I 120 anni delle Marcelline: una scheggia di don Tonino Intiso

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L’istituto Marcelline compie 120 anni. Era il 7 gennaio del 1899 quando aprì i battenti, per volere dell’allora vescovo di Foggia, mons. Carlo Mola che aveva invitato la Congregazione di Suore istituita a Milano dal beato Luigi Biraghi, ad aprire a Foggia un convitto femminile. L’invito fu accolto con entusiasmo, e iniziò così una bella storia di promozione umana, sociale e culturale che dura ancora oggi, e che ha formato diverse generazioni di foggiane e foggiani.

La ricorrenza sarà celebrata oggi, mercoledì 9 gennaio, con una manifestazione pubblica alla quale interverranno storici e autorità civili e religiose. Nella occasione, nel suo “eremo” di via Risorgimento, don Tonino  Intiso ha composto una delle sue schegge, in cui quotidianamente raccoglie ritagli di stampa, pensieri e riflessioni. Il sacerdote collega l’invito rivolto da mons. Mola e alle Suore Marcelline alla tensione spirituale, morale e culturale che quel Vescovo era riuscito a produrre nella chiesa foggiana. Mons. Mola faceva parte della Congregazione dell’Oratorio fondata da san Filippo Neri, che aveva nella promozione sociale e culturale uno degli obiettivi più pregnanti della sua missione.

Sottolineando che mons. Carlo Mola era un “oratoriano filippino”, don Tonino Intiso scrive che “…fare memoria dei 120 dell’Istituto Marcelline è ‘svelamento’ di radici nel presente”. Quindi il sacerdote ricorda l’importanza fondamentale che la presenza e l’animazione dei sacerdoti filippini hanno avuto a Foggia: “da dove nasce don Antonio Silvestri, da dove nascono gli Oratoriani a San Luigi e a San Domenico? Così la nascita, nel 2003, della Parrocchia-Oratorio S.Filippo Neri (di cui don Tonino è stato il primo parroco, n.d.r.) non è casuale, ma perseverante dono di Dio della “spiritualità oratoriana” di San Filippo Neri, così come “il Pensatoio-Oratorio” (fondato da don Tonino quando era parroco a San Filippo”.

Potete scaricare il documento digitale, in pdf, della “scheggia” cliccando qui.

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Author: Geppe Inserra

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