Quando i manifesti raccontano una Foggia che non t’aspetti

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I manifesti raccontano a volte una città che non t’aspetti, così diversa da quella che invece si rivela dalle strade dissestate e piene di buche, dagli spazi verdi brutalizzati dai vandali, da quell’impressione di eterna precarietà ed eterna emergenza che t’accompagna in ogni angolo.
In questo scatto, preso in corso Garibaldi, si affiancano i manifesti di due iniziative culturali e non solo: sono un esempio di eccellenza culturale: l’incontro con Massimo Cacciari organizzato dal comitato foggiano della Società Dante Alighieri, dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Foggia e dalla Biblioteca La Magna Capitana e il museo artistico dei bambini realizzato dalla Scuola Santa Chiara, un ottimo esempio di uso intelligente dei fondi comunitari.
I due eventi non hanno nulla in comune, se non di essere appaiati sulla medesima palina pubblicitaria: Cacciari ha parlato di un argomento complesso ma intrigante, come il potere che frena, esaminato alla luce della teologia politica, tra Agostino e Dante; il Moca (Museum of Child Art) scaturisce invece dal progetto di musealizzazione delle attività di laboratorio e di incontro con l’arte, realizzate nel corso degli anni.
La coincidenza dei due manifesti indica tuttavia una ideale convergenza, tra il mondo della scuola, dell’università e della cultura che è nel capoluogo dauno assai più rigoglioso di quanto non si pensi, se riesce a mettere in campo iniziative come queste.

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Author: Geppe Inserra

2 thoughts on “Quando i manifesti raccontano una Foggia che non t’aspetti

  1. …e l'incontro sul 70° anniversario (concomitante anche con la manifestazione unitaria dei sindacati) lo tenevo io… Ma questo non mi impedisce di gioire per le cose che si fanno a Foggia, caro Antonio… Volesse il cielo ci fossero sempre tante concomitanze!

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