I problemi del Lisa non si risolvono né coi veleni né col pressappochismo

Print Friendly, PDF & Email

La risposta del ministro Lupo all’on. Lello Di Gioia durante il question time alla Camera offre una preziosa chiave di lettura dei motivi che hanno impedito l’inserimento del Gino Lisa nel Piano nazionale degli aeroporti, e delle criticità che tuttora incombono sullo scalo foggiano. Il Lisa è stato declassato perché, allo stato delle cose, non possiedere i requisiti previsti dal Piano.
Il Ministro delle infrastrutture ha aperto uno spiraglio, mettendo in chiaro che il Piano non è statico, ma dinamico: se il Lisa dovesse adeguarsi ai criteri previsti, potrà essere inserito.
Le criticità che hanno impedito all’aeroporto foggiano di stare, almeno per il momento, tra gli aeroporti d’interesse nazionale sono quelle ben note: l’inadeguatezza della pista e gli scarsi volumi del traffico aereo, anche di tipo charter che impedisce allo scalo di esprimere al meglio la sua vocazione di scalo turistico, a supporto del Gargano.
L’una e l’altra questione, come si sa, sono appese a un filo. L’allungamento della pista (finanziato ed appaltato) dipende dall’esito favorevole della valutazione d’impatto ambientale che giace presso il competente Ministero. La ripresa dei voli è invece condizionata al successo dell’iniziativa, sostenuta da Aeroporti di Puglia, messa in campo da Blue Wings Air che prevede voli per Milano e a partire da dicembre per Torino.

L’on. Di Gioia ha replicato al Ministro Lupi rivoltando, come si dice, il coltello nella piaga e domandando come potrà il Gino Lisa competere con gli altri scali pugliesi e non, se si tagliano i fondi, non si rilascia la Valutazione d’Impatto Ambientale e si sceglie per la ripresa dei voli una società di brokeraggio.
Il Lisa sta vivendo una pericoloso situazione di stand by che lo espone al rischio di avvitamento, di trasformarsi nella classica metafora del cane che si morde la coda. Da un lato ci sono i problemi oggettivi, dall’altro la perdurante assenza di una cabina di regia istituzionale e politica che riesca a tenere le fila di processi complessi e che proprio perché tali richiedono nell’affrontarli un’efficienza e una efficacia che fino ad oggi non ci sono state.
Per mercoledì prossimo, il Comitato Vola Gino Lisa ha indetto un’altra manifestazione popolare davanti alla sede del Consiglio Regionale della Puglia, manifestazione cui ha aderito anche i sindaco di Foggia, Franco Landella.
Potrebbe essere l’occasione buona per fare fronte comune tutti. Regione, Enti Locali, Camera di Commercio e Aeroporti di Puglia,  partendo dall’idea che problemi dell’aeroporto non si risolvono con le polemiche e con i veleni, ma neppure con il pressappochismo con cui sono stati fino ad oggi gestiti dagli enti che dovevano istituzionalmente affrontarli.

Facebook Comments

Hits: 24

Author: Geppe Inserra

3 thoughts on “I problemi del Lisa non si risolvono né coi veleni né col pressappochismo

  1. La regione Puglia, nella persona del suo Presidente, è la maggiore responsabile del declassamento del Lisa, che, altrimenti, avrebbe dato fastidio all'aeroporto di Palese. Chi ha tolto i finanziamenti regionali alla società Darwin che volava per Milano e Palermo? Non certo il governo centrale o altri enti…..è tutto dire..

Rispondi a Rocco Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *