Fake news e polemiche inutili: tornare a un’informazione serena

Le polemiche divampate attorno alla campagna d’informazione «Il mio sito sicuro», promossa dall’amministrazione della Città di Foggia, mi sembrano la classica tempesta in un bicchiere d’acqua. In buona sostanza, attraverso questa iniziativa il governo municipale ha invitato i cittadini a consultare il sito istituzionale per assicurarsi dell’attendibilità delle notizie sull’amministrazione e contrastare le fake news.

Un obiettivo condivisibile, che avrebbe dovuto mettere d’accordo tutti — maggioranza e minoranza — fermo restando il ruolo fondamentale dell’opposizione nel controllare l’effettiva veridicità delle informazioni.

Un’informazione corretta, libera dalle fake news che troppo spesso hanno avvelenato l’opinione pubblica foggiana, è un interesse generale, che tutti dovrebbero perseguire. Non comprendo i timori dell’opposizione circa presunte volontà censorie o intimidatorie. L’obiettivo della campagna è stato chiaramente indicato dalla sindaca Episcopo:

«Nel panorama attuale, caratterizzato dalla diffusione su Internet di informazioni non verificate, Il mio sito sicuro è la nostra risposta, il riferimento istituzionale per offrire ai cittadini una fonte chiara e trasparente di notizie.»

Mi sembra inoltre apprezzabile la scelta di ricondurre al sito istituzionale i «fatti», lasciando ai social le opinioni. Proprio perché istituzionale e «sicuro», il sito è facilmente controllabile. Se un comunicato stampa istituzionale dovesse riportare informazioni false, l’opposizione avrebbe pieno diritto di protestare, utilizzando lo stesso canale.

Paradossalmente, i consiglieri della minoranza avrebbero dovuto apprezzare un’iniziativa che promuove la trasparenza sugli atti dell’amministrazione, in quanto consente di esercitare meglio il loro ruolo di vigilanza e controllo. Avrebbero potuto chiedere un confronto sui temi alla base della campagna, anziché agitare spettri che non aiutano a rasserenare i rapporti civili.

Ribadisco: il contrasto alle fake news è un obiettivo di interesse generale. Non mi riferisco solo a episodi curiosi, come la presunta ordinanza con cui la sindaca avrebbe vietato ai bambini di cantare in centro, ma a vicende ben più inquietanti, che hanno condizionato pesantemente il clima cittadino.

Nei mesi scorsi abbiamo assistito a una tempesta di fake news sulla proprietà del Foggia, favorita dai non brillanti risultati della squadra. Purtroppo non si è trattato solo di bugie: dirigenti e giocatori sono stati vittime di intimidazioni, minacce, vandalismi e violenze, il tutto sostenuto da una campagna d’odio sui social e da una pericolosa sottovalutazione di quanto stava accadendo.

Qualche giorno prima dell’intervento della procura distrettuale antimafia di Bari, che ha decretato l’amministrazione giudiziaria per la società, la stessa società aveva pubblicato un comunicato ricostruendo i fatti, spiegando la situazione e il clima di inagibilità. È stata sbeffeggiata da opinionisti locali e anche da autorevoli organi nazionali. Poi è arrivata la verità giudiziaria: le fake news e le intimidazioni erano funzionali a una campagna estorsiva, mirata a forzare la cessione della società a un prezzo inferiore a quello di mercato.

Un’informazione corretta è essenziale per il vivere civile. A Foggia è però un traguardo ancora da raggiungere. Dobbiamo provarci, facendo ciascuno responsabilmente la sua parte.

Geppe Inserra

Author: Geppe Inserra

1 thought on “Fake news e polemiche inutili: tornare a un’informazione serena

  1. Caro Geppe quando si vuole condizionare l’informazione si vuole far credere che un sito insicuro e pieno di insidie venga riconosciuto come sito sicuro!
    Così non e’! Questa amministrazione ha detto un sacco di bugie ai cittadini e li ha aggrediti verbalmente e istituzionalmente, usando in modo scorretto proprio quei social che loro oggi criticano!
    Mi riferisco in particolare ai residenti del quartiere ferrovia!
    Si vuol dirottare in un binario morto, uno spazio che vedono solo gli amici di questa amministrazione, l’informazione perché non si divulghi troppo la scarsa qualità di questa amministrazione!
    Quando, norme alla mano, ho dimostrato ad un assessore che aveva torto a criticarmi, la risposta è’ stata “vienimi a trovare in ufficio”! Eppure, per deontologia professionale avevo chiesto pubblicamente di smentirmi, norme alla mano!
    Vedo sempre più articoli compiacenti e scritti a quattro mani, dove si diffama e si offende chi non la pensa come questa amministrazione!
    Un tempo questo tipo di giornalismo non era consentito, per scelta corporativa!
    Oggi a Foggia e’ la prassi!
    Qualcuno prima suggerisce “calma e gesso”, poi finisce il suo articolo social con un gesto d’odio, sopprimere chi critica e impedirgli di scrivere sui social.
    Alla faccia della calma e gesso!
    C’è una carenza sempre più grave il rispetto dei cittadini e della libera informazione !
    Questo non si risolve, bensì si aggrava con “sito sicuro”!!
    Questo non si risolve con 200 uomini dell’esercito. Si continua a dare la colpa agli altri per distrarre il problema dalle proprie responsabilità !
    Con immutata stima e affetto Mimmo

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