La piccola grande Foggia di Pasquale Rossetti

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Lo confesso. Raramente mi sono commosso preparando il calendario di Lettere Meridiane come mi è successo quest’anno. I nostri affezionati amici e lettori sanno che il calendario è dedicato a valorizzare la bellezza nascosta di Foggia, il suo passato, la sua identità. (A proposito, state in campana perché nei prossimi giorni li riproporremo tutti in versione album fotografico…)

L’edizione 2022 offre una sequenza di fotografie inedite, uniche, straordinarie, scattate da un punto di vista originale e poco praticato dagli appassionati come la Torre del Municipio. A realizzarle fu, all’inizio degli anni Cinquanta del secolo scorso, il geom. Pasquale Rossetti, foto-amatore, con la sua Zeiss a soffietto.

Dai 53 metri di altezza della Torre, Rossetti scattò tredici fotografie, componendo una eccezionale panoramica a 360° della Foggia dell’epoca. Ancora un grande paese, più che una vera e propria città.

Le immagini documentano gli anni della ricostruzione post-bellica ma anche le ferite lasciate dai bombardamenti alleati del 1943.
A consentire la pubblicazione di questo straordinario patrimonio documentale è stato il figlio dell’autore, Francesco Rossetti, che ha messo a disposizione di Lettere Meridiane l’intera collezione paterna. Oltre alle immagini dall’alto sono pubblicate nel calendario le fotografie che Rossetti amava scattare nei rioni e nei vicoli del centro storico cittadino, anche queste di considerevole valore dal punto di vista storico e documentale.

Guardate le fotografie, anzi centellinatele. Per gli amici e i lettori più avanti con l’età sarà un’imperdibile occasione per ricordare com’era Foggia una volta, per i più giovani un’opportunità per scoprire una città che era ancora a misura di uomo e di comunità.

Un doveroso e affettuoso ringraziamento oltre che a Francesco Rossetti, per la sua sensibilità e la sua disponibilità, a Sara Lori, per avermi messo in contatto con lui, e a Tommaso Palermo, sempre attento e solerte nello scovare e proporre “chicche” per l’annuale calendario di Lettere Meridiane.

Come sempre, il calendario è completato dalle date che hanno segnato la storia di Foggia. Ringrazio l’amico Enzo Ficarelli per il prezioso lavoro di revisione e di ampliamento.

Il calendario è ottimizzato per la stampa in A/3. Sono a disposizione per la visione e per il download diverse versioni. Alcuni collegamenti conducono allo spazio cloud di Lettere Meridiane, su Dropbox.  Seguite le ulteriori istruzioni fornite sulla pagina web per sfogliare o scaricare. Il comando scarica si trova in alto, sulla sinistra.

Per sfogliare semplicemente il calendario (senza possibilità di scaricarlo), cliccare qui.

Versione Pdf a colori standard (12,4 Mb) , cliccare qui.

Versione Pdf a colori, alta risoluzione (37 Mb), cliccare qui.

Versione Pdf scala di grigio (12,1 Mb, utile per chi non possiede stampante a colori), cliccare qui.

Versione pagine singole Png, file zippato (21,6 Mb), cliccare qui.

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Author: Geppe Inserra

4 thoughts on “La piccola grande Foggia di Pasquale Rossetti

  1. Buon giorno il Vostro grande impegno va sempre gratificato con commenti che testimonino la vostra testardaggine nel divulgare le bellezze di Foggia, grazie grazie grazie complimenti ed un BUON ANNO a tutti

  2. Complimenti, foto bellissime e dal notevole valore storico. Ma, a proposito, mi chiedevo degli archivi fotografici dei nostri fotoreporter foggiani: Pipino e Leone che ricordo aveva il negozio in via Arpi.
    Che fine hanno fatto? Hanno documentato decenni di vita foggiana pubblica e privata e chissà quante cose interessanti si potrebbero trovare. Anche in quel caso una bella mostra non sarebbe male.
    Buon anno a tutti.

    1. La ringrazio per le sue cortesi parole. Ho conosciuto personalmente i due fotografi che cita nel suo commento e conosco la ricchezza dei loro archivi. Ho lavorato personalmente con Antonio Pipino, quando ero un giovane collaboratore della redazione di Foggia della “Gazzetta del Mezzogiorno” e con il quotidiano stavamo cercando di organizzare una mostra. Speriamo che quando la Gazzetta riprenderà le pubblicazioni l’iniziativa possa vedere la luce. Geppe Inserra

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