L’ANPI di Capitanata piange la scomparsa di Carla Nespolo

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L’ANPI di Capitanata piange la scomparsa di Carla Nespolo, presidente nazionale dell’associazione partigiana. Così Michele Galante, presidente provinciale dell’ANPI, esprime il cordoglio dell’associazione: “La scomparsa di Carla Nespolo è una perdita dolorosa per l’ANPI e per l’Italia. Con la sua forte passione politica e la sua grande generosità  ha fatto vivere quotidianamente i  valori dell’antifascismo, della democrazia, della libertà,  dell’uguaglianza di genere e di razza, indicando l’esigenza di una nuova umanità. L’ANPI di Capitanata piange una grande dirigente, sempre vicina alle organizzazioni territoriali, la cui cifra è  stata la gentilezza, la disponibilità a confrontarsi, l’intelligenza politica. Ciao, Presidente. Non ti dimenticheremo.”

Di famiglia antifascista e partigiana, Carla Nespolo è stata insegnante e prima donna del Pci piemontese ad essere eletta parlamentare. Come deputata prima e come senatrice poi, è stata relatrice di importanti provvedimenti legislativi, tra cui la riforma della scuola secondaria superiore, la legge per elevare sino a 35 anni l’età per partecipare a concorsi nel pubblico impiego, la legge quadro per la formazione professionale. Ha fatto parte della commissione speciale per la legge di parità uomo-donna nel lavoro.

Carla Nespolo è stata particolarmente vicina all’ANPI di Capitanata. Prima presidente donna e non partigiana dell’ANPI, è stata anche la prima presidente nazionale a presenziare ad una manifestazione a Foggia. Accadde agli inizi dello scorso anno, quando prese parte al congresso provinciale dell’ANPI, pronunciando un appassionato discorso sul ruolo delle donne e del Mezzogiorno nella Resistenza e sulla necessità di difendere la Costituzione, simbolo di democrazia e di libertà (nella foto che illustra il post, un momento del suo intervento).

In quella occasione, venne intervistata da Geppe Inserra per SharingTv. Lettere Meridiane vuole ricordarne la passione civile e la tensione morale e ideale, riproponendo l’intervista, che potete guardare qui sotto.

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Author: Geppe Inserra

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