San Ciro e Foggia, un rapporto antico (di Enzo Ficarelli)

Per tanti di noi – come l’autore del bell’articolo che state per leggere, Enzo Ficarelli, per i suoi fratelli, l’indimenticabile Mario, Aldo, Salvatore, – San Ciro ha rappresentato un pezzo felice della nostra giovinezza. E per me anche della vecchiaia, visto che ho scelto di tornare a viverci.
Il culto del santo medico ha radici profonde a Foggia, come spiega bene l’articolo del caro Enzo che, nella giornata che lo festeggia, ripercorre i momenti salienti di una storia che s’intreccia con quella della città. La rara foto d’epoca della prima chiesa è tratta dal libro Ieri, Foggia di Gaetano Spirito. La bella foto dall’alto è un’elaborazione da Google Earth. Buona lettura. (g.i.)

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Il culto dei foggiani per san Ciro ebbe inizio nel 1875 quando il vescovo di Foggia, Geremia Cosenza, ricevette in dono alcune reliquie del santo da un frate, Padre Michelangelo d’ Atri, avute a sua volta da un nobile napoletano, Leopoldo de Cesare.
Quest’ultimo, fino ad allora, le aveva custodite nella cappellina del proprio palazzo nella città partenopea.
Tali reliquie furono destinate dal vescovo all’Oratorio del Terz’ordine francescano, ubicato accanto alla Chiesa di Gesù e Maria.
I fratelli del Terz’ordine delle sacre stimmate di san Francesco eressero un altare in marmo, acquistarono una statua raffigurante San Ciro seduto su una roccia assorto in meditazione, con la testa poggiata sulla mano destra, ed esposero le sacre reliquie al culto dei fedeli.
L’Oratorio, di lì a poco, venne chiamato impropriamente, dal popolo foggiano Chiesa di San Ciro.
La stessa Farmacia da anni in piazza Giordano, angolo corso Giacomo Matteotti, si chiama San Ciro proprio dal nome del Santo venerato, un tempo, a pochi metri di distanza.
Nel 1936 monsignor Fortunato Maria Farina decise di far demolire l’Oratorio (da tutti ormai chiamato Chiesa di San Ciro, ma che Chiesa non era) e dispose che l’altare in marmo fosse impiantato nella Chiesa di San Domenico al posto di quello in muratura e che le reliquie e la statua del Santo venissero ivi venerate.
Nel 1949 venne costruita la Sala che per desiderio del vescovo fu intitolata a San Francesco. Doveva servire per attività di aggregazione sociale, per le catechesi per adunanze e conferenze di cultura religiosa utili al ceto intellettuale della città.
Agli inizi degli anni sessanta fu data in gestione a privati e trasformata in cinema parrocchiale che trasmetteva film per ragazzi e famiglie.
Nel 2011, a seguito di lavori di recupero e riqualificazione dei sistemi urbani, viene destinata a tavole rotonde, convegni, conferenze, concerti, spettacoli musicali, un luogo per l’avvicinamento degli uomini al mistero della Chiesa.
Nel giugno del 1957, grazie al terreno donato dalle sorelle Giulia e Rosa Figliola, il vescovo Paolo Carta pose la prima pietra per la costruzione di una nuova chiesa in via Silvio Pellico che fu, al termine dei lavori, eretta a Parrocchia il 16 maggio del 1959 e in tale data affidata al Sacerdote don Gaetano Chiariello, che ne fu il primo parroco.
Venne dedicata a San Ciro, nato ad Alessandria d’Egitto, santo martire, eremita, anacoreta, medico anargiro, protettore dei medici e degli infermi, decapitato nel 303.
Le sue reliquie si conservano nella Chiesa del Buon Gesù a Napoli e, in piccolissima parte, nella nostra Chiesa di San Ciro in Foggia ove furono trasferite insieme alla statua del Santo dalla chiesa di San Domenico.
Quest’anno ricorre il 66° anniversario del complesso parrocchiale della Chiesa di San Ciro, oggi affidata alla cura pastorale di don Antonio Sacco.
Enzo Ficarelli

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Author: Enzo Ficarelli

2 thoughts on “San Ciro e Foggia, un rapporto antico (di Enzo Ficarelli)

  1. i miei zii materni gestirono per alcuni anni il cinema nell’ ex chiesa di S Ciro nel dopoguerra. io ci vidi alcuni colissal , come Ben Hur Il re dei re e altri. Abitavo vicino in via D.Cirillo e la domenica dopo il catechismo con 10 lire si vedeva un film.

  2. Il mio ricordo della chiesa di San Ciro è meno antico e meno religioso. Adiacente alla chiesa c’era il campo di calcio dove ci si allenava, qualche volta, con il mister Vittorio Eronia e si poteva giocare in tornei di calcio con partite al sabato pomeriggio e la domenica mattina. Vi era sempre, lungo la recinzione, una bella schiera di spettatori. Spesso gli incontri della mattina della domenica erano l’antipasto della partita del Foggia del pomeriggio.

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