Il Papa: «L’umanità grida e invoca la pace»

L’attacco Usa all’Iran fa salire di un altro gradino la tensione internazionale, e avvicina ancora di più la minaccia di una guerra mondiale.
Sono passate poche ore dalla notizia quando il Papa parla ai fedeli in piazza S. Pietro, dopo l’Angelus domenicale. Pur non citando espressamente l’attacco, il San Padre usa espressioni forti, lancia un appello alto: «Oggi più che mai, l’umanità grida e invoca la pace. È un grido che chiede responsabilità e ragione, e non dev’essere soffocato dal fragore delle armi e da parole retoriche che incitano al conflitto. Ogni membro della comunità internazionale ha una responsabilità morale: fermare la tragedia della guerra, prima che essa diventi una voragine irreparabile.»
Come ormai succede da qualche settimana, alla causa della Pace e all’impegno del Papa per renderla praticabile è dedicata la «scheggia di pensiero» del Pensatoio di don Tonino Intiso. Oltre al testo integrale dell’Angelus e alla Settimana Liturgica, da segnalare un articolo sull’incontro in Vaticano tra il Pontefice e i movimenti e le associazioni che hanno dato vita all’Arena di pace: «La nonviolenza come metodo e come stile deve contraddistinguere le nostre decisioni, le nostre relazioni, le nostre azioni. Il cammino verso la pace richiede cuori e menti allenati e formati all’attenzione verso l’altro e capaci di riconoscere il bene comune», ha detto Leone XIV.
Per il consueto appuntamento con l’archivio di don Tonino Intiso, un documento di particolare interesse: il saluto di commiato che il compianto sacerdote rivolse alla Comunità del San Salvatore quando cessò dal suo incarico di Parroco.
Potete scaricare la «scheggia » cliccando qui, e sfogliarla qui sotto. Buona lettura.

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Author: Geppe Inserra

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