Foggia comparve per la prima volta su una carta geografica tra il 1130 e il 1154, nella Tabula Rogeriana di ‘abu abd allah muhammad ibn abd allah ‘ibn ‘idris, più noto come Al Idrisi o Edrisi. Ce ne siamo occupati in un articolo di qualche settimana fa, in cui abbiamo pubblicato alcune riproduzioni, semplificate, della splendida carta originaria.
L’opera è stata scritta in arabo, e in caratteri arabi sono composti i toponimi. Di conseguenza, non è stato facile individuare la pagina che riguarda Foggia e la Capitanata. Grazie alla preziosa e decisiva collaborazione di Alessandro de Troia, che non finirò mai di ringraziare per la sua cortesia e disponibilità, il rebus è risolto.
Nella foto di apertura, potete vedere il particolare della carta che riguarda Foggia, con il toponimo cerchiato in rosso. Più sotto, invece, la carta intera. Gli iscritti al canale whatsapp di Lettere Meridiane potranno scaricarla in alta risoluzione a partire da domani. (Se ancora non vi siete abbonati fatelo, cliccando qui: è gratis, e potete così usufruire di tutti i contenuti premium del blog).
Proprio in quanto scritto in arabo, non è del tutto chiaro lo stesso toponimo utilizzato da Al Idrisi, personaggio singolare che viene ritenuto il fondatore della moderna geografia.
A dirimere la questione sono stati Michele Amari e Celestino Schiaparelli ne L’Italia descritta nel libro del Re Ruggero compilato da Edrisi, che costituisce anche la prima traduzione italiana dell’opera. [Il prezioso testo è disponibile on line su Archive.org, e potete consultarlo o scaricarlo qui]
I due studiosi hanno lavorato, comparandole, sulle quattro versioni oggi disponibili (l’originale è andato disperso): due si trovano a Parigi, presso la Biblioteca Nazionale, le altre presso la Biblioteca Bodleiana di Oxford. Quella che offriamo ad amici e lettori di Lettere Meridiane è la versione custodita in Francia.
Amari e Schiaparelli indicano la scrittura corretta del toponimo in fûg correggendo quelle (tûh, fûh) riportate nelle altre versioni. E non è tutto, proprio analizzando il testo che riguarda l’itinerario in provincia di Foggia, gli autori riescono a stabilire con precisione la lunghezza del miglio utilizzato da Al Idrisi: «Da Ascoli Satriano a Foggia per la ferrovia che tocca perfettamente i punti intermedii segnati da Edrisi, si contano trentun chilometri; abbiamo dunque in media il miglio di 229 metri o poco più» si legge in una nota al testo.
Foggia non è la sola località dauna riportata nella carta geografica e nella parte descrittiva. Vi figurano anche Lesina, Sant’Agata di Puglia, Ascoli Satriano, Ordona, San Lorenzo, Castelnuovo della Daunia, San Chirico e San Severo. Il geografo arabo non descrive le località, ma si limita a segnalare le distanze tra l’una e l’altro. Nella immagine sottostante potete leggere il testo tradotto in italiano e riportato da Amari e Schiaparelli.
Nei prossimi giorni approfondiremo il discorso su un’altra mappa antica che riguarda Foggia: quella realizzata da Matteo Paris, che colloca il capoluogo dauno nell’itinerario tra l’Inghilterra e la Palestina.
Geppe Inserra
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Vere “chicche “culturali.
Grazie