Primarie Pd / Elena Gentile fa saltare il banco

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Chissà se è una leggenda metropolitana o risponde al vero che per sostenere la senatrice uscente Colomba Mongiello, impegnata alle primarie del Pd di domenica scorsa, si è mosso nientemeno che Massimo D’Alema. Fonti del social network ma anche voci che circolavano con insistenza nei pressi del seggio di corso Matteotti riferiscono che mentre si svolgevano le operazioni di voto, l’ex presidente del Consiglio passeggiava in compagnia della senatrice e di Sabino Colangelo in corso Roma.
Sta di fatto che non ha tenuto così come si prevedeva quell’asse forte tra Foggia e Manfredonia, che nelle intenzioni dei vertici del Pd e forse dello stesso D’Alema doveva piazzare nelle posizioni più appetibili della lista alle prossime elezioni politiche la senatrice foggiana ed i deputato uscente Michele Bordo di Manfredonia. La vera sorpresa è stata l’assessore regionale Elena Gentile che ha largamente sopravanzato Colomba Mongiello, piazzandosi subito dietro lo stesso Bordo che era il solo maschio della lista e che quindi godeva del “voto di genere”: gli elettori potevano infatti esprimere una o due preferenze, ma in questo caso dovevano votare per candidati di entrambi i sessi, e cioè votare comunque Bordo.

Al quarto posto si è classificata – restando molto al di sotto del risultato ottenuto alle primarie di Italia Bene Comune dal sindaco di Firenze, la candidata dei renziani, Elisa Matera.
I votanti sono stati in tutto 16.888. Non si può fare un preciso confronto con l’affluenza alle urne alle primarie per la scelta del candidato premier del centrosinistra perché questi numeri riguardano esclusivamente il Pd e non tengono quindi conto degli iscritti e dei simpatizzanti di Sel, che ha svolto la sua consultazione contemporaneamente. La partecipazione è stata comunque inferiore a quella di qualche settimana fa.
I voti validi sono stati in tutto 28.853, 232 le schede bianche o nulle.
Michele Bordo ha ottenuto 12.893 voti, pari al 45 per cento. Subito dopo, Elena Gentile con 9.065 voti (31,7%). L’assessora regionale di Cerignola ha totalizzato da sola più consensi delle altre due donne messe assieme: 5.579 i voti andati a Colomba Mongiello (19,5%) e 1.084 quelli ottenuti da Elisa Matera (3,8%).
L’asse Manfredonia-Foggia ha funzionato meglio nella città sipontina che non nel capoluogo. Qui Bordo ha ottenuto il 53%, Mongiello il 26% e Gentile il 16,9. A Foggia, dove l’affluenza alle urne è stata particolarmente modesta, con poco meno di 2.000 votanti, Bordo ha totalizzato il 36,5%, Mongiello il 30,2% e Gentile il 28,8% riuscendo dunque quasi a pareggiare il conto con Mongiello, che sicuramente si aspettava di più dai suoi concittadini. La differenza l’ha fatta Cerignola, che ha mandato alle leadership sipontina del Pd un chiarissimo messaggio: Bordo ha ottenuto soltanto il 10%, mentre Elena Gentile ha conquistato la bellezza del 77%. Meglio di Bordo ha fatto anche Mongiello, che si è però fermata al 12,4%.
Comunque sia Bordo che Gentile e Mongiello dovrebbero andare in parlamento, in quanto secondo le previsioni, al Pd della provincia di Foggia dovrebbero toccare tre seggi: uno al Senato e due alla Camera. 
Il ciclone Gentile ha però frantumato la blindatura delle candidature che l’asse (rivelatosi alquanto fragile) Foggia-Manfredonia avrebbe dovuto garantire. Ed è stato proprio il capoluogo dauno a far saltare il banco.
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Author: Geppe Inserra

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