Una foggiana dell’Ottocento: la Maestra Paola

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Il racconto della tappa foggiana del viaggio di dieci giorni di Pietro Paolo Parzanese in Puglia è qualcosa da centellinare, proprio come fece, porgendola ai lettori del Politeama Pittoresco, il sacerdote, poeta e viaggiatore che veniva da Ariano Irpino.
Dopo avervi offerto ieri il suo racconto del Camposanto, Memorie Meridiane, la rubrica del nostro blog che offre ad amici lettori gadget digitali sul nostro passato e sulla nostra identità, si occupa oggi della Maestra Paola, singolare personaggio con la cui descrizione Parzanese conclude, con divertita ironia, la sua cronaca foggiana.
Utilizzando la spettacolare funzione di generazione di immagini da testo offerta da Canva, abbiamo anche provato a immaginare come doveva essere questa dotta popolana, mentre teneva concione ai foggiani del suo rione. L’intelligenza artificiale di Canva ci ha regalato l’immagine che illustra il post. Se volete guardarla o scaricarla in alta risoluzione cliccare qui.
Ma passiamo la parola a Parzanese.

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Parliamo un poco di una vera rarità, di una femmina in su’cinquanta, moglie di un sartore, la quale poco o niente si occupa delle faccende di casa e di essere una buona massaia; ed in vece legge dì e notte i Reali di Francia, la vita di Santa Genoveffa ed altri libri di tal fatta; sicché è divenuta un’arca di sapienza. Il marito, ad udirla parlare, piange di tenerezza ; il vicinato piglia da lei consigli ne’ più gravi accidenti della vita ; ed essa si tiene in una gravità veramente dottorale.
Volete sapere che ne farei di cotesta donna? La porrei a dettare gli articoli di critica ; giacché sentenzia del merito degli uomini di lettere con una franchezza maravigliosa. Sia che dica spropositi, sia che colga nel vero, la sentenza di lei è inappellabile; una sentenza data colla tabacchiera in mano e con un cuffione in testa. E che altro si richiede per giudicare de’ letterati? — Questa donna si chiama la Maestra Paola.
P. P. Parzanese

 

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Author: Geppe Inserra

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