Lui minimizza e dice che le canzoni gli piace solo ascoltarle, e che preferisce comporre musica per orchestra. Ma l’esordio di Stefano Ottomano nella canzone d’autore è davvero prorompente.
La musica del poliedrico musicista barese è di difficile classificazione perché Ottomano riesce ad esplorare ed attraversare con successo (e grande godimento per chi l’ascolta) i territori musicali ed artistici più disparati. Adesso nella sua copiosa e sempre interessante produzione c’è anche una canzone. E che canzone.
La luce che viene a trovarmi è una poesia messa in musica. Ottomano l’ha composta per un amico che ha perduto la vista. Ma non è tragica, né disperata. Anzi regala sprazzi di tenerezza, di consolazione e di speranza. Perché dove parrebbe esserci soltanto buio, alla fine scopri pura luce, che “porta con se volti e sorrisi, canti e profumi, perfino i tuoi abbracci.”
La complessa alchimia tra il testo, delicato ma intenso, e l’avvolgente melodia viene raggiunta alla perfezione grazie alla meravigliosa interpretazione di Donatella Spinelli, cantante pugliese di notevole spessore artistico, e di grandi prospettive.
Coglie ancora una volta nel segno il compositore barese che ha reso grande l’epopea dei terrazzani, dedicando a questa etnia foggiana una suite musicale, che sarà probabilmente rappresentata al Teatro Giordano nei prossimi mesi.
Per il momento, gustatevi La luce che viene a trovarmi. Ascoltatela, amatela, condividetela.
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