Manfredonia rende omaggio al grande Wolfgang Lettl

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Manfredonia rende omaggio a Wolfgang Lettl, il grande artista tedesco che l’ha tanto amata, trascorrendo ogni anno le sue vacanze estive nello Sciale delle Rondinelle vicino Siponto, dal 1973 fino al 2005, ovvero fino a tre anni prima della sua scomparsa.
E non poteva esserci titolo più azzeccato per la mostra  con cui si sostanzia l’omaggio: “Manfredonia, la mia amata”. Un evento culturale di eccezionale rilievo non solo per la Capitanata, ma per tutta la Puglia e il Mezzogiorno, perché si tratta della prima mostra in assoluto in Italia del pittore surrealista e impressionista.
La mostra aprirà i battenti stasera, preceduta da un vernissage – aperto al pubblico – che si svolgerà alle ore 19 presso l’auditorium “Cristanziano Serricchio” alla presenza di Angelo Riccardi (sindaco di Manfredonia), Saverio Mazzone (amministratore unico dell’agenzia del turismo di Manfredonia), Pasquale Frattaruolo (presidente Rotary Club sezione di Manfredonia) e con gli interventi di Federico Massimo Ceschin (“Manfredonia, una nuova economia della bellezza), Alex De Muzio (“Le masserie daunie nelle opere di Wolfgang Lettl”), Florian Lettl (“Mio padre Wolfgang e l’amata Manfredonia”). A coordinare e moderare sarà Geppe Inserra, giornalista e curatore del blog “Lettere Meridiane”.
La mostra (voluta ed allestita dal figlio del pittore Florian, con la collaborazione di un gruppo di amici) è organizzata da Comune di Manfredonia ed Agenzia del turismo con la sponsorship della “Lucky Wind4 srl” di Antonella Pasqualicchio). Saranno in esposizione 75 opere, suddivise in 35 di stile impressionista (opere quasi tutte realizzate “en plein air” nel territorio sipontino) e 40 di corrente surrealista (di cui in Germania vi sono due musei a lui dedicati). Le opere saranno esposte presso le ex Fabbriche del convento di San Francesco dal 4 agosto al 3 settembre 2017 (con ingresso libero, tutti i giorni dalle ore 18.30 alle 23).

Wolfgang Lettl, a partire dal 1973, ha vissuto per circa 33 anni allo Sciale delle Rondinelle, lungo la s.p. 141 “delle saline”, sul golfo di Manfredonia. È stato una sorta di pioniere della riviera a sud del centro garganico, scelta dall’artista per il clima mite e la luce della Puglia.

Lettl ha lasciato una traccia indelebile della sua arte in terra di Capitanata, quale grande artista della seconda generazione surrealista e autore di opere come la Via del ritorno, il Viale alberato del castello nelle due versioni del ’72 e del 1985, il ciclo a tema “il realismo fantastico”, Aufforderung zum staatsstreich, divenuta simbolo dell’unificazione delle due Germanie ma tanti anche i paesaggi in chiave post-impressionista come la Basilica (di Siponto), Bagnanti, La spiaggia di Siponto, Zapponeta – la chiesa, Passaggio a livello, Barche: opere che lasciano una profonda emozione, che i visitatori potranno ammirare nella Mostra.
Come ricorda il figlio Florian, Wolfgang amava ripetere: “non potevo non lasciarmi ammaliare dalla luce del paesaggio di questo angolo di Puglia.” 
Ad Augsburg e a Lindau vi sono due Musei d’arte contemporanea dedicati alla sua arte. Per Wolfgang Lettl, la casa e il giardino nell’amata Manfredonia erano il rifugio per il suo potere creativo, per il suo impulso artistico.
In questo scenario, che aveva creato e determinato sin dal 1973, in questo suo paradiso personale e familiare, a cui solo pochi confidenti avevano accesso, trasformava in immagini surreali visibili le sue idee, le sue emozioni, il suo modo di sentire lasciandosi guidare dalla sua eccezionale creatività, dal suo gusto estetico, ma anche dal calore e dai colori di un ambiente che amava.
Lettl è stato anche il fondatore dell’Organizzazione per la promozione dell’arte surrealista, nonché creatore lui stesso di un museo surrealista ad Augusburg, nella cui Accademia di Belle Arti e’ stato professore di pittura. Nel 1940, all’età di 21 anni, Lettl come militare dell’esercito tedesco prestò servizio a Parigi, dove entrò in contatto con gli ambienti surrealisti e realizzò i suoi primi lavori, degli acquerelli dedicati a scene di vita della capitale francese.
Dopo la seconda guerra mondiale, rientrato ad Augusta da un campo di prigionia norvegese, Lettl si dedicò completamente all’arte, dipingendo paesaggi e ritratti e affinando un originale stile surrealista. Negli anni cinquanta fece esperimenti surrealisti con murales, graffiti e mosaici.
La sua prima grande mostra retrospettiva fu allestita nel 1963 a Monaco di Baviera ed nello stesso periodo divenne membro della Neue Münchener Künstlergenossenschaft. Per quasi trent’anni, dal 1975, in estate l’artista tedesco si trasferiva in Italia, nella sua casa in Puglia, dipingendo paesaggi marini ispirati dalla spiaggia di Manfredonia. Lo studio della luce del paesaggio pugliese gli ispiro’ un nuovo stile: alla vena surreale si uni’ un tratto più decisamente impressionista. Nel 1992 l’artista donò ad Augusta il ”Lettl Atrium”, un museo dell’arte surrealista con centinaia di suoi quadri e decine di opere di altri maestri europei.
Florian Lettl, promotore dell’iniziativa, ama ancora trascorrere brevi periodi dell’anno sul Golfo, nella villa paterna, dove incontra amici dei genitori e appassionati d’arte che hanno avuto modo di frequentare casa Lettl.

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Author: Geppe Inserra

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