Scaraggi racconta la storia primordiale di Vico del Gargano

Sarà l’età, ma non mi era mai successo di emozionarmi così tanto guardando un documentario. Il punto è che solo la narrazione cinematografica, tanto più quando è affidata alla maestria di un regista come Lorenzo Scaraggi, può svelare la complessità, il pathos di un fenomeno complesso e ancestrale come i riti della Settimana Santa di Vico del Gargano.
«La voce di Vico» era un film necessario, e nello stesso tempo difficile, perché la Settimana Santa a Vico è molto di più di quello che può apparire al profano o al forestiero. È tradizione pura, nel senso più antico della parola: simboli, conoscenza, modi d’essere, melodie, gesti che si trasmettono da una generazione all’altra, e compongono quel genius loci che nella cittadina di San Valentino è qualcosa di unico ed irripetibile, senza alcuna contaminazione folkloristica o peggio ancora modaiola.

Gli ideatori del documentario: Francesco A.P. Saggese, Francesco Pupillo, Pasquale D’Apolito

Finanziato dal Comune di Vico del Gargano con il patrocinio delle confraternite di Vico del Gargano, il film è nato da un’idea di Pasquale D’Apolito, Francesco Pupillo e Francesco A.P. Saggese, che alla Settimana Santa e ai suoi riti tradizionali hanno dedicato passione. fotografie, ricerche, riflessioni. Adesso il loro sogno è diventato una splendida realtà: «La Settimana Santa vichese è una storia di autenticità e d’incanto che negli anni trascorsi abbiamo provato a raccontare in modi diversi – dicono -. Il documentario è l’approdo di un immenso lavoro di squadra. Erano diversi anni che questa idea ci girava in testa, una realizzazione non semplice, data la poliedricità dei riti e dei protagonisti. Avevamo poi bisogno di uno sguardo esterno, che potesse intraprendere questo complesso viaggio narrativo, quello di Lorenzo Scaraggi si è rivelato lo sguardo giusto.»
Verissimo. Il regista-reporter barese, che ha prestato la sua opera gratuitamente, ha firmato un opera formalmente e filologicamente ineccepibile,  molto intensa dal punto di vista emotivo, riuscendo a penetrare fino in fondo il senso profondo e per molti versi inesprimibile dei riti della Settimana Santa, grazie a una scelta narrativa che fotogramma dopo fotogramma si rivela vincente e coinvolgente.
«La voce di Vico» è proprio quello che il titolo dice: una voce all’unisono, un film corale, in cui le diverse voci del coro compongono un mosaico che dà voce all’intera comunità vichese: gli ideatori Francesco Saggese e Francesco Pupillo, don Gabriele Giordano, parroco di Santa Maria Assunta e San Marco Evangelista, e le tante voci delle Confraternite vichesi, indiscusse protagoniste dei riti pasquali.
Il film è stato presentato in anteprima nazionale sabato 15 febbraio in quel miracolo di cultura e bellezza che è il cinema Paris di Vico del Gargano. Sala gremita, tanta emozione, partecipazione sentita, assolutamente meritata la standing ovation finale.
«Siete riusciti nella non facile impresa di raccontare l’anima di Vico» ha detto la vicesindaca Porzia Pinto. Soddisfatto Francesco Saggese: «Quella dei riti pasquali è una fragile storia, che può trasmettersi nel tempo solo se le giovani generazioni raccoglieranno il testimone. Con il documentario speriamo di aver contribuito a far entrare ancora di più la tradizione nella coscienza civile.» Ad alzare ancora di più l’asticella è stato don Gabriele Giordano: «Il nostro obiettivo è aumentare la consapevolezza, un rito che si ripete e basta è destinato a scomparire, bisogna sentirlo dentro, sulla propria pelle.»

Lorenzo Scaraggi

A Vico è proprio così, a giudicare dalle immagini struggenti del film, dal filo rosso di passione ed emozione che trasuda in ogni sequenza. Non ha nascosto la sua commozione ringraziando il pubblico Lorenzo Scaraggi: «Non è facile raccontare una storia fuori dal tempo, una storia primordiale come quella dei riti della Settimana Santa di Vico. È stato un lavoro di squadra, che mi ha arricchito, ci ha fatto diventare amici e che contiamo di sviluppare in futuro», futuro che potrebbe riservare una long version del film.
Scaraggi è stato coadiuvato da un cast tecnico di notevole spessore, che va ricordato: produzione, Omero su Marte, 28 mm Studio; aiuto regia e montaggio, Gianfranco Maiullari; operatori video: Niki Dell’Anno, Sergio Grillo, Francesco Mosca, Lorenzo Scaraggi, Roberto Scardicchio, Angelo Totaro; presa diretta e registrazioni sonore, Giuseppe Totaro, Raffaele Fortunati.
Bravissimi tutti, ad maiora.
Geppe Inserra

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Author: Geppe Inserra

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