Barletta alza la posta: con Foggia? allora sia una nuova Regione

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Scoramento, delusione, amarezza, sono i comprensibili sentimenti che in questi giorni aleggiano nelle popolazione della Bat, costrette ad un forzoso matrimonio con la Provincia di Foggia, per effetto della riforma delle Province voluta dal Governo Monti. Da parte mia, continuo invece a ritenere che l’accorpamento delle due realtà territoriali, o unificazione che dir si voglia, possa rappresentare una grande opportunità per entrambi i territori, in quanto nella Puglia quadripolare che si sta profilando (assieme a Foggia e alla Bat, sono state unite anche le Province di Taranto e Brindisi) la Puglia Settentrionale è destinata a svolgere un ruolo più importante di quanto non fosse in precedenza.

Ma vanno compresi i sentimenti delle popolazioni ofantine che, dopo aver inseguito per decenni il sogno della sesta provincia pugliese, si sono viste cassare con un colpo di spugna la Provincia che era appena nata, senza che riuscisse a concludere nemmeno la prima consiliatura.
A Barletta c’è però chi fa i conti e comincia a pensare in grande. Come l’assessore provinciale Pompeo Camero (nella foto)  che partendo dalla constatazione che l’ingresso della BAT nel territorio foggiano trasforma il nuovo contesto territoriale nella provincia più grande in Italia, lancia una provocazione che alla lunga potrebbe anche non restare tale: la nascita della Regione Dauna.

L’idea di Camero non è nuova, perché fin dal dibattito nell’Assemblea Costituente vi fu chi accarezzò una ipotesi del genere. E, del resto, come dimostra anche il grafico pubblicato dal Ministero della Funzione Pubblica, la provincia di Foggia era già da prima dell’unificazione la più grande d’Italia (tra quelle interessate alla Riforma, in senso assoluto, era la seconda dopo Bolzano, che è provincia autonoma).

L’assessore Camero ha le idee chiare e disegna una road map a dir poco intrigante, che conferma tra l’altro l’urgenza che tra i dirigenti politici dell’una e dell’altra Provincia, superata la comprensibile fase di sconcerto, si riponga l’ascia di guerra e si lavori di comune intesa. Scrive l’esponente della Giunta Ventola: (il testo integrale del suo intervento può essere letto su BarlettaLife.It) :”Sorge spontaneo chiedersi, dunque, se per caso non stiamo per diventar regione … a nostra insaputa. Scorriamo la Costituzione e scorgiamo all’art. 132 che ” Si può con legge costituzionale, sentiti i Consigli Regionali, disporre … omissis …la creazione di nuove Regioni con un minimo di un milione di abitanti, quando ne facciano richiesta tanti Consigli Comunali che rappresentino almeno un terzo delle popolazioni interessate e la proposta sia approvata con referendum dalla maggioranza delle popolazioni stesse”. Considerato che la futura Provincia di Foggia conterà complessivamente 1.032.732 abitanti (639.869 + 392.863), per una superficie di 8.508 kmq, sussistono tutti i presupposti per rivendicare la creazione di una nuova regione. È sufficiente che all’indomani dell’accorpamento i dieci comuni della BAT ne facciano richiesta, poiché già con i propri 392.863 abitanti è superato quel terzo della popolazione prescritto dalla Carta Costituzionale, ovverosia 344.244 abitanti (1.032.732 : 3), per inoltrare l’istanza ed avviare la proposta soggetta a referendum.”
L’aspetto più interessante della provocazione lanciata dall’assessore Camero è che quanto i Dauni stanno inseguendo da una vita potrebbe diventare una realtà, ma non per volontà delle popolazioni foggiane: su spinta di quelle ofantine. Un paradosso? Fino a un certo punto: in ogni caso, l’idea conferma la tesi che vado sostenendo sul blog: la nuova Provincia è una straordinaria opportunità, se si riuscirà a superare il localismo.
Camero pensa in grande, e riflette pure sulle reazioni che la sua iniziativa potrebbe suscitare in Capitanata: “In relazione poi all’approvazione della proposta stessa da parte della maggioranza della popolazione della futura provincia foggiana attraverso un referendum, per superare anche questo ostacolo è sufficiente il consenso di 516.366 abitanti (1.032.732 : 2). Impresa possibilissima! Insomma, potremmo dire che stiamo per morire come provincia ma … avremmo tutte le carte in regola per rinascere come regione.”
L’assessore cita, in proposito dati quanto mai interessanti: “una rapida comparazione con altre Regioni ci fa scoprire che la popolazione della futura provincia foggiana, o della ipotizzata Regione Dauna, sarebbe superiore all’Umbria (907.781 abitanti), alla Basilicata (586.913 abitanti), al Molise (319.612 abitanti), alla Valle D’Aosta (128.376 abitanti) ed al Trentino Alto Adige (1.030.534 abitanti). Un’ulteriore comparazione con la superficie, anche se non richiesta dalla ricordata norma costituzionale, ci conferma che un’eventuale Regione della Daunia, con i suoi 8.508 kmq complessivi, sarebbe superiore alla Liguria (5.422 kmq), al Friuli Venezia Giulia (7.858 kmq), all’Umbria (8.456 kmq), al Molise (4.438 kmq) alla Valle d’Aosta (3.263 kmq) e molto prossima all’estensione della Basilicata e dell’Abruzzo.”
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Author: Geppe Inserra

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