Gli scatti foggiani della celebre fotografa tedesca Erika Groth

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Devo all’acume di Tommaso Palermo, ed alla certosina pazienza con cui passa al setaccio gli archivi digitali di tutto il mondo, alcune chicche veramente deliziose: tre fotografie scattate a Foggia dalla celebre fotografa tedesca Erika Groth-Schmachtenberger  nel 1967.
Sono custodite nell’archivio del Centro tedesco di documentazione per la storia dell’arte (Bildarchiv Foto Marburg) che gestisce il Bildindex der Kunst und Architektur, un database online aperto che si compone di 2,2 milioni di fotografie di 1,7 milioni di opere d’arte e oggetti architettonici.
La didascalia della prima foto recita: “Palazzo? Veduta parziale del bugnato seminterrato lato strada, registrazione 1967.”
Il palazzo di cui al punto interrogativo è il palazzo Celentano-Rosati, il cui ingresso principale è situato in corso Vittorio Emanuele, ma che si affaccia anche su piazza Federico II.
Risalente al XVII secolo, ha un notevole interesse artistico per le decorazioni che adornano la facciata e per i testoni con le figure grottesche. Più che dal valore architettonico, la fotografa sembra però restare colpita dalla scena di vita che si compone davanti al suo obiettivo: vi è ritratto un uomo, parzialmente seduto sulla sua bicicletta, che guarda sulla sua sinistra verso due donne che a loro volta lo guardano. Il quadro è completato da una ragazza, sulla sinistra, con lo sguardo sognante, che sembra perdersi nel vuoto.


Le altre due fotografie comprese nella collezione ritraggono entrambi il cosiddetto Pozzo Rotondo, che nella didascalia che le accompagna viene così descritto: “Fontana scolpita, vista generale di una fontana in una strada della città vecchia.”
Anche in questo caso, l’obiettivo non si limita ad inquadrare il monumento ma anche le persone che lo circondano, in verità piuttosto disinteressate: un bambino ed una vecchia, nella prima foto, due anziane signore nella seconda.


Il tratto distintivo delle opere di Erika Groth, concentrate in prevalenza presso l’università di Augsburg ma sparse anche nei musei di mezzo mondo, è propria la predilezione per le scene di vita quotidiana.
In Italia è nota soprattutto per aver immortalato il mitico “Baffone” che prestò il suo volto all’etichetta di una nota marca di birra. La fotografia venne scattata nel 1939, e ritrae un contadino tirolese, di Thaur in Tirol, a pochi chilometri da Innsbruck.

Potete visionare e/o scaricare le immagini foggiane di Erika Groth ad alta risoluzione cliccando sui link qui sotto. Le immagini che illustrano il post sono a bassa risoluzione.

 

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Author: Geppe Inserra

1 thought on “Gli scatti foggiani della celebre fotografa tedesca Erika Groth

  1. Preziosa scoperta quella delle foto sugli angoli più belli della Fg antica, scattate a fine anni ’60 dalla fotografa tedesca in menzione. Brividi di nostalgia per coloro che vivevano sul posto o sono capitati di passaggio in quegli anni. Dieci anni dopo, quando anch’io risiedevo nelle vicinanze vinpassavo quotidianamente x la spesa o per lavoro al CSC.

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