Quando la stazione di Foggia veniva invidiata da Bari…

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Le foto antiche regalano sempre emozioni, e raccontano pezzi di passato. Perfino quando recano didascalie sbagliate o approssimative.
Come la foto che illustra questo post, custodita presso la Biblioteca Provinciale di Foggia e facente parte della ricchissima collezione fotografica Ester Loiodice (se volete saperne di più, ne ho parlato in altri post, che potete leggere cliccando qui).
È una foto aerea, nella cui didascalia di legge: “Dal N° 920 al N° 923. 42° Sq. Foggia. 25.6.32. 250-800. Staz. ferr. di Foggia”.
Dagli strani numeri si direbbe che si tratta di una foto scattata a scopo di ricognizione.  Sappiamo con certezza anche la data dello scatto: il 25 giugno del 1932. La didascalia non è però del tutto corretta: non si tratta infatti della stazione ferroviaria di Foggia, o almeno non della stazione in senso stretto, ma del vicino Deposito Locomotive, che era stato inaugurato un paio di anni prima.
Il Deposito Locomotive doveva essere il fiore all’occhiello di uno scalo ferroviario che all’epoca svolgeva una funzione strategica nel sistema di trasporto ferroviario adriatico. Non a caso, una decina d’anni dopo, sarebbe stato sottoposto a feroci bombardamenti aerei da parte degli Alleati.


Abbiamo conferma che si tratti proprio del Deposito Locomotive, che allora sorgeva in aperta campagna, quale propaggine dello scalo ferroviario vero e proprio, sia paragonando la foto allo stato attuale del luogo, fotografato con Google Maps, sia mettendola a confronto con due splendide fotografie realizzate dal Ministero dei Trasporti in occasione dell’inaugurazione dell’importante struttura, che ho trovato in un forum specializzato nel trasporto ferroviario.

Le ha pubblicate Pietro Chionna con la seguente didascalia: “Il deposito locomotive di Foggia come appariva all’epoca della sua inaugurazione avvenuta nel 1930, durante i primi esperimenti di elettrificazione a 3000 Vcc condotti in Italia lungo la linea Foggia-Benevento. 

Nelle immagini si notano le nuove E626 in sosta presso gli stessi edifici visibili nelle foto del periodo bellico precedentemente pubblicate (si riferisce ad alcune immagini del nodo ferroviario sventrato dai bombardamenti alleati, n.d.r.).”
La didascalia ci fa capire quanto sia preziosa la foto aerea compresa nella collezione Loiodice: è una delle prime immagini della elettrificazione della linea Foggia-Benevento, che si distingue chiaramente nella parte inferiore dell’immagine.
Il Deposito Locomotive com’è oggi
Il tutto conferma che importanza avesse il nodo ferroviario di Foggia in anni in cui la città si apprestava a compiere un complessivo salto di qualità. Siamo alla vigilia del cosiddetto progetto della Grande Foggia che porterà alla costruzione di una massa imponente di opere pubbliche: il Municipio, il Palazzo degli Studi, il Palazzo degli Uffici, il Palazzo del Governo, il Palazzo della Bonifica e il Palazzo delle Statue, nonché scuole e palestre. 
Le distruzioni provocate dalla guerra e dai bombardamenti avrebbe messo fine alla speranza e all’idea della grande Foggia, innescando un processo di lento declino che nei decenni successivi avrebbe portato anche al ridimensionamento del glorioso polo ferroviario.
[P.S.: La foto che illustra il post costituisce solo una parte di quella originale, che potete scaricare qui].

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Author: Geppe Inserra

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