Quando il Gino Lisa era più importante di Bari Palese

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Le informazioni più dettagliate sulla consistenza e sulla importanza del Foggia Airfield Complex (Complesso aeroportuale di Foggia) si trovano sulla edizione inglese di Wikipedia, e già questa è una circostanza che dovrebbe far riflettere: nonostante l’immane prezzo di sangue e di dolore che la città di Foggia ha pagato alla seconda guerra mondiale per effetto della sua posizione strategica nello scacchiere bellico, è pressoché misconosciuta nel nostro Paese. Le celebrazioni del settantesimo anniversario dei tragici bombardamenti dovrebbero servire anche a questo: a valutare l’esatto prezzo pagato da Foggia alla guerra, e non mi riferisco alle stucchevoli polemiche sull’esatta consistenza del numero delle vittime. Parlo del costo delle opportunità mancate, di tutto ciò che sarebbe potuto essere e che non è stato.
Ma torniamo a Wikipedia. Dalla voce dedicata a Foggia Airfield Complex  – la cui segnalazione debbo all’eccellente sito Foggia In Guerra – si apprende che il Complesso Aeroportuale di Foggia era rappresentato da una serie di aeroporti militari della Seconda Guerra Mondiale, ubicati all’interno di un raggio di circa 40 chilometri da Foggia. “Gli aeroporti furono utilizzati dalla United States Army Air Force Fifteenth Air Force (la quindicesima Armata dell’aviazione militare americana) come una delle basi per i bombardamenti sulla Germania nazista, così come dalla Dodicesima Armata e dalla British Air Force (l’aviazione militare inglese) durante la campagna d’Italia (1944-1945)”.

Come si vede dalla cartina il numero di aeroporti concentrati prevalentemente nel Tavoliere era impressionante. Particolare non secondario: l’aeroporto di Bari era gerarchicamente sottoposto a quello di Foggia, che era il cuore ed il nodo centrale della fitta rete aeroportuale.
Eccone l’elenco dettagliato, in ordine alfabetico, che  – come avverte Wikipedia – si riferisce esclusivamente agli aeroporti maggiori, e non comprende altre (numerose) piste di atterraggio ausiliarie.

  1. Amendola (ora Base aerea di Amendola, Aeronautica Militare), situato a circa 16 km a nord est di Foggia. 
  2. Bari (ora Aeroporto di Bari), situato a circa 7 km a ovest di Bari. 
  3. Castelluccio (dei Sauri) – Abbandonato, si trova a circa 15 km a sud di Foggia, si tratta di un aeroporto semi-permanente aeroporto utilizzato dai bombardieri pesanti  della Fifteenth Air Force. Oggi è zona agricola senza alcuna traccia delle strutture esistenti, deboli tracce dei resti della pista principale, delle vie di rullaggio e degli hangar sono visibili nelle fotografie aeree.
  4. Celone (Foggia # 1) Base tedesca abbandonata, era situato a circa 1 km a ovest-nord-ovest di Foggia. Venne ricostruito dagli Alleati nei primi mesi del 1944 con una pista di 6.000 metri di lunghezza con ampie vie di rullaggio. Aperto il 15 febbraio 1944, restò operativo fino a fine aprile 1945. Oggi è zona agricola senza alcuna traccia delle strutture esistenti, deboli tracce dei resti della pista principale, delle vie di rullaggio e degli hangar sono visibili nelle fotografie aeree.
  5. Cerignola – Abbandonato, era situato nelle vicinanze di Cerignola. Era provvisto di campo di volo operativo per bombardieri pesanti e aerei tattici, di torre di controllo e di comando. Non sopravvive oggi alcuna traccia; si suppone che il sito sia stato incorporato dai quartieri periferici di Cerignola.
  6. Foggia  (ora Aeroporto Gino Lisa di Foggia) situato a circa 3 km a sud ovest di Foggia. Catturato dalla Royal Air Forse, venne utilizzato dalla 12sima e dalla 15sima Armata Aerea americana, sia come campo di volo operativo che come comando principale e sede di controllo. Disattivato a febbraio 1946 e riconsegnato all’Aviazione Cobelligerante Italiana. Oggi aeroporto civile commerciale
  7. Giulia – Abbandonato, situato a circa 6 km a nord est di Cerignola, era un aeroporto semi-permanente utilizzato dai bombardieri pesanti dalla 15sima Armata. Possedeva una torre di controllo in acciaio. Aperto a gennaio 1944, venne chiuso a fine luglio 1945. Oggi è zona agricola, senza strutture o altri eventuali impianti esistenti
  8. Lesina – Abbandonato, è situato a circa 22 chilometri a est-sud-est di Campomarino, fu un campo d’aviazione temporaneo costruito nei primi mesi del 1944. Oggi è in zona agricola, con poca o nessuna evidenza della sua esistenza. L’ex pista principale è ora utilizzata come strada agricola.
  9. Lucera – Abbandonato, era situato a circa 13 km a ovest-nord-ovest di Foggia, era un aeroporto semi-permanente utilizzato dai bombardieri pesanti dalla 15sima Armata. Inaugurato all’inizio di febbraio 1944. Restò operativo fino a fine aprile 1945. Ospitò i P-51 Mustang in attesa di far ritorno negli Stati Uniti dopo la fine della guerra. Venne definitivamente chiuso a ottobre 1945. Oggi è zona agricola alcune deboli tracce sono visibili nelle fotografie aeree.
  10. Madna – Situato a circa 3 km a sud est di Termoli, era un campo d’aviazione temporaneo utilizzato dai caccia della XII e XV Air Force a partire dal novembre 1943 fino alla fine della guerra. Chiuso nel maggio 1945 e smantellato. Oggi è utilizzato come piccolo aerodromo. Sono visibili resti delle piste utilizzato in tempo di guerra, anche oggi inutilizzate.
  11. Pantanella – Abbandonato, era situato a circa 15 km a sud di Cerignola,  era un aeroporto semi-permanente utilizzato dai bombardieri pesanti dalla 15sima Armata. Struttura molto grande, con torre di controllo in acciaio era utilizzata da due gruppi di bombardieri pesanti, composti da sei squadroni operativi. Capacità di circa 150 bombardieri pesanti con strutture di sostegno di grandi dimensioni con hangar e strutture di legno. Aperto a marzo del 1944, rimase in funzione fino alla fine della guerra, e venne chiuso nel mese di luglio 1945. Abbandonato e la terra tornò a uso agricolo. Oggi è zona agricola alcune deboli tracce sono visibili nelle fotografie aeree.
  12. Ramitelli – Abbandonato, si trovava a circa 8 km a sud-sud-est di Termoli, era un campo d’aviazione temporaneo. Costruito del 1944, fu utilizzato fino alla fine della guerra. Oggi alcune tracce della pista principale sono visibili dalla fotografia aerea, l’area è stata completamente restituita all’ uso agricolo.
  13. Salsola (Foggia # 3) – Abbandonato, era situato a circa 17 km a nord di Foggia, era un campo d’aviazione temporaneo. Costruito alla fine del 1943, venne utilizzato fino al marzo 1945,  dopo di che venne smantellato. Non si rilevano tracce dalla fotografia aerea, il terreno è stato completamente restituito all’uso agricolo.
  14. San Giovanni – Abbandonato, si trovava a circa 9 km a ovest-sud-ovest di Cerignola, era un aeroporto semi-permanente utilizzato dai bombardieri pesanti dalla 15sima Armata. Venne costruito alla fine del 1943 ed inaugurato a gennaio 1944. Aperto gennaio 1944. Struttura molto grande, constava di una pista principale, eventualmente raddoppiabile, torre di controllo in acciaio, via di rullaggio con ampie aree di parcheggio e hangar. Veniva utilizzato da due gruppi di bombardieri pesanti, composti da sei squadroni operativi, con una capacità totale di 150 bombardieri pesanti. L’aeroporto rimase in funzione fino alla fine della guerra, la chiusura ebbe  luogo nel mese di ottobre 1945. Abbandonato, il terreno venne restituito all’uso agricolo. Alcune tracce dell’ex aeroporto sono ancora visibili dalla fotografia aerea.
  15. San Severo – Abbandonato, si trovava a circa 40 km a nord-nord-ovest di Foggia nei pressi di San Severo. Aeroporto temporaneo, veniva utilizzato principalmente da unità di  ricognizione aerea. Costruito alla fine di settembre 1943, restò operativo fino marzo 1945 per essere chiuso nel settembre 1945. Oggi la zona è agricola, con poca o nessuna evidenza della sua esistenza dalla fotografia aerea della zona.
  16. Spinazzola – Abbandonato, era situato a circa 13 km a est-sud-est di Spinazzola, , si tratta di un aeroporto semi-permanente utilizzato dai bombardieri pesanti  della Fifteenth Air Force. Oggi è zona agricola senza alcuna traccia delle strutture esistenti, deboli tracce dei resti della pista principale, delle vie di rullaggio e degli hangar sono visibili nelle fotografie aeree.
  17. Stornara – Abbandonato, si trovava a circa 14 chilometri ad ovest di Cerignola, si tratta di un aeroporto semi-permanente utilizzato dai bombardieri pesanti  della Fifteenth Air Force. Costruito nel settembre 1943 restò in funzione fino alla fine della guerra. Oggi è zona agricola senza alcuna traccia delle strutture esistenti, deboli tracce dei resti della pista principale, delle vie di rullaggio e degli hangar sono visibili nelle fotografie aeree.
  18. Torretto – Abbandonato, si trovava a sud ovest a circa 14 km di Cerignola, il sito dell’ex aeroorto interseca l’attuale Autostrada Napoli-Canosa (A16). Era un aeroporto semi-permanente utilizzato dai bombardieri pesanti  della Fifteenth Air Force. Costruito nel settembre 1943 restò in funzione fino alla fine della guerra. Oggi è zona agricola senza alcuna traccia delle strutture esistenti, deboli tracce dei resti della pista principale, delle vie di rullaggio e degli hangar sono visibili nelle fotografie aeree.
  19. Triolo – Abbandonato, era situato a circa 8 km a sud est di San Severo, venne preso dalla Royal Air Force, ed utilizzato dalle unità della Twelfth Air Force. Riparato nel settembre 1943 e messo in uso immediatamente, rimase operativo fino all’agosto del 1945 quando venne consegnato all’Aviazione Cobelligerante Italiana, o ACI. Alcune parti dell’ex aeroporto sono state incorporate in strutture produttive della zona.
  20. Venosa – Abbandonato, era situato a circa 6 km a est-nord-est di Venosa, era un aeroporto semi-permanente utilizzato dai bombardieri pesanti  della Fifteenth Air Force. Oggi è zona agricola senza alcuna traccia delle strutture esistenti, deboli tracce dei resti della pista principale, delle vie di rullaggio e degli hangar sono visibili nelle fotografie aeree.
  21. Vincenzo – Abbandonato, si trovava a circa 9 km a ovest-sud-ovest di Barletta, era un campo d’aviazione temporaneo utilizzato da caccia e da bombardieri leggere/mesi della Twelfth e Fifteenth Air Force. Costruito alla fine di settembre 1943; restò operativo fino a febbraio del 1945. Oggi è la zona agricola, con poca o nessuna evidenza della sua esistenza.

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Author: Geppe Inserra

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