Non smette mai di stupirmi, Tommaso Palermo. Docente, scrupoloso ricercatore, cultore di storia locale, musicista, e adesso anche poeta. Alla Madonna dei Sette Veli, patrona della Città di Foggia, ha dedicato questa poesia, che sembra quasi una ballata (sarebbe bello metterla in musica), e che lascia trasparire i ritmi profondi della più genuina poesia e devozione popolare. Coinvolge, scalda il cuore, ci fa sentire orgogliosi delle nostre origini. Lo ringrazio per aver consentito la pubblicazione su Lettere Meridiane. Potete leggerla qui sotto. Se invece intendete scaricarla e stamparla, trovate qui una versione pdf. Tommaso Palermo è anche l’autore della suggestiva immagine che illustra il post. Buona lettura. (g.i.)
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Nella piana di Puglia del Tavoliere,
lento e canuto un fiero pastore,
col suo bastone, come tutte le sere,
raccoglieva gli armenti coi ricordi nel cuore.
Vi era un pantano vicino alle case,
poche baracche, riparo di genti,
sedette il pastore ma per poco rimase,
freddi e vivaci si alzarono i venti.
Un bue mansueto lontano dagli occhi,
a muso chino raggiunse le acque,
mangiava il pastore con cacio e finocchi,
un magro pasto ch’eppure gli piacque.
Il Sole nascosto già era dai monti,
ma una vivida luce brillava d’intorno,
ne vide il vecchio di mille tramonti
ma questo brillava come di giorno.
Il gregge fermò col suo solito fischio
e stringendo forte il vecchio mantello,
freddo faceva, era quasi nevischio,
giunse alle acque, contemplò un fuocherello.
Con meraviglia, sopra il pantano,
scorgevasi un fuoco vivace e vicino,
mentre il gran bue, prima lontano,
mirava carponi, facendo un inchino.
Il vecchio pastore, con grande stupore,
seguendo quel gesto fu lì per cadere,
ma chinatosi muto verso tanto candore,
gioia provò e senza nulla temere
la mano sospinse fra le lingue di fuoco.
Scorse qualcosa che sull’acqua sostava,
una tavola scura, grande non poco,
che un grande mistero d’intorno emanava.
E tendendo le mani verso il legno coperto
da sette veli che ammantavano un volto,
alla madre di Dio un inno a cuore aperto
innalzò il pastore che l’icona aveva colto.
E al suo cuore si uniron tutti i foggiani
di quel piccolo borgo che crebbe sì tanto
che l’Iconavetere, ieri, oggi e domani
sempre ciascuno l’amerà così tanto.
Tommaso Palermo
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Complimenti e congratulazioni, molto molto bella da Firenze Maria Antonietta Saccia ma di origine Garganica Rodi Garganico!!!
bravissimo Tommy,
uomo poliedrico con tantissimi interessi.
complimenti!
Lucia Lopriore
ottimo. la chiesa comunque è una miniera di simboli parlanti.
Quando l’Arte si coniuga con l’Amore.
Grazie, anche a nome dell’Autore
Caro Tom Palermo,
la tua poesia sulla Madonna dei Sette Veli esprime la profonda deviazione che Foggia nutre per la sua Patrona
Le tue parole dipingono
immagini vive e trasmettono un’intensa emozione.