Terza età che non s’arrende: nasce a Foggia la Biblioteca della Memoria

A Foggia la storica Biblioteca Provinciale, oggi gestita dalla Regione, è chiusa da tempo, e non è dato sapere con certezza quando potrà riaprire. Anche la funzionalità dell’Archivio di Stato è in bilico, a causa dei lavori di restauro del cortile di Palazzo Dogana che lo ospita: un intervento che potrebbe costringere questa gloriosa istituzione culturale a un trasloco forzato, seppur temporaneo.

In un simile contesto, è davvero rincuorante una notizia che va decisamente in controtendenza: l’inaugurazione della Biblioteca della Memoria, dedicata ad Alfonso Ciampolillo, sindacalista e segretario generale del sindacato pensionati della Cgil, scomparso prematuramente un anno fa.

A rendere l’iniziativa ancora più significativa è il fatto che a promuoverla sia stata quella che potremmo definire la «terza età che non s’arrende»: il sindacato dei pensionati della CGIL, assieme all’associazione per l’invecchiamento attivo, Auser, all’Anpi e alla Fondazione Foa.

Ubicata presso la Camera del Lavoro della Cgil di Foggia, riconosciuta quale luogo della memoria dalla Regione Puglia, la biblioteca raccoglie al momento circa un migliaio di volumi, ma anche manoscritti, documenti d’archivio ed audiovisivi, particolarmente rappresentativi della storia del movimento operaio, bracciantile e sindacale della Capitanata.

L’iniziativa costituisce il punto d’approdo di un lungo percorso di ricerca e di raccolta condiviso da Spi Cgil, Cgil, Auser, Anpi e Fondazione Foa, prima con il progetto Memoria Ritrovata, sostenuto dal Consorzio Teatro Pubblico Pugliese, quindi con il progetto Memoria Coesione Futuro, finanziato dall’assessorato regionale al welfare nell’ambito del programma Pugliacapitalesociale 3.0.

Com’è stato detto nel corso della cerimonia inaugurale, la Biblioteca della Memoria è un modello significativo di «comunità di patrimonio». Alla sua costituzione hanno contribuito la Cgil di Foggia, la cui biblioteca storica, opportunamente riordinata, ha rappresentato il nucleo di base della nuova struttura, l’Auser di Foggia, ma anche tanti privati cittadini che hanno inteso donare volumi e documenti.

Un momento della cerimonia inaugurale

La Biblioteca è la parte «analogica» dell’Archivio della Memoria Ritrovata fondato da Spi Cgil Foggia, quando a guidare il sindacato di categoria dei pensionati c’era Alfonso Ciampolillo, per cui l’intitolazione ha costituito un doveroso riconoscimento al suo impegno ed alla sua sensibilità.

A tagliare il nastro inaugurale sono stati Eva Santoro, segretaria dello Spi Cgil Puglia, la moglie di Ciampolillo, Pina, e le sue figlie Anna Maria e Luana. Alla manifestazione hanno partecipato, tra gli altri, il segretario della Cgil di Foggia, Angelo Ricucci, il segretario generale Spi Cgil Foggia, Carlo D’Andrea, con i segretari provinciali Tina Pizzolo e Mario La Vecchia, i segretari delle Leghe Spi della provincia di Foggia, il presidente di Auser Territoriale Foggia, Geppe Inserra, il presidente di Auser Volontariato Foggia, Angelo Colangione, e il presidente dell’Anpi provinciale, Michele Galante.

L’inaugurazione della Biblioteca ha coinciso con il lancio di un’altra iniziativa culturale: la presentazione del progetto Il libro ci lega, promosso dallo SPI CGIL Puglia. L’obiettivo, come ha spiegato la segretaria regionale Eva Santoro, è quello di offrire agli iscritti e a chi frequenta le Leghe SPI non solo occasioni di lettura, ma anche spazi di socializzazione e condivisione. «Vogliamo – ha detto – che le nostre sedi diventino non solo luoghi in cui si ricevono servizi, ma anche punti di incontro».

L’intervento della segretaria regionale Spi Cgil, Eva Santoro. A destra, il segretario generale Spi Cgil Foggia, Carlo D’Andrea

Il progetto è stato illustrato dal segretario generale Carlo D’Andrea: le Leghe SPI di Foggia, Cerignola, Manfredonia, San Severo e Lucera sono state dotate di librerie dedicate al bookcrossing e ospiteranno momenti di lettura condivisa. A spiegare il senso profondo dell’iniziativa è stata Maria Grazia Palano, esperta in materia: «La lettura collettiva è più stimolante di quella individuale perché arricchisce il significato del testo attraverso il confronto, amplifica le emozioni grazie alla condivisione, accresce la motivazione e favorisce la nascita di legami. Trasforma un gesto intimo in un’esperienza partecipata e viva».

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Author: Redazione

1 thought on “Terza età che non s’arrende: nasce a Foggia la Biblioteca della Memoria

  1. Applausi a queste belle realizzazioni, aiutate Foggia ad essere sempre una città resilient e e ricca di contenuti.

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