Per rilanciare il Gargano basta l’aeroporto?

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Sono stato un facile profeta quando ho accompagnato postandolo sulla pagina Facebook di Lettere Meridiane e sui gruppi che benevolmente l’accolgono, il link alla riflessione di Girolamo Arciuolo sul rapporto tra i problemi dell’aeroporto Gino Lisa e quelli del turismo garganico. Avevo scritto: “Ecco un commento che farà discutere”, e infatti la discussione è stata quanto mai nutrita. Così tanto che non posso concentrare, come ho fatto altre volte, tutti gli interventi in un unico articolo.
Comincerò dai commenti comparsi sul gruppo Basta chiacchiere! Aeroporto che è tra quelli che più tenacemente si battono per la riqualificazione dello scalo foggiano, per due ragioni: perché è quello che ha registrato il maggior numero di commenti, e perché la ricchezza della discussione dimostra che nel gruppo vengono volentieri ospitate e discusse anche opinioni, come quella di Arciuolo, che propongono punti di vista diversi da quelli sostenuti dalla stragrande maggioranza dei componenti del gruppo.
Quanti non avessero letto le riflessioni di Arciuolo le trovano cliccando qui. I commenti sono pubblicati – salvo alcune piccole correzioni ortografiche – così come sono stati postati dai rispettivi autori , nello stesso ordine cronologico. Domani i commenti pubblicati sugli altri gruppi.

Michele Angelicchio
…nulla da aggiungere, se non il fatto che sull’orlo del fallimento non c’è solo Rimini, con ben altra economia. Per salvare l’aeroporto di Forlì si sono coalizzati ben quindici comuni e forse non basterà a tenerlo in piedi…
Antonio Mancini
 “Varrebbe molto di più un servizio di noleggio auto serio e competitivo che un aeroporto.” Basta estrapolare questa frase per smontare di sana pianta l’infondatezza della tesi di tale Sig Arciuolo.
Luigi Toziani
L’aeroporto serve per attirare gente da tutta Europa!!
Luca Marinacci
Il merito di questo commento sta nell’evidenziare ciò che tutti vedono e nessuno ha il coraggio di cambiare: lo scarso, e diciamo solo scarso, senso civico del nostro Sud! Maleducazione dilagante, inciviltà endemica (faccio la salsa e scarico in strada, impedisco il parcheggio dove mi conviene con cassette e sedie, butto tutto insieme tanto non siamo in Germania e nessuno mi darà la multa, circolo con la cintura allacciata… dietro la schiena per non far suonare l’allarme, i rifiuti ingombranti li butto in campagna di notte… mi fermo qui, ma potrei continuare…), voglia di aggirare la legge per non passare per fessi (canone RAI, revisione auto, sussidi agricoli e contributi bracciantili fasulli, controllo periodico delle caldaie, auto diesel con carburante agricolo…) e tanto altro ancora. Cittadini avvezzi a vivere così, finiscono per votare soltanto chi promette loro la classica ricetta del Gattopardo e intanto va tutto in malora, ci si abitua al lento deteriorarsi di strade, ospedali, servizi… E torniamo al buon Arciuolo: il tedesco che frequenta il Gargano è diverso dal tedesco che frequenta la Val di Fiemme o il Lago di Garda? Se decide di fare altri 700 km perché nessuno, né il pubblico, né il privato sceglie di investire sul turista germanico? Un servizio di autonoleggio? Per poi percorrere le stesse strade dell’immediato dopoguerra con l’aggravante della scarsissima manutenzione? Va bene denunciare lo sfacelo, ma senza sfociare nel ridicolo!!!
Agostino Circella
Condivido in parte l’analisi di Arciuolo e in toto quella di Marinacci. Un aeroporto funzionante non è la panacea per tutti i mali, ma darebbe sicuramente impulso allo sviluppo della provincia. Nello stesso tempo bisogna cambiare il nostro modo di fare turismo, e qui mi rifaccio all’analisi di Marinacci. Il nostro territorio è vasto e variegato. Potrebbe offrire molto (mare, laghi, monti, cultura, storia e gastronomia) a condizione di un miglioramento netto delle infrastrutture (strade in modo particolare), della ricettività (a riguardo un esempio: Terme di Castelnuovo. Ma come si fa a parlare di turismo termale senza uno straccio d’albergo e con strade sconnesse. Eppure un intero villaggio residenziale costruito dalla comunità montana, dotato di ogni confort, è abbandonato e vandalizzato). Altro elemento che da noi manca è l’amore e l’attenzione per l’ambiente. Sintetizzo la battaglia per l’aeroporto è sacrosanta ma va accompagnata da un’idea diversa di turismo.
Ivan Cincione
Personalmente trovo poco originale ed affatto utile la analisi di Arciuolo e anche i posts a seguire. I progetti complessi si fanno a step propedeutici. In altri termini quale sarebbe la soluzione proposta ? Rifacciamo prima il sistema stradale della Capitanata e poi il Gino Lisa che aspetta da quasi 40 anni ? Oppure il contrario ? E’ una logica di incartamento assai poco produttiva. Ora ci si batte e si finalizza il Gino Lisa. Subito dopo ci si mette a lavorare per l’aspetto infrastrutturale viario. Diversamente al momento non si può fare. Avere tutto e subito non è possibile. Il resto è noia
Luca Marinacci
Il Gino Lisa ora e subito!!!
Nicola Vascello
Non so chi sia Arciuolo, ma il suo intervento è un concentrato di inesattezze che denotano una totale impreparazione in materie turistiche. Gli stranieri sul Gargano arrivano e come. Infatti la provincia di Foggia tra le pugliesi è quella fa registrare annualmente il maggior numero di presenze straniere (qualche anno fa erano 600 mila). Guardando alle presenze turistiche degli ultimi anni il comparto turistico del Gargano sta soffrendo la crisi molto meno del resto delle località turistiche Italiane. Questo comparto economico risulta ormai determinante per l’economia di tutta la provincia e della regione, infatti, con 4.5 mln di presenze e i suoi 96.000 posti letto ( tutti i comuni della costiera Amalfitana ne mettono insieme 8.000) produce ogni anno un fatturato stimabile per difetto in 450 mln di euro. Veniamo all’aeroporto di Rimini che come esempio è a dir poco di nessuna attinenza con il Gino Lisa e il Gargano. Infatti l’aeroporto Federico Fellini ha sofferto in questi anni dell’eccessiva vicinanza con altri scali, Ancona Falconara 85 Km, Bologna 125 Km e addirittura l’aeroporto fiorentino che dista da Rimini meno di quanto disti L’aeroporto di Bari dal Gargano. Ora, è un eresia chiedere di utilizzare risorse pubbliche per realizzare una infrastruttura strategica, ormai indispensabile che sia di supporto a un comparto che porta e porterà ricchezza a questa terra?

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Author: Geppe Inserra

5 thoughts on “Per rilanciare il Gargano basta l’aeroporto?

  1. ho provato a immaginare un gruppo di turisti polacchi che intendono venire a trovare San Michele e Padre Pio e poi a farsi qualche giorno di mare a Mattinata.
    ho immaginato che vivono a un'ora e mezza (auto-bus-taxi) dal primo aeroporto (mica tutti abitano a pochi chilometri dall'aeroporto, anzi la maggior parte vive a distanze compresa tra un'ora e due ore).
    Poi c'è il tempo per il ceck-in (diciamo almeno mezz'ora ma anche di più) e poi c'è un'altra mezz'ora per il ritiro bagagli (talvolta anche di più … non molto di meno).
    La durata del viaggio è di circa tre ore e mezzo quattro. arrivati a Foggia va via un'ora di autobus per arrivare a San Giovanni Rotondo (due ore e mezzo da Bari). facciamo un po' di calcoli:
    90 minuti per raggiungere l'aeroporto + 30 di chek-in più 240 di volo + 30 di sbarco – 60 ipotesi Foggia oppure + 180 ipotesi Bari.
    i totali saranno rispettivamente 7,5 ore con aeroporto a Foggia e circa 9 ore con aeroporto a Bari. I due easempi presuppongono poi tempi perfettamente coordinati e tempi di attesa di pochi minuti. Va via in altri termini l'intera mattinata e più.
    da Berlino occorre ridurre di un'ora e mezzo circa. ma va via comunque almeno una mattinata.
    Il viaggio in aereo, in altri termini, non dura un paio d'ore. Quella è solo la durata del volo. Poi c'è il resto che pesa in misura ben maggiore.
    Se a questo si aggiunge che basta che non vi siano collegamenti continui di bus navetta, si può arrivare al resto.

    In altri termini, e stando ai fatti.
    E' chiaro ch l'aeroporto vicino è una gran comodità e può essere fattore di sviluppo. Nessuno lo nega.
    il problema è però il rapporto costi/benefici e la individuazione esatta delle priorità.
    Io per esempio dal Parco del Gargano, semmai in collaborazione con i singoli comuni, mi aspetterei una politica di interventi per la pulizia delle aree e delle strade extraurbane, e di educazione continua, anzi permanente alla tutela dei beni comuni. questo tipodi interventi viene ovviamente prima della "battaglia" contro la Regione matrigna.

    Dalle Camere di Commercio mi aspetterei politiche convinte con investimenti significativi per la formazione degli operatori commerciali e per la creazione di un disciplinare di qualità, ad esempio.
    Poi mi batterei per mezzi di trasporto su gomma e su rotaia efficienti e continui lungo l'asse Bari – Foggia e poi sulle direttrici Gargano e Subappennino.
    Poi solo infine lavorerei per un consorzio di operatori disposti a finanziare le passività di un aeroporto con perdite certe. semmai di concerto con la Provincia e con i Comuni più interessati oltre che con la Regione.
    La politica della Provincia per il settore turistico è plasticamnente rappresentata dal concorso indetto per figure da impegnare per la promozione del turismo per le quali non viene richiesto come requisito essenziale la perfetta fluida conoscenza almeno di tre lingue estere. Non devo aggiungere nessun tipo di commento.

    … benaltrismo ? sciocchezze ? Mancanza di conoscenza dei dati ?

    Può essere.

    Ma la critica di Fabio Porreca in primo luogo meriterebbe di essere articolata (le battute vanno riservate solo agli amici e ai parenti. Così almeno mi ha insegnato mio padre, bravo commerciante) e potrebbe avere certamente più forza e credibilità in presenza di interventi concreti (che in verità non vedo) mirati a organizzare gli operatori per farli crescere (interventi che non vanno intesi come convegni e un po' di stampati, per intenderci).
    comunque grazie a tutti per l'attenzione.
    cordialità.

    p.s.: Io sono figlio di commercianti e fratello di commercianti. opero con imprenditori e commercianti in qualità di avvocato e gli operatori turistici li conosco personalmente.
    loro sono più avanti.

  2. ho provato a immaginare un gruppo di turisti polacchi che intendono venire a trovare San Michele e Padre Pio e poi a farsi qualche giorno di mare a Mattinata.
    ho immaginato che vivono a un'ora e mezza (auto-bus-taxi) dal primo aeroporto (mica tutti abitano a pochi chilometri dall'aeroporto, anzi la maggior parte vive a distanze compresa tra un'ora e due ore).
    Poi c'è il tempo per il ceck-in (diciamo almeno mezz'ora ma anche di più) e poi c'è un'altra mezz'ora per il ritiro bagagli (talvolta anche di più … non molto di meno).
    La durata del viaggio è di circa tre ore e mezzo quattro. arrivati a Foggia va via un'ora di autobus per arrivare a San Giovanni Rotondo (due ore e mezzo da Bari). facciamo un po' di calcoli:
    90 minuti per raggiungere l'aeroporto + 30 di chek-in più 240 di volo + 30 di sbarco – 60 ipotesi Foggia oppure + 180 ipotesi Bari.
    i totali saranno rispettivamente 7,5 ore con aeroporto a Foggia e circa 9 ore con aeroporto a Bari. I due easempi presuppongono poi tempi perfettamente coordinati e tempi di attesa di pochi minuti. Va via in altri termini l'intera mattinata e più.
    da Berlino occorre ridurre di un'ora e mezzo circa. ma va via comunque almeno una mattinata.
    Il viaggio in aereo, in altri termini, non dura un paio d'ore. Quella è solo la durata del volo. Poi c'è il resto che pesa in misura ben maggiore.
    Se a questo si aggiunge che basta che non vi siano collegamenti continui di bus navetta, si può arrivare al resto.

    In altri termini, e stando ai fatti.
    E' chiaro ch l'aeroporto vicino è una gran comodità e può essere fattore di sviluppo. Nessuno lo nega.
    il problema è però il rapporto costi/benefici e la individuazione esatta delle priorità.
    Io per esempio dal Parco del Gargano, semmai in collaborazione con i singoli comuni, mi aspetterei una politica di interventi per la pulizia delle aree e delle strade extraurbane, e di educazione continua, anzi permanente alla tutela dei beni comuni. questo tipodi interventi viene ovviamente prima della "battaglia" contro la Regione matrigna.

    Dalle Camere di Commercio mi aspetterei politiche convinte con investimenti significativi per la formazione degli operatori commerciali e per la creazione di un disciplinare di qualità, ad esempio.
    Poi mi batterei per mezzi di trasporto su gomma e su rotaia efficienti e continui lungo l'asse Bari – Foggia e poi sulle direttrici Gargano e Subappennino.
    Poi solo infine lavorerei per un consorzio di operatori disposti a finanziare le passività di un aeroporto con perdite certe. semmai di concerto con la Provincia e con i Comuni più interessati oltre che con la Regione.
    La politica della Provincia per il settore turistico è plasticamnente rappresentata dal concorso indetto per figure da impegnare per la promozione del turismo per le quali non viene richiesto come requisito essenziale la perfetta fluida conoscenza almeno di tre lingue estere. Non devo aggiungere nessun tipo di commento.

    … benaltrismo ? sciocchezze ? Mancanza di conoscenza dei dati ?

    Può essere.

    Ma la critica di Fabio Porreca in primo luogo meriterebbe di essere articolata (le battute vanno riservate solo agli amici e ai parenti. Così almeno mi ha insegnato mio padre, bravo commerciante) e potrebbe avere certamente più forza e credibilità in presenza di interventi concreti (che in verità non vedo) mirati a organizzare gli operatori per farli crescere (interventi che non vanno intesi come convegni e un po' di stampati, per intenderci).
    comunque grazie a tutti per l'attenzione.
    cordialità.

    p.s.: Io sono figlio di commercianti e fratello di commercianti. opero con imprenditori e commercianti in qualità di avvocato e gli operatori turistici li conosco personalmente.
    loro sono più avanti.

  3. il Prof. baccelli spega bene i limiti (gravi) del sistema turistico del Gargano.
    Devo immaginare che anche l'assessore provinciale Nicola Vascello conosca gli stessi dati.
    Ne consegue chee quando Vascello riferisce di importanti numeri relativvi alle presenze turistiche di stranieri nelle località turistiche garganiche lo faccia pensando piuttosto che al turismo vero e proprio all'"escursionismo" (presenza media di un 1,8 girrni) e alla "scarsa destagionalizzazione".
    Forse per questa ragione si è fatto promotore di un concorso provinciale per circa trenta posti da destimnare a servizi di promozione turistica per i quali non è richiesta la conoscenza delle lingue straniere.
    Non male.

    in ogni caso questo è il report di sintesi dello studio del prof. Baccelli.
    Decisamente utile.

    http://www.garganoattivo.it/gargano/wp-content/uploads/2014/06/document-1.pdf

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