Quando la Capitanata era provincia di Lucera

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Nel 1798, Giuseppe Maria Alfano pubblicò, a Napoli, presso la tipografia di Vincenzo Manfredi una dettagliata guida deI Regno di Napoli, dal titolo chilometrico: “Istorica descrizione del Regno di Napoli diviso in dodici provincie, in cui si fa menzione delle cose più rimarchevoli di tutte le città, terre, casali, villaggi, fiumi … vi è in fine la serie cronologica di tutt’i sovrani di Napoli; ed un elenco alfabetico degli uomini illustri del Regno colle di loro patrie. Opera di Giuseppe Maria Alfano. Vi si è aggiunta carta geografica, acciò si abbia notizia della situazione di tutt’i luoghi delle dodici provincie.”
Tra gli aspetti più preziosi della pubblicazione, vi è proprio la carta geografica, realizzata da Giacomo Cantelli, fine disegnatore ed incisore, autore di numerose opere del genere. La carta pubblicata in appendice al testo di Alfano ha però una peculiarità che la rende particolarmente interessante. Venne “nuovamente corretta et aumentata” da Paolo Petrini e risulta rispetto alle altre carte d’epoca la più dettagliata.
In questo, la carta di Cantelli rivista da Petrini fa il paio con l’accuratezza della “Istorica descrizione” di Alfano, che offre un’esauriente panoramica delle diverse “città, terre e casali” che all’epoca punteggiavano il Regno delle Due Sicilie. Le città rappresentavano i centri abitati di maggiori dimensioni. Alcune erano regie o demaniali, nel senso che erano sottratte alla giurisdizione dei feudatari, come accadeva invece per le terre. I  casali erano invece gruppi di poche case sparse nelle campagne.
Basta dare uno sguardo alla carta geografica per rendersi conto di quanti centri siano scomparsi in poco più di due secoli. È un’utile lettura, che permette di capire meglio le profonde trasformazioni negli ultimi secoli vissute dalla Capitanata, che all’epoca di Alfano non aveva Foggia quale capoluogo riconosciuto, ma era più nota come provincia di Lucera.
Lettere Meridiane offrirà ad amici e lettori sia la carta geografica di Cantelli-Petrini sia le altre che accompagnavano altre edizioni del volume di Alfano, il cui capitolo sulla Capitanata pubblichiamo a puntate, a partire da oggi.

Qui potete scaricare, invece, restaurata digitalmente e in alta risoluzione la carta geografica.

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Della Provincia di Capitanata.

La Provincia di Capitanata, che la Puglia Daunia comprende ha la Provincia di Bari per termine nell’Oriente; il Mare Adriatico al Settentrione; nell’Occaso in parte il Principato ultra, ed in parte il Contado di Molise; e a Mezzogiorno viene racchiusa, parte dalla Basilicata e parte del Principato Ultra. Ella chiamasi Provincia di Capitanata dal Ministro Greco, che gli Imperadori di Costantinopoli vi mandavano a governarla: ancorché questo Catapano, propriamente si appellasse; onde poi corrottamente si disse Capitanata : Vien detta anche di Lucera per la sua Metropoli, e tiene, un clima assai caldo per essere la Regione più secca del nostro Regno.
Dieciotto Torri maritime trovansi per la difesa di questa Provincia: e fa per insegna della sua Impresa un Monte d’oro in Campo azurro, tutto attorniato di Spighe con al disopra la statua di S.Michele Arcangelo ; simboleggiando col Monte d’oro, e le Spighe la sua abbondanza, e fertilezza , e colla statua dell’Arcangelo il Santuario , che in suo onore trovasi consegrato sul Monte Gargano.
Tre fiumi si rinvengono in detta Provincia, e sono la Carapella, il quale Torrente piuttosto, che fiume chiamar si può; ingrossandosi soltanto in tempo di pioggia, e d’ Inverno : il Cervaro, che nella Palude Brisentina si scarica , e poi per sotterranei meati nel fiume Candelaro va a scorrere : e il detto Candelaro , il quale da altri piccioli fiumi accresciuto va a sgravarsi nel Lago di Andoria sotto Manfredonia . E vi sono anche de Laghi considerevoli cioè Varo e Lesina ; ed il detto Lago di Andoria si tuffa, nel Candelaro ; essendo questo la Palude Salapia, o sia di Salpi.
Le Città , Terre , Casali, ed altri luoghi di detta Provincia sieguono col solito ordine alfabetico.
Alberona terra: Dioc, di Voltorara , feudo della Sacra Religione di Malta , d’aria incostante, fa di popolazione 2319.
Apricena terra: Fu questa distrutta una volta dal Tremuoto dell’ anno 1613.; ma nuovamente riedificata nella punta del Monte Gargano : E’ di molto traffico, ed abbondanza : Dioc. di Lucera, feudo della casa imperiale , d’ aria buona , fa di popol. 5000.
ASCOLI città: Su di una Collina dominata da Oriente siede questa Città poggiata sull’erto di quelle pianure di Puglia, e lontana dalle acque ristagnanti . Ha ella un Orizonte singolare per l’estensione della veduta di lontane Montagne, di amenissime pianure, e di delizioso prospetto di Marina, a cui vi si aggiunge un quasi piano, ed insensibile-accesso , e ricesso della stessa verso la parte di tutto Mezzogiorno, e di tutto l’Oriente alla medesima.
L’antica Città di Ascoli fu distrutta da Rugiero Duca di Puglia figliuolo di Ruberto Guiscardo , e ridotta in ceneri ; ma fu poi rifabbricata poco di la lontano ; e perché nell’anno 1400 dell’Era Cristiana, anche questa fu- per un orribile Tremuoto rovesciata da Fondamenti ; i suoi Cittadini superstiti per la terza volta la rifabbricarono nel suo su cui si ritrova. 11
Il suo Popolo è diviso in più Ceti, o Classi : Civili Benestanti , Professori , Artieri, Agricoltori e Contadini ma tutti bene istruiti, ed esperti nelle loro professioni, industrie , arti , e mestieri . Il suo Territorio è molto ferace , ed abbondante: Vi è la Balia di S. Lorenzo di Trione. È Sede Vescovile, Ducea della casa Marulli, d’aria salubre , fa di popolazione 6000.
Baselice terra : Dioc. di Benevento, Marchesato della casa Ridolfi, d’aria buona, fa di popolazione 3173.
BOVINO città : Otto miglia da Troja distante vedesi questa Città collocata sovra di un Colle, da cui si discuopre la Puglia tutta: è Sede Vescovile , Ducea della casa Guevara , d’aria buona, fa di popolazione 7545.
Cagnano terra : Dioc. di Manfredonia , feudo della casa Brancaccio , d’ aria buona , fa di popolazione 4915.
Campomarino terra di Albanesi ; Dioc. di Larino , feudo della casa Sangro ; d’ aria buona , fa di popolazione 1104.
Candela terra: Dioc.d’Ascoli, feudo della casa Doria, d’aria buona, fa di popolazione 3000.
Carapella terra vicino ai fiume di tal nome Dioc. d’Ascoli, Regia, d’aria cattiva , fa di popolazione 300.
Carpino terra : Dioc. di Manfredonia, feudo della casa Brancaccio, d’aria buona , fa di popolazione 3148.
Carlantino casale: Dioc. di. Voltorara, feudo delIa casa Giliberti, d’aria cattiva, fa di popolazione 1091.
Casalnovo terra: Dioc. di Benevento, d’aria buona,  fa di popolaz. 1735.
Castel vecchio terra: Dioc. di Volturara, feudo della casa Sangro , d’aria buona , fa di popolazione 1688.
Castelpagano terra: Dioc. di Benevento, feudo della casa Mormile, d’ aria buona , fa di popolazione 2025.
Castel Santagata terra : Dioc. di Troja , Regia,  d’ aria mediocre, fa di popolazione 125.
Castelnuovo terra: Dioc. di Voltorara, feudo della casa Sangro , d’aria incostante, fa di popolazione 2639.
Castelluccio terra: Dioc. di Troja, Regia Demaniale , d’ aria buona , fa di popolazione 1629.
Castelluccio delli Sauri terra : Dioc. e pertinenza di Bovino , d’aria mediocre, fa di popolazione 200.
Castelvetere terra : Dioc. di Benevento ; d’aria buona, fa di popolazione 2546.
Celenza terra: Dioc. di Voltorara, Ducea della casa Caracciolo , feudo della casa Giliberti, d’aria buona, fa di popolazione 3014.
Celle castello: Quivi trae i suoi natali un fiumicello, che bagnando le Campagne di Celle , Faeto, e Castelluccio , accresciuto nel suo corso sotto Troja prende il nome di Celone, che passando un miglio distante da Foggia, va finalmente a scaricare nel Mare: Dioc. di Troja, Regia Demaniale , d’aria fredda , fa di popolazione 565.
Cerignola terra :Arcipretura nulliur in Dioc. di Minervino, feudo della casa Emgmonel, d’ aria mediocre, fa di popolazione 6410.
Cerzamaggiore terra : Dioc. di Benevento, Marchesato della casa Doria, d’aria buona, fa di popolazione 1963.
(1. continua)

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Author: Geppe Inserra

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