea lanciata dall’impareggiabile Mario De Vivo e da Luigi Damiani, amico personale di Andrea Pazienza, è stata immediatamente raccolta da Nerì Marcorè e Paolo Sassanelli.
L’obiettivo è quello di  utilizzare il brano  Strano Paese per sensibilizzare l’opinione pubblica ad aiutare, in questo momento difficile, le popolazioni garganiche  colpite dall’alluvione degli inizi di settembre, che ha devastato proprio i luoghi più amati e più raccontati dal fumettista: San Menaio, Calenella, Peschici. I proventi derivanti dalla vendita on-line del brano serviranno al sostegno del progetto di ripristino della Masseria di Antonio Facenna, il ventiquattrenne coltivatore di Vico del Gargano travolto dal fango mentre si recava presso la sua masseria.
Ecco il video, presentato ufficialmente stamattina al Cineporto di Foggia (vi racconto domani l’evento) di seguito il testo e della poesia di Pazienza e i credit. Guardatelo, amatelo, condividetelo ma soprattutto contribuite, in modo che il sogno della masseria didattica possa diventare presto una bella realtà.

Strano Paese
Sull’ asfalto delle tue autostrade
Non tutto il sangue si è già rappreso
Verde di chiesa odore di mare

E dolce pietra dal cuore disteso
Spiaggia che muore in mezzo al grano
Vecchia pineta dal fondo parlante
In una mano
Amore sacro di donna velata
Dolce mammella della mia amata

Strano paese
Vestito a lutto
Strana la gente
Strano che tutto
sia cosi strano

Ma questa è l’anima
del mio Gargano

clientelismo e  speculazione
di abigeato
si muore ancora,
si muore ancora
per l’onore violato
per l’onore
di una qualche signora

Strano paese
Vestito a lutto
Strana la gente
Strano che tutto
sia cosi strano

Ma questa è l’anima
del mio Gargano

abusivismo e il contrabbando
sono le colpe ma non il peccato
chi non ha casa
la costruisce

no, non e’ reato

Strano paese
Vestito a lutto
Strana la gente
Strano che tutto
sia cosi strano
Strano paese
Vestito a lutto
Strana la gente
Strano che tutto
sia cosi strano

Ma questa è l’anima
del mio Gargano

Ma questa è l’anima
del mio Gargano.

Protagonisti del progetto sono l’ensamble musicale della DauniaOrchestra (band nota per il lavoro di ricerca svolto negli ultimi anni sul territorio pugliese e finalista al “premio Tenco” 2012), che si avvale dei solisti Fabrizio Bosso alla tromba, Massimo D’Agostino alla batteria, Egidio Marchitelli alla chitarra e  gli attori: Emilio Solfrizzi, Neri Marcorè, Paolo Sassanelli, Luca Argentero, Bianca Guaccero, Lunetta Savino, Dino Abbrescia, Lillo (Pasquale Petrolo), Pio e Amedeo (con Michele De Virgilio e lo schermidore olimpionico Luigi Samele rappresentanti del proprio territorio in quanto foggiani), dei conduttori radio-televisivi Alessandro Greco, Carlo Massarini e Savino Zaba (anch’egli rappresentante la provincia di Foggia), dell’amico fraterno di Andrea Pazienza Gino Nardella.
Tutti insieme si sono prestati gratuitamente a cantare le parole scritte da Andrea per il Gargano.
Oltre al brano, un video girato da Luciano Scarpa e supportato da “Puglia Sounds”, il programma della Regione Puglia per lo sviluppo del sistema musicale, unisce immagini legate alla cronaca dell’alluvione a momenti di registrazione degli artisti in sala d’incisione.
Il progetto è accompagnato dal sito internet www.ilmiogargano.it che propone contenuti inediti, backstage e immagini che riproducono disegni del Gargano di Andrea Pazienza. Sul sito tutte le informazioni su com’è possibile sostenere il progetto.
A sostegno del progetto la società consortile Promodaunia si occuperà di monitorare le donazioni garantendone la trasparenza e sostenendo l’attuazione del progetto stesso.

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Author: Geppe Inserra

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