D’Emilio: “Con la seconda stazione, Foggia di nuovo polo ferroviario d’eccellenza”

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Cerchiate in azzurro, le ipotesi di localizzazione della seconda stazione. In rosso il tracciato della linea ferroviaria AC/AV. Per scaricare l’immagine in hd, cliccare qui.

Sprizza di gioia e di soddisfazione da tutti i pori Francesco D’Emilio, per i risultati raggiunti dal vertice romano sul trasporto ferroviario in provincia di Foggia che ha ufficialmente aperto la strada alla costruzione della seconda stazione di Foggia.
L’assessore comunale all’urbanistica e alla pianificazione e programmazione del territorio è stato tra i primi crederci. E in tempi non sospetti. Quando a parlare del progetto si finiva nell’elenco dei cattivi, accusati di essere quelli che mettevano in discussione la centralità della stazione ferroviaria di Foggia.

Francesco D’Emilio

“Una centralità – commenta – che poteva essere ribadita e rivendicata soltanto facendo il modo che Foggia non venisse bypassata dall’alta velocità. Per questo abbiamo perseguito con convinzione l’idea di una fermata o di una seconda stazione sulla cosiddetta bretella Incoronata, che lambisce l’abitato e che quindi rende possibile la realizzazione della struttura senza eccessivi disagi per la cittadinanza, e in modo da intercettare l’intero bacino potenziale di Foggia.”
La localizzazione proposta da Rfi, e che sarà comunque decisa d’intesa con gli attori istituzionali del territorio, è diversa da quella che ha indicato l’amministrazione comunale. Lei propendeva per ubicarla all’altezza del Campo degli Ulivi, Rfi pensa ad una zona leggermente più a sud, nell’area di San Lorenzo in Carmignano. Lei che ne pensa?

“Le due ipotesi distano poche centinaia di metri l’una dall’altra. Il sito che avevamo indicato è più idoneo qualora si realizzi una semplice fermata. Rfi sembra propendere invece per una stazione vera e propria, che ha evidentemente necessità logistiche diverse. Il sito adiacente a San Lorenzo in Carmignano è maggiormente urbanizzato e di conseguenza già piuttosto servito dal punto di vista infrastrutturale. A me pare importante la condivisione del metodo che è venuta fuori dall’incontro che si è svolto al Ministero. Confronto serio, nessun muro contro muro. Sono ottimista.”

Veniamo al punto. Semplice fermata o vera e propria stazione? La questione non mi pare di poco conto…
“Io propenderei per la seconda stazione, anche perché dichiaratamente Rfi intende valorizzare il bacino d’utenza che fa riferimento al polo ferroviario di Foggia, e c’è quindi necessità di una infrastruttura importante, che funga da cerniera, tra l’alta velocità e le altre linee ferroviarie gestite da Rfi e perché no, il treno tram. Basta guardare una mappa per rendersi conto della posizione nevralgica che la nuova stazione andrebbe ad occupare. Potrebbe essere, per esempio, facilmente collegabile con il quartiere fieristico e la cittadella dell’economica, dov’è prevista una fermata del treno tram, e, dulcis in fundo, dista poco più di un chilometro dall’aeroporto Gino Lisa, sicché in prospettiva si può pensare anche ad un collegamento ferroviario con lo scalo. La seconda stazione può e deve esaltare la vocazione alla intermodalità della nostra città.”
E pensare che fino a qualche mese fa parlare di seconda stazione sembrava una bestemmia…
“Come Lettere Meridiane sa benissimo, per avermi intervistato altre volte su questo argomento, fin dall’inizio ho pensato che non dovessimo avere un atteggiamento puramente difensivo. E cioè che la centralità ferroviaria di Foggia poteva venire salvaguardata soltanto alzando l’asticella, ponendosi obiettivi ambiziosi. D’altra parte tutte le città interessate dall’alta velocità hanno scelto la strada di una nuova stazione. Credo che, con questa opera, il polo di Foggia possa tornare ad essere uno snodo importante della lina AC/AV Napoli-Foggia-Bari, assieme ad Afragola che intercetterà il bacino d’utenza dell’area metropolitana di Napoli.”
Sia sincero: ha dovuto faticare per convincere i suoi colleghi della giunta comunale che la seconda stazione poteva essere una grande opportunità per Foggia?
“Più che faticare, ho dovuto spiegare, dimostrare che non si trattava di una opzione penalizzante per la nostra città, come veniva sostenuto da qualche parte, e che soprattutto poteva integrarsi benissimo con le altre progettualità in corso per Foggia, dal treno tram al rilancio dell’aeroporto Lisa. Certo sarebbe stato auspicabile un confronto più ampio, non limitato ai comunicati stampa e alle prese di posizione sul social network. Mi aspetto che un confronto di qualità cominci adesso, che la città torni ad essere protagonista del suo futuro.”
Geppe Inserra 

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Author: Geppe Inserra

2 thoughts on “D’Emilio: “Con la seconda stazione, Foggia di nuovo polo ferroviario d’eccellenza”

  1. 4 NODI INTERMODALI PER UNA COMPLETA INTERMODALITA' PER UNA CITTA' POLICENTRICA E MODERNA

    La nuova stazione San Lorenzo, nella sua collocazione ipotizzata dal Comune, dista almeno 3,2 Km dall'aerostazione.

    La collocazione ipotizzata da RFI aumenta quella distanza.
    Per fare un esmìempio, tra l'aeroporto e Borgo Cervaro, i Km sono quasi 6.

    Ovviamente più ci si allontana e più tempo ci vuole a raggiungerla ed inoltre superata la circonvallazione, la metropolitana leggera, di superficie, dovrà passare sopra o sotto la circonvallazione mentre nella prima ipotesi c'è un tratto libero in campagna e un passaggio sotto la superstrada per Candela.

    Fatta questa premessa, ritengo che il progetto debba individuare per essere completo, quattro nodi intermodali così collocati:

    1. Casello autostradale e Stazione Incoronata, sono insieme un unico nodo intermodale.
    Questo richiede un adeguamento della Stazione Incoronata a stazione metropolitana con parcheggio ampio e sorvegliato 24 ore su 24 per cui chi arrivasse con l'autostrada, potrebbe prendere un treno metropolitano come quello delle Ferrovie del Gargano e recarsi in aeroporto passando dalla Stazione San Loreno saltando la Stazione Centrale oppure, arrivare al centro e ripartire per l'aeroporto con fermata in Fiera, alla Stazione San Lorenzo e infine in aeroporto.

    2. Il secondo nodo intermodale è quello della Stazione Centrale ed è già esistenze. Quì è richiesta una riqualificazione complessiva sia della stazione che del quartiere omonimo.

    3. Il terzo nodo intermodale è la Stazione di San Lorenzo. Anche quì come nel caso 1. è indispensabile creare un ampio parcheggio sorvegliato e fa arrivare tutti i pullman di linea per evitare che si portino in centro.

    4. L'ultimo nodo intermodale è quello della stazione aeroportuale. Anche quì un ampio parcheggio sorvegliato permetterebbe ai viaggiatori di lasciare l'auto per raggiungere la Stazione Centrale o la Fiera o ancora la Stazione San Lorenzo.
    Allo stesso modo, come per ogni altro nodo, tutti i pullman di linea dovrebbe terminare quì la loro corsa senza portarsi in centro.

    Questi quattro nodi alleggerirebbero il traffico nel territorio comunale e si potrebbe pensare con la realizzazione del Tram di Area Vasta di mantenere la centralità della Stazione Centrale per i collegamenti in Capitanata, sulla linea adriatica, sulla linea per Potenza, Manfredoni e Lucera.

    Infine sarebbe interessante prolungare il collegamento da Lucera a Campobasso per arrivare a Roma. Anche in questo caso la Stazione Centrale risulterebbe valorizzata convergendo su essa, una linea per Roma via Campobasso. C'era un progetto di Ferrovie del Gargano di poco più di 400 milioni…

  2. Se realizzato così il progetto può avere un senso sempre che si trovino i soldi per realizzarlo e soprattutto per il mantenimento.Anche l'organizzazione non mi sembra semplice perché ad esempio gli autobus extraurbani non possono fare i giri tra le varie stazioni ma devono avere un hub di partenza e arrivo tipo quello realizzato nei pressi della stazione centrale.Inoltre il Gino Lisa dovrebbe funzionare come Palese per giustificare i costi. Il progetto è di grande fascino ma al momento mi sembra lontano dell'attualità. Io temo che come siamo stati ingannati con l'alta capacità alla fine quello che vogliono darci dia più o meno una pensilina, un distributore di biglietti e un tabellone luminoso sulla bretella.Il quesito misterioso che mi pongo è:posto che il maldestro tentativo di bypassarci messo in atto da Bari è miseramente fallito e che il bellissimo progetto intermodale per ora resta un bel sogno, ha un senso la seconda stazione? Oggi il vero problema è che le scelte scellerate di Rfi hanno progressivamente spostato passeggeri su mezzi alternativi. Specie i bus. Chi va più a Napoli col treno? Nessuno. Sta succedendo lo stesso con Milano e Roma. Ho viaggiato per anni coi treni e ricordo la stazione di Foggia brulicare di passeggeri. Guardate oggi. Desolante. Immaginiamo poi con la seconda stazioncina. Mi dispiace ma al momento resto convinto che perdere la centralità della stazio e sia errato. Col Lisa funzionante e con il progetto globale cantierizzato allora si. Ma pensateci bene: oggi rischiamo seriamente di raccogliere solo qualcosa tipo la stazione inutile di Siponto. E di andare a prendere il treno per Roma a casa di Cristo come si suol dire

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