Un’antica foto aerea racconta la crescita di Foggia

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Tratta dal ricco archivio digitale del Touring Club Italiano, ecco una rara immagine aerea di Foggia. Di pubblico dominio (l’autore è ignoto), la datazione della foto non è certa. Gli esperti del Touring la fanno risalire al 1965, ma osservandola attentamente, potrebbe essere stata forse scattata qualche anno prima.
Se avete qualche idea in proposito, come sempre fatecelo sapere, commentando l’articolo.
La foto, cui dedichiamo la puntata odierna di Memorie Meridiane, la rubrica del nostro blog che regala ad amici e lettori gadget digitali del nostro passato e della nostra identità, ha un eccezionale valore documentale, perché dimostra come la città sia esponenzialmente cresciuta negli ultimi sessant’anni.
Allora la città era delimitata in basso (est) dalla linea ferroviaria e in alto (ovest) da viale Ofanto. Dopo viale Ofanto c’erano poche case, e poi l’aperta campagna. È emblematico il caso di Rione Camporeale (in alto a destra nella foto aerea), che è oggi diventato un rione quasi centrale della città ed era allora un quartiere di estrema periferia.
Confrontando la foto d’epoca con quella elaborata da Google Earth, che potete vedere sotto, ci si accorge immediatamente dell’enorme cambiamento che la città ha vissuto.
Come sempre, vi ricordiamo che l’immagine che illustra l’articolo è solo una miniatura di quella, ad alta risoluzione, e senza le indicazioni toponomastiche, che potete guardare o scaricare facendo clic qui.

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Author: Geppe Inserra

3 thoughts on “Un’antica foto aerea racconta la crescita di Foggia

  1. Bella domanda. La foto, però, appare curiosamente “anomala”. Vi sono zone in cui i palazzi somigliano scatole di fiammiferi, altre in cui sembrano dei plastici; altrove, come nell’area della Chiesa dell’Immacolata, si notano facciate oblique o contorte!
    A mio avviso la foto è del 1955. Come abbiamo scritto sulla rivista “Diomede”, che mi pregio dirigere, il grattacielo attiguo il Teatro “Giordano”, appare in fase di completamento e verrà inaugurato proprio nel 1955, risultando il più alto di Puglia all’epoca. Tra l’altro, l’allora Borgo Serpente, ove abitai dal 1966 al 1961, e oggi contrassegnato dalle vie L. Sturzo, Acquaviva e il proseguimento di corso Roma (per capirci il famoso “alveare” di case popolari), non appare nella foto mentre tanti edifici – qui ancora assenti – risultavano in quella zona sin dagli inizi degli anni ’60.
    (Maurizio De Tullio)

  2. Mi pare una foto manipolata in modo strano. Al posto dell’allora Tribunale non si capisce cosa ci sia e su via IV Novembre si vede un grosso parco. Di fronte dovrebbero esserci degli edifici risalenti al primo novecento ma si vede altro. Il centro porta ancorai segni dei bombardamenti. Purtroppo la foto non si riesce ad ingrandire più di tanto.

  3. Ritengo che la foto sia certamente antecedente al 1960 . Nella foto i palazzi che sono stati costruiti nell’attuale Via Molfetta ( davanti al Rione Pio X) non ci sono ancora ma solo campi incolti.
    Andai ad abitare in Via Molfetta nel 1961 e vi erano solo alcuni degli attuali palazzi.

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