Attento, Foggia, la “rigorite” può essere letale. Come l’anno scorso.

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Il rigore fallito da Mazzeo

Il rigore fallito da Mazzeo nella partita interna del Foggia con l’Akragas ha impedito alla compagine rossonera di trovarsi nuovamente da sola in vetta, e ha fatto segnare il primo passo falso dei rossoneri in questo torneo, che fino a ieri li aveva visti marciare a passo trionfale.
L’errore di Mazzeo evoca brutti, bruttissimi ricordi perché l’anno scorso il Foggia ha pagato con la promozione gli errori dal dischetto.
Cifre alla mano, a far la differenza tra Benevento e Foggia sono stati soprattutto i rigori che hanno negato ai rossoneri la promozione diretta.
Nello scorso campionato, i campani si rivelarono infallibili dal dischetto, mettendo a segno tutti i rigori loro concessi. Non fu così per il Foggia, che fu la squadra del girone C che poté usufruire del maggior numero di penalty, evidentemente a causa del gioco praticato dall’undici guidato da De Zerbi, e per la media elevata di possesso palla nell’area avversaria.
Ma i satanelli non hanno saputo approfittare di questa opportunità, sbagliando ben 5 dei nove rigori a loro favore. Particolare non trascurabile, tutti gli errori sono stati decisivi.

Che non sarebbe stata una stagione fortunata nei tiri dal dischetto il Foggia lo ha capito già la sera del 14 novembre dell’anno scorso, quando affrontò nell’anticipo del sabato il Monopoli. Dopo le incertezze iniziali, i satanelli avevano messo a segno un bel filotto di partite utili consecutive, e marciavano spediti verso la vetta della classifica.
Quella sera il Foggia perse una partita stregata, con due rigori a favore entrambi sbagliati, prima da Sarno e poi da Iemmello. Finì due a zero per il Monopoli  e tanti rimpianti.
Serata amara per Sarno anche quella del 16 gennaio, alla prima di ritorno. Il Foggia affronta allo Zaccheria la Paganese, ed è ancora Sarno a fallire il tiro dagli undici metri. Il sortilegio si ripete due settimane dopo, nella sfida di vertice tra Foggia e Benvento. De Zerbi si affidò al capitano Agnelli, che sbagliò. Ironia della sorte:  Mazzeo, che ieri ha fallito il rigore  per il Foggia,  in quella occasione indossava la maglia del Benevento e trasformò il rigore (inesistente) fischiato dall’arbitro. Il pareggio (1-1) si rivelerà poi determinante per la promozione diretta del Benevento, a scapito del Foggia.
L’ultimo errore dal dischetto è “firmato” da Iemmello, e pesa come un macigno. È il 24 aprile, terzultima di campionato, il Foggia va a Cosenza ed ha bisogno della vittoria per poter sperare ancora nella promozione, senza passare per le forche caudine dei play off. La sfida viene decisa, manco a dirlo, dai rigori. La Mantia trasforma quello fischiato dall’arbitro a favore dei padroni di casa, Iemmello sbaglia quello che avrebbe portato al pareggio. Finisce 1-0 per i calabresi, e il Foggia deve adire addio alle speranze di promozione diretta.
Il Benevento concluderà il campionato a 65 punti, il Foggia a 60. Se i satanelli avessero trasformato tutti i rigori, la classifica sarebbe stata diversa. E sentito un po’ come: il Benevento avrebbe avuto un punto in meno e si sarebbe fermato a 64, il Foggia ne avrebbe avuti sei in  più, ed avrebbe chiuso il campionato a questa 66, conquistando dunque la promozione diretta.
C’è di che fare gli scongiuri. Speriamo che quest’anno le cose vadano diversamente, e che l’errore dal dischetto di Mazzeo non sia decisivo come purtroppo è accaduto lo scorso anno.

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Author: Geppe Inserra

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