Università di Foggia, prima nel Sud, tra le prime in Italia

Siamo franchi. Ci sono cose che accadono vicino a te di cui non t’accorgi fino in fondo, fino a che non te le «fa vedere» qualcun altro, meglio ancora se proprio «altro», come distanza, come autorevolezza. Come il Censis, per esempio.
Per un territorio abituato a bazzicare le posizioni più basse delle graduatorie che riguardano la qualità della vita, i risultati della classifica Censis 2024-205 sulle Università italiane sono più che sorprendenti. Certificano, anzi, consacrano, per l’Ateneo foggiano, una eccellenza che va ben oltre il dato statistico. Indicano nell’Università di Foggia una speranza di futuro per tutto il territorio. Una luce che brilla nel buio di una crisi che ha tarpato le ali allo sviluppo.
Devo questa bella scoperta a Tommaso Palermo, sempre attento a investigare non solo il passato della nostra terra, ma anche le sue potenzialità. Tommaso aveva a sua volta ricevuto i grafici da Errico de Lisi, talentuoso informatico foggiano che vive ad Amsterdam. Li ringrazio entrambi.
E adesso vediamo, facoltà per facoltà, lo sfavillante exploit dell’Università di Foggia. L’indagine Censis riguarda la qualità della didattica. Non prende in esame le singole facoltà (sarebbe impossibile considerati che gli indirizzi di studio sono centinaia), ma il gruppo disciplinare, suddiviso a sua volta in biennale, triennale e magistrale a ciclo unico. Di ciascun gruppo forniamo la posizione nella graduatoria nazionale, la posizione in quella meridionale, l’indice sintetico.
Gruppo sanitario medico-sanitario e farmaceutico
Biennale: 1° posto nazionale; 1° posto meridionale, 99,5; triennale: 4° posto nazionale; 1° posto meridionale, 100,5; lauree magistrali a ciclo unico: medicina e chirurgia, 6° posto nazionale; 1° posto meridionale, 91,5; odontoiatria e protesi dentaria, 6° posto nazionale; 1° posto meridionale, 96.
Gruppo disciplinare economico
Biennale: 7° posto nazionale; 1° posto meridionale, 92,5; triennale: 18° posto nazionale; 1° posto meridionale, 88.
Gruppo disciplinare giuridico
Biennale: 3° posto nazionale, 1° meridionale, 100, triennale: 8° posto nazionale, 1° meridionale, 83,5; laurea magistrali a ciclo unico giurisprudenza: 18° posto nazionale; 1° posto meridionale, 87,5.
Gruppo disciplinare agrario-forestale-veterinario, triennale: 4° posto nazionale; 1° posto meridionale, 94,5;  biennale: 3° posto nazionale; 1° posto meridionale, 100.
Gruppo disciplinare letterario-umanistico
Biennale: 6° posto nazionale; 1° posto meridionale, 96; triennale: 6° posto nazionale; 1° posto meridionale, 90,5.
I dati sono così eloquenti che non c’è bisogno di commentarli. Per qualità didattica, l’ateneo foggiano si colloca al primo posto tra le università meridionali, in tutte le discipline, ed ai primi posti tra quelle italiane. L’eccellenza dell’Ateneo foggiano è trasversale, e attraversa tutti i diversi indirizzi di studio. Deve far riflettere in modo particolare il primato della Facoltà di Medicina, quella che più direttamente investe la qualità della vita dei cittadini, visto che si occupa non solo di formare i giovani medici, ma anche di assistere la popolazione. La presenza dell’Università sta contribuendo in modo decisivo ad elevare la qualità dei servizi sanitari.
Va detto che i punteggi attribuiti dal Censis riguardano la qualità della didattica, il che significa che dietro l’eccellente performance c’è anche tanta ricerca, tanto studio e di conseguenza tante opportunità di crescita che una Università così competitiva, può offrire a Foggia ed alla Capitanata.
L’Università può diventare un motore di sviluppo per tutto il territorio, di cui è, tra l’altro, anche una delle sue realtà produttive più importanti.
Qualche tempo fa, raccogliendo informazioni di tutt’altro tipo (cercavo statistiche sui tempi di percorrenza tra casa e luogo di studio o lavoro), mi sono imbattuto in un altro dato poco noto, ma anche questo di estremo interesse: tra docenti, ricercatori, borsisti, assegnisti e personale tecnico-amministrativo, l’Ateneo foggiano occupa circa 1.600 dipendenti. Più o meno la stessa cifra del più grande stabilimento industriale presente nel capoluogo dauno, l’FPT Industrial (ex Sofim). In 25 anni, l’ateneo è diventato il più significativo punto di forza del territorio.
Ma perché possa sprigionare tutta la sua capacità propulsiva, è necessario che si consolidi il suo legame con la città, le istituzioni, le forze economiche e culturali.
Anche in questa direzione qualcosa di positivo si sta muovendo. Cito a memoria: il recente protocollo d’intesa con il Comune di Foggia per promuovere lo sviluppo culturale, sociale ed economico della città, attraverso iniziative congiunte di sostenibilità ambientale, miglioramento dei servizi pubblici e la valorizzazione del patrimonio culturale, l’accordo, sempre con il Comune, per offrire consulenza tecnica alla riqualificazione dell’area dell’ex piano delle fosse, la partnership con la Rete SPAC (Strategie Partecipate per l’Ambiente e la Cultura) per promuovere lo sviluppo sostenibile della Capitanata favorendo un modello di “innovazione dal basso”.
E infine, una menzione speciale va a La città che vorrei — Una bussola per la legalità che da tre anni l’Università organizza in collaborazione con il Comune capoluogo e numerose realtà del terzo settore e che sintetizza in modo particolarmente efficace un legame che anno dopo anno sta diventando sempre più saldo e proficuo.

Geppe Inserra

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Author: Geppe Inserra

4 thoughts on “Università di Foggia, prima nel Sud, tra le prime in Italia

  1. Grande orgoglio per questi risultati!
    La qualità della didattica nelle Università si connette alla qualità dei nostri Licei e istituti superiori della città e dell’intera provincia.
    La formazione delle nuove generazioni di studenti, che si distinguono, nelle competizioni nazionali con risultati di alto pregio, è il risultato di un lavoro serio e qualificato della nostra classe docente e di tutto il settore dell’ istruzione e della scuola locale.
    Molte delle nostre eccellenze, riconosciute a livello nazionale, prima in fuga verso altri atenei, oggi scelgono la loro città di residenza.
    E non è un dato da poco!
    Questo circolo virtuoso sarà il principale volano per far crescere la nostra terra.
    Noi coltiviamo questo progetto da anni ed oggi, finalmente, vediamo ricosciuti i passi da gigante registrati da enti, come il CENSIS, al di sopra di ogni sospetto.

  2. Complimenti Geppe, la tua lucidità e forza di espressione nel raccontare le nostre storie foggiane, mi fanno sentire orgoglioso di essere un imprenditore nella intera Provincia di Foggia! L’Universitá di Foggia è stato veramente un incubatore di nuove idee e nuove leve per la nostra società, spesso cieca o assolutamente assente allo sviluppo del nostro territorio! Grazie per l’attenzione che hai prestato al nostro territorio👏🏻👏🏻👏🏻

  3. È solo una provocazione.
    Noi abbiamo un importante polo turistico, un importantissimo settore agricolo (anche qui con un peso crescente della Facoltà di Agraria) e un rilevante settore ittico.
    Poi abbiamo un formidabile aggregato nel campo della ricerca medico-scientifica tra Casa Sollievo e polo universitario medico Foggiano’ (ho fatto una verifica con sistemi di ranking seri e i viaggi al Nord sono sempre più di frequente inutili e costosi).
    Purtroppo abbiamo perso la centralità del polo ambientale grazie a una sconcertante gestione del formidabile patrimonio forestale e ambientale garganico.
    La provocazione è di coinvolgere nel dibattito e nelle discussioni istituzionali questi mondi avanzati, e tenere sostanzialmente in disparte chi o obiettivamente vale meno.
    Basta con le lamentazioni e gli esempi negativi. vediamo il pieno.

  4. Grazie della puntuale e felice notizia. Un’affermazione, perlatro già avutasi negli anni scorsi, che inorgoglisce la comunità non solo di Foggia ma dell’intera Provincia.
    Una notizia che dovrebbe davvero far riflettere la comunità cittadina e che dovrebbe essere da stimolo per fare sempre meglio per migliorare la qualità della vita.
    Constato comunque che si è sulla buona strada.
    Per rimanere “sul pezzo”, ricordo che la tradizione universitaria a Foggia è antica, tanto da risalire alla prima metà dell’800, quando al “Real Collegio degli Scolopi” ubicato nell’antico convento di San Gaetano in via Arpi, esistevano ben dieci cattedre universitarie, tutte soppresse nel 1862 senza tanti riguardi e spiegazioni, per una discutibile scelta di accentramento delle facoltà nella sola Università di Napoli.
    Per il nostro territorio regionale si dovette attendere il 1924 con l’istituzione dell’Università di Bari.

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