Il virus non si è portato via soltanto centinaia di migliaia di donne ed uomini. Adesso ha rubato all’umanità anche un pezzo inestimabile di fantasia, di creatività. Con la morte di Luis Sepúlveda il mondo del dopo coronavirus sarà meno colorato, più grigio, più triste. E così, soltanto per oggi, le parole del nostro Madetù smettono di essere corrosive. Il nostro disegnatore in versione solo testo torna alla matita, tratteggiando una vignetta di soffusa poesia, con quel gatto e quella gabbianella che rinunciano alla “distanza sociale” per piangere il loro creatore.
Maurizio rende omaggio anche a quel pezzo di Foggia che si aggira nella sterminata opera dello scrittore cileno e, in particolare, nella trasposizione cinematografica di quell’indimenticabile romanzo che è la Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare. Ritengo La Gabbianella e il gatto di Enzo D’Alò – questo il titolo del film che ne fu tratto – un capolavoro del cinema d’animazione di tutti i tempi. Produttrice esecutiva della pellicola su Maria Fares, foggiana trapiantata a Torino, approdata dal mondo della scuola a quello della produzione cinematografica, fondatrice di quell’autentico miracolo che è Lanterna Magica, casa di produzione specializzata nella realizzazione di cartoni animati.
Dunque niente satira, nella rubrica di oggi (l’appuntamento con Riso alla Foggiana riprenderà regolarmente domani), ma soltanto la vignetta d’apertura firmata da Madetù ed un’unica battuta, anche questa dedicata a Sepúlveda, anche questa tenerissima. (g.i.)
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SEPÙLVEDA, LA GABBIANELLA E IL GATTO
Morto di coronavirus Luis Sepùlveda, il grande scrittore cileno autore di famosi romanzi tra cui “Storia di una Gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”. Appresa la notizia, la Gabbianella ha insegnato al gatto a leggere.
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Grande Joseph Tusiani, Italiano che ha portato in America la bellezza della cultura
classica del nostro Paese, onorando l’ Italia con le sue opere letterarie, realizzate in
quattro lingue. Ha amato di un amore viscerale la sua S. Marco in Lamis, che gli ha
dato i natali e che, per tanti anni, lo ha atteso ed accolto con stima, rispetto ed affetto
nei suoi ricorrenti ritorni “a casa”.
È stata una notizia che ha lasciato tutti sgomenti purtroppo il Covid ha fatto tra gli altri una vittima illustre, grazie Maurizio per questo pensiero gentile