Potenza: “Fermare la carneficina”

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Giuseppe Potenza, presidente provinciale Adiconsum, mi ha fatto pervenire questa interessante riflessione sui migranti. La pubblico volentieri, invitando lettori ed amici di Lettere Meridiane a leggerla, condividerla e commentarla.

* * *

Cari Amici, questa volta l’Adiconsum non c’entra. Scrivo a titolo
personale e vorrei condividere con Voi una riflessione. Io oltre ad
esercitare la professione di Avvocato,
insegno da molti anni. Sapeste con quante generazioni di giovani ho
condiviso i miei giorni. Ho un enorme FB qui, proprio nella mia mente.
Ricordo tutto di loro, ma in particolare il loro sorriso. 
Oggi,
scambiando un post con un mio carissimo ex Allievo, a cui voglio un gran
bene, mi sono soffermato sul fatto che la cosa che più mi colpisce
nell’insegnamento è scoprire la specialità di ogni singolo individuo.
Si è proprio vero, ogni essere umano è speciale. Quando crediamo che i
nostri figli appartengano ad una generazione conformista, fatta di
soliti rituali, finiamo per pensare che i giovani sono tutti uguali. 
Ho
scollegato FB, spento il PC e sono andato al mare. Oggi è il mio
ultimo giorno di ferie. Il mare è di fronte a me. Quanti sorrisi di
giovani si sono spenti in fondo al mare? A me avrebbe fatto piacere
avere per Allievo un immigrato sbarcato a Lampedusa.  Segnati dalla
povertà, questi giovani, spesso bambini, forse avrebbero studiato con
maggiore profitto. Forse tra di loro ci sarebbe stato un novello
EINSTEIN. Magari, visto che i nostri in matematica vanno po’
maluccio. 

Per carità, io non sono né un demagogo, né uno statista, ma
di certo non confondo l’accoglienza con le questioni di politica interna
o di cattiva organizzazione sociale ed amministrativa del nostro Paese o
della nostra Comunità Europea. Mi meraviglio, però, della incapacità
di un popolo di 60 milioni di persone e di una comunità europea di 500
milioni di persone di trovare tutti insieme una concreta, ragionevole,
sostenibile soluzione all’orrenda carneficina nel Mediterraneo. 
Mi
meraviglia la mancata indignazione popolare. Soprattutto di noi
cattolici, incapaci di fermare questo scempio. Mi meraviglia fino ad un
certo punto, perché quei milioni di persone non sono stati capaci di
fermare la mafia quando i mafiosi erano in pochi, due secoli fa e non
sono stati capaci di fermare la violenza e la cattiveria degli scafisti
quando negli anni 90 erano in pochi e non ancora criminali organizzati.
Del resto, ricorderete che non siamo nemmeno stati capaci di enucleare
dalla nostra società poco più di duemila brigatisti, se non ricorrendo
addirittura a leggi speciali. Non abbiamo anticorpi. Non reagiamo. 
Una
delle cose che mi colpisce dell’orrenda carneficina nel Mare Nostrum è
che quei giovani, quelle persone sono per noi solo numeri. Oltre al
sorriso hanno perso la loro specialità, non più esseri umani, ma
numeri. Numeri. Numeri. Numeri. 
Ma c’è qualcuno che ha il coraggio di
dire che l’Europa è nazista? Si io lo grido. E’ NAZISTA. Morte e
numeri. Cosa vi ricorda? Ma ve lo immaginate se gli Stati dell’ America
del Nord e del Sud durante la guerra che ha visto coinvolta l’ intera
Europa avessero negato l’accoglienza a quella invasione enorme di
umanità disperata, che fuggiva dell’orrore e dalla povertà? Non solo gli
ebrei ma anche noi Italiani. 
Solo la Svizzera accolse gli ebrei.
QUELLI CON I SOLDI, non i disperati. Adesso non li fa entrare i
disperati. Ma cosa ci aspettiamo se abbiamo portato il
cervello all’ammasso e diamo credito a quattro leghisti, che quando
sono stati al governo non hanno fatto nulla contro la povertà italiana
ed adesso dicono che è colpa dei migranti se stiamo in queste
condizioni? Anche al SUD ha preso voti la Lega…NORD.
Cosa
ci aspettiamo se un funerale a Roma fa scandalo e non siamo capaci
nemmeno di ripulire un quartiere da una famiglia mafiosa? Cosa ci
aspettiamo se l’ultimo libro che ha letto un nostro politico (in media) e
stato (forse) Cappuccetto Rosso?
Ed al Parlamento Europeo? Li
purtroppo ci sono persone che brillano per non aver mai fatto nulla
nella vita, se non per la personale bellezza. Come una “onorevole” che
conosco, che di buono ha solo il cognome, che, come il mio, ricorda la
Lucania. Io credo che adesso tocchi a noi. Ad ognuno di noi. Sveglia. E’
ora di dire basta. Adesso mi scollego da FB e spengo il telefono. Riguarderò’ il mare. Non andrò a fare il bagno. Ho troppa paura di
sentire sott’acqua le grida dei giovani immigrati che giacciono sul
fondo. Giuseppe Potenza

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Author: Geppe Inserra

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