Il nuovo documentario di Fortarezza: il ritorno del cinema militante

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C’era una volta il cinema militante, che nasceva dall’urgenza di documentare e svelare i contorni di una società che cambiava rapidamente, aprendo nuove possibilità orizzonti prospettive.
La normalizzazione ha poi ridotto possibilità e prospettive, la voglia di capire che ci sono altre realtà possibili, oltre quella che ci viene quotidianamente propinata dai mass media. La crisi della sale d’essai e l’avvento della multisale hanno poi fatto il resto.
Soprattutto, è venuta meno la voglia di guardare da una prospettiva diversa, di rivendicare la dignità di altri sguardi, di altri punti di vista. Non in tutti, però. Non dappertutto. Anche perché la necessità, l’urgenza di documentare non sono mai venute meno, anzi si son forse accresciute nella misura in cui è esponenzialmente aumentata l’invisibilità, il buio che circonda a livello mediatico situazioni al limite, come i ghetti in cui vivono gli immigrati comunitari clandestini, o lo stigma quotidiano con cui vengono bollati i diversi, i disagiati di ogni ordine e grado.
Ecco perché il cinema militante è oggi ancor più necessario e urgente. Il cinema che denuncia e fa riflettere, che chiama alla riflessione e alla discussione.
Antonio Fortarezza è uno che non si è mai arreso. Foggiano che vive a Milano, torna periodicamente a Foggia proprio per spezzare il velo della invisibilità, e per dare dignità di sguardo a ciò che è nascosto, sia che si tratti dei lavoratori immigrati dimenticati nel Grand Ghetto sia che si tratti di reperti archeologici sepolti nelle viscere della terra.
Come nella migliore tradizione del cinema militante, Fortarezza è organizzatore e protagonista della intense iniziative che impegneranno Foggia nei prossimi giorni, a riflettere sul lavoro, in tutte le sue forme ed applicazioni, come dice la Costituzione, ma soprattutto sul lavoro sfruttato dei migranti sotto il sole del Tavoliere, impegnati per pochi euro al cassone nella raccolta del pomodoro, per poi risalire attraverso gli altri anelli della filiera agroalimentare: agricoltori, trasporto, industrie di trasformazione, grande distribuzione.
Domani, 29 settembre., all’auditorium Santa Chiara nell’ambito della rassegna Il lavoro nell’obiettivo, organizzata dal Circolo CinemaFelix, costola della Fondazione Apulia Felix, verrà presentato il nuovo reportage-documentario di Antonio Fortarezza La Filiera non Etica – dai campi ai supermercati,  a cui seguirà un pubblico dibattito.

Dopodomani, 30 settembre la riflessione comune si concentrerà in un convegno scientifico-professionale che avrà luogo in ambito accademico, una tavola rotonda tra gli attori sociali ed istituzionali e, la sera, al Cineporto di Foggia, con la selezione dei cortometraggi che hanno partecipato al 1° festival dei corti Metropolis svolto a Matera nel luglio di quest’anno. La kermesse si concluderà  concludere il 3 e 4 ottobre con gli incontri presso il Museo Civico di Foggia tra volontari impegnati nel sociale e i ragazzi delle scuole, la parte migliore della città.
“Devi fare ciò che dicono loro” viene detto, a un certo punto, nel documentario di Fortarezza. E contro questa mafiosa oppressione in cui tutti si sentono costretti a violare la dignità altrui, proveremo a liberare la forza della libertà di parola e di espressione, ma anche a riscoprire la forza del diritto. Convinti che nel sano e aperto confronto di idee apra alla possibilità di trovare soluzioni condivise per affermare il principio che il lavoro sia strumento al servizio dell’uomo e – non più – l’uomo strumento del profitto.”
Per approfondimenti, consultare la pagina facebook dell’evento, che è promosso da  Fondazione Apulia Felix onlus, con il sostegno del Comune di Foggia, Assessorati alla Cultura e all’Istruzione, e con: Fondazione Banca del Monte Domenico Siniscalco Ceci – @Progetto Presidio Caritas, Foggia – Museo Civico di Foggia Biblioteca Provinciale di Foggia ‘La Magna Capitana’ – Statuto dei Lavoratori.it – Apulia Film Commission – FICC – Avvocato di Strada – Foggia – Fratelli della Stazione – Calebasse conFINI differenti. Media partner FrontieraTv Webtv .

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Author: Geppe Inserra

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