Andrea Scarpa è tornato alla vittoria, battendo ai punti sul quadrato del Casino di Saint-Vincent in Valle d’Aosta il giorgiano Giorgi Abramishvili, che si è confermato un avversario piuttosto ostico, come d’altra parte faceva presagire il suo palmares, ricco di 18 vittorie ed 11 sconfitte.
Il pugile foggiano, che da ragazzo vive assieme alla sua famiglia a Torino, ma che è rimasto sempre profondamente legato alla sua città natale, riprende così la scalata ai vertici del pugilato internazionale rallentata, ma non certo interrotta, dalla sconfitta patita nello scorso mese di novembre ad opera dell’imbattuto e più giovane sfidante britannico Ohara Davies.
La sera del 26 novembre dello scorso anno Scarpa si era presentato nel leggendario scenario della Wembley Arena per la prima difesa del titolo Silver dei superleggeri Wbc che aveva conquistato soltanto cinque mesi prima, sempre a Londra (ma alla O2 Arena del Greenwich Village) il pugile di casa John Wayne Hibbert, per kot, dopo poche riprese che lo avevano visto protagonista assoluto.
Nella seconda sfida londinese, Andrea si presentava oltre che con la cintura silver con un altro record da difendere: da qualche giorno era il solo pugile iridato italiano, ma purtroppo l’opaca prestazione, assieme probabilmente anche ad una condizione fisica non eccelsa, non hanno permesso che la difesa del titolo andasse in porto e il record continuasse.
Con la tenacia e l’umiltà che lo contraddistinguono, Andrea ha ripreso a lavorare in palestra e a guardare avanti. E in alto.
Il match di sabato sera, sottoclou della sfida per il titolo europeo dei medi tra Blandamura e Gotti, ha lasciato sensazioni positive, come già era successo il 13 maggio scorso, quando al Palaeinaudi di Moncalieri, Andrea si era sbarazzato del messicano Juan José Ocura, battendolo anche in questo caso ai punti, sulla distanza delle sei riprese. Quel che conta è che l’atleta foggiano abbia comunque ripreso a scalare posizioni nel ranking internazionale, riprendendosi da quella che può essere ritenuta una battuta d’arresto. Da dimenticare in fretta.
E com’è successo nelle altre occasioni, sabato sera nella prestigiosa cornice del Casino di Saint-Vincent Andrea ha festeggiato la vittoria indossando la maglia che ricorda la sua foggianità e il suo attaccamento a Foggia.
Che continuerà a tifare per lui e a stargli accanto, in questo momento particolare della sua carriera.
G.I.
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