Il boom del Cineporto di Foggia: l’exploit di Cinema Show

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È stato un autentico exploit, quello fatto registrare da Cinema Show al Cineporto di Foggia. I cinque giorni di workshop sul cinema che hanno scandito la prima fase dell’evento – promosso da Mac Film con il contributo di Apulia Film Commission, Regione Puglia  – hanno fatto registrare una nutritissima partecipazione, che ha dato senso e spessore alla mission della struttura voluta dall’assessorato regionale al mediterraneo, dall’Apulia Film Commission e da Promodaunia. E lo stesso afflusso si è registrato ieri ed oggi, nel week end conclusivo, ricchissimo di eventi. Tanto per dire, il Cineporto (ubicato al km 2.00 di via San Severo) è dotato di un ampio parcheggio: che è però risultato insufficiente ad ospitare tutte le auto dei partecipanti.
Grazie a Cinema Show si può dire che la fase di rodaggio del Cineporto foggiano si sia conclusa, e nel migliore dei modi: la struttura è divenuta punto di riferimento di quel movimento cinema di Capitanata, di quella rete di autori, filmaker, tecnici cresciuti esponenzialmente, negli ultimi tempi.
Mario Tani – ideatore e promotore di Cinema Show – è un barese che vive a Roma. La sua Mac Film si sta distinguendo per la capacità di declinare una dimensione originale del cinema indipendente: tanta attenzione alla qualità ed all’autorialità, ma tanta attenzione anche al territorio.

Tani ha scelto Foggia per sperimentare il numero zero dell’originale format su cui è articolato Cinema Show (workshop ma anche proiezioni, confronti, showroom tecnici di altissimo livello, grazie anche a prestigiose partnership come Canon e la rivista Tutto Digitale) nella convinzione che la Puglia settentrionale possegga fermenti, risorse, potenzialità creative che non si ritrovano in altre zone della Puglia. All’inizio, era una scommessa. Alla fine, si è rivelata una scommessa vinta.
Tutto questo accade mentre il cinema foggiano sta vivendo un momento magico. Michele Placido consolida i suoi rapporti con la terra d’origine, assumendo la direzione artistica del teatro Giordano. Nicola Rignanese e Michele De Virgilio fanno i mattatori nelle popolarissime fiction televisive Questo nostro amore e Una pallottola nel cuore.
Dal 22 al 29 novembre si svolgerà la quarta edizione di Foggia Film Festival, con una selezione ufficiale di ben 78 titoli e una nuova articolazione territoriale, che spazia dall’auditorium di Santa Chiara al cineporto, dal cinema Corso di Cerignola al Tolleranza Zero di Foggia.

Il Cinema Show ha registrato altri echi positivi, come quello del Film Festival Vieste (sono stati presentati i lavori sperimentali realizzati a luglio, durante la manifestazione) e suggestioni che aprono nuove prospettive al cinema di Capitanata: importante la presenza di Antonio Silvestre, che ha affiancato Tani nell’animazione delle diverse serate. Originario di Biccari, Silvestre ha annunciato l’avvio nei prossimi mesi delle riprese del suo lungometraggio che sarà parzialmente girato nei Monti Dauni, dopo la positiva esperienza del corto La stagione dell’Amore, dal cui soggetto è tratto anche il lungometraggio.
In tanto fervore, note dolenti giungono dal Festival del Cinema Indipendente di Foggia che tanta parte ha avuto nella crescita del movimento cinema di Capitanata e che avrebbe dovuto svolgersi parallelamente a Cinema Show. L’ente di Palazzo Dogana, alle prese come tutte le province italiane con
una grave crisi istituzionale e finanziaria, ha azzerato il capitolo di
spesa destinato al Festival, che è stato perciò rinviato.
Alla manifestazione promossa da quattordici anni dalla Provincia è stata riservata parte dell’open space del week end. Si è appreso che il festival dovrebbe tenersi lo stesso (a marzo del 2015) grazie a contributi regionali e a sponsorizzazione private. Ma è ormai indispensabile ed indifferibile una rimodulazione organizzativa. L’entusiasmo suscitato da Cinema Show lascia ben sperare in proposito, ma occorre una diffusa mobilitazione per evitare che la manifestazione cinematografica più antica e radicata possa restare soltanto un bel ricordo.

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Author: Geppe Inserra

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