Se il Grande Spirito aleggia sull’ILVA

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Non poteva esservi film più significativo per inaugurare Schermi di Puglia, la rassegna cinematografica estiva di Parcocittà de Il grande spirito di Sergio Rubini. Perché la pellicola è girata in Puglia, a Taranto (e la rassegna ha per tema proprio i film realizzati in Puglia nella scorsa stagione con il sostegno dell’Apulia Film Commission), perché Rubini è stato tra i primissimi registi a scegliere la Puglia per i suoi set, perché la storia che vi si racconta è profondamente e simbolicamente pugliese. “Una metafora del dramma dell’Ilva di Taranto”, l’ha definita Rubini.

Il film racconta l’incontro, l’amicizia e l’alleanza tra due personaggi borderline: Tonino (Sergio Rubini) e Renato (Rocco Papaleo). Un rapporto, il loro, in un certo senso simbolico delle contraddizioni, dell’impasse, dello scontro etico, sociale e ambientale scandito dalla vicenda dello stabilimento tarantino.

Tonino è un ladruncolo che nel corso di una rapina si appropria della refurtiva, approfittando di un momento di distrazione dei suoi complici. Inseguito dai malviventi che vogliono riprendersi il bottino, incontra sul tetto di un palazzo Renato, strano personaggio che indossa una piuma d’uccello dietro l’orecchio, sostiene di chiamarsi Cervo Nero, di appartenere alla tribù dei Sioux e pensa che i tarantini siano i membri di una tribù indiana cui gli yankee hanno portato il veleno. Renato accoglie con entusiasmo Tonino,  affermando che il Grande Spirito in persona gli aveva preannunciato l’arrivo dell’Uomo del destino!

E chissà che non sia proprio così: l’intreccio dei due percorsi esistenziali, così diversi tra di loro, ma accomunati dalla stessa prospettiva di emarginazione, li porta ad allearsi tra di loro sulla via di una possibile redenzione.

Un tipico film rubiniano, che si immerge in una Puglia diversa dal solito, per niente banale e scontata, ma altrettanto bella da vedere. Superfluo sottolineare che ogni incontro su set tra Rubini e Papaleo produce comicità a piene mani, ma anche una soffusa poesia, che a tratti si tinge di surrealismo e di incanto.

Proprio una bella pensata, dunque, quella degli organizzatori di Schermi di Puglia (che non casualmente reca quale sottotitolo, Film, set e storie dal territorio) con un film così emblematico. La manifestazione inaugurale (ingresso 3 euro) è in programma domani, giovedì 25 luglio, alle 20.30 nell’Arena di Parco San Felice. Ospite della serata il critico cinematografico Anton Giulio Mancino, che parlerà del cinema in Puglia e di Puglia.

La rassegna Schermi di Puglia – Film, set e storie dal territorio è organizzata da associazione Sale di Città con ParcoCittà e il supporto di Cinema Felix e Lettere Meridiane e con il sostegno di Apulia Film Commission, con risorse a valere su “Viva Cinema – Promuovere il Cinema e Valorizzare i Cineporti di Puglia”, a valere su risorse FSC Puglia 2014-2020 – Patto per la Puglia, Regione Puglia, Assessorato Industria Turistica e Culturale. 

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Author: Geppe Inserra

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