La storia è un bene comune: va custodita, trasmessa, valorizzata attraverso l’esercizio consapevole della memoria. Senza memoria di ciò che è stato, senza il ricordo di chi siamo stati, la storia si svuota di significato, diventa un patrimonio impoverito, un potenziale che resta inespresso.
Il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Foggia, insieme al Comune e a un ampio fronte di associazioni, realtà della società civile, scuole, imprese e operatori culturali, si sta impegnando nel recupero di una fase cruciale della memoria collettiva cittadina: quella compresa tra le due guerre, segnata dal progetto della “Grande Foggia” promosso dal regime fascista e dalla devastazione dei bombardamenti del 1943.
Il progetto, intitolato Foggia900 – Archeologia dei paesaggi e della memoria di una città tra le due guerre, è declinato attraverso un percorso partecipativo orientato a dare un valore nuovo alla coscienza collettiva legata alla memoria della guerra, profonda e radicata, ma che però fatica ancora a trovare pieno riconoscimento e codifica istituzionale. Le tracce della guerra sono ovunque — edifici ancora in stato di crollo, segni visibili su palazzi e monumenti, fotografie, racconti — e tutte queste testimonianze sono cariche di un forte valore identitario. A dimostrarlo ci sono le numerose iniziative nate dal basso: spontanee, associative o progettuali, che dimostrano un attaccamento autentico a questa memoria viva.
Il progetto intende dare voce a questa memoria collettiva, attivando un processo di narrazione condivisa e mappatura partecipata dei patrimoni legati alla Foggia tra le due guerre. Utilizzando i risultati raccolti, sarà redatto un documento condiviso da sottoporre al Comune di Foggia — nella sua dimensione di «decisore istituzionale» — come proposta di valorizzazione da inserire nelle Linee Programmatiche 2023/2028 della Cultura.
Si punta alla costruzione di una vera e propria «comunità di patrimonio» attorno alle memorie, legando i valori umani al patrimonio culturale, inteso non solo come memoria da conservare, ma come risorsa viva, interdisciplinare, capace di generare sviluppo economico oltre che progresso sociale. La speranza è che attorno ai luoghi della memoria si possano coagulare nuove dinamiche partecipative, capaci di dare vita a iniziative e progetti, fino a ottenere un pieno riconoscimento istituzionale.
Una bella sfida alla quale ho aderito con entusiasmo sia con Auser Territoriale Foggia che ho l’onore di presiedere, partner iniziale del progetto, sia con il mio blog, Lettere Meridiane, che ha risposto alla call to action.
Raramente si era visto in città un partenariato così stratificato e coinvolto: di quello iniziale fanno parte, con l’Auser, Puglia Culture, Polo Biblio museale di Foggia, Fondazione Monti Uniti, Amici del Museo, Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra – Sezione provinciale Foggia, Comitato in ricordo delle vittime del ’43 a Foggia, Claudio Grenzi Editore, Foggia War Diaries di Matteo di Cosmo, Gruppo Modellistico Ricerche Storiche. Hanno risposto alla call to action, con Lettere Meridiane, Archivio di Stato di Foggia, Arcigay ‘Le bigotte’ Foggia, ArcheoLogica s.r.l., ArcheoSipontum Aps, Associazione Cultura e Ambiente, Circolo culturale La Merlettaia, Club UNESCO di Foggia, Foggia Racconta Blog, Istituto di Lingua e Culture Marcelline, ITT Altamura-Da Vinci, UtopikaMente Aps.
Puglia Partecipa, Foggia900 è coordinato dal punto di vista scientifico dalla prof.ssa Maria Turchiano e dal prof. Roberto Goffredo, affiancati dal gruppo di lavoro di cui fanno parte Nunzia Maria Mangialardi, Francesca Capacchione, Costanza Iafelice, Stefano Picciaredda, Danilo Leone, Daniela Liberatore, Angelo Valentino Romano, Luigi Marchitto, Stefano Iorio, Cristina Di Letizia. A coordinare il processo partecipativo e la mappatura collaborativa, sono Ilaria Vitellio e Fedele Congedo.
Il progetto si sta snodando attraverso un percorso partecipativo che prevede una serie di laboratori partiti dallo scorso mese di dicembre. Terminata la fase formativa, in questi giorni verrà dato il via alla mappatura vera e propria.
Se volete saperne di più guardatevi qui sotto la breve testimonianza registrata nel corso di uno dei laboratori. Se siete interessati a collaborare con Auser Territoriale Foggia o con Lettere Meridiane nell’attuazione del progetto, fatemelo sapere, commentando l’articolo.
Geppe Inserra
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La passione per la storia e la letteratura e la vivace esperienza svolta e in svolgimento con Auser soprattutto sul progetto Memoria, coesione e futuro spronano la mia curiosità ed insieme il desiderio semplice, ma profondo di saperne di più….grazie Geppe !
Il progetto è interessantissimo, necessario e prodromico alla formazione di una coscienza civica di comunità coesa e consapevole, attiva e solidale.
Anche questo percorso può essere ottimo battistrada per costruire anche esperienze di cohousing sociale.
Caro Beppe, oltre a ringraziarti per le tue interessanti sollecitazioni, ti confermo che sono interessata anche a dare una mano
Foggia è la mia città di adozione, la città di cui mi sono innamorata