Com’era Foggia un secolo fa

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Le antiche cartoline ci fanno vedere come una città è cambiata. Ma non solo: svelano come edifici e luoghi abbiano mutato la loro funzione e molto spesso anche il nome. Di certo ci fanno viaggiare indietro nel tempo, inducendoci a riflettere che non sempre le città cambiano in meglio.

Sono certo che amici e lettori del nostro blog apprezzeranno in modo particolare questa puntata di Memorie Meridiane, la rubrica che regala gadget digitali sul nostro passato e sulla nostra identità. Oggi vi offriamo cinque cartoline di una certa rarità, restaurate digitalmente con il supporto degli algoritmi di intelligenza artificiale.

Di interessante non ci sono soltanto le immagini ma anche i titoli delle cartoline, che risalgono tutte agli inizi del secolo scorso.

La prima è intitolata Foggia – Liceo Lanza e Piazza Cavour. Il Liceo Lanza era allora ubicato nello stabile che sarebbe stato successivamente adibito a Tribunale e che oggi è sede della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Foggia.

La seconda cartolina rivela la sua datazione dal titolo: Foggia – Piazza Cavour, R.Liceo adibito ad Ospedale Militare. Dev’essere stata scattata durante gli anni della Grande Guerra, quando l’edificio venne temporaneamente utilizzato per curare i soldati che tornavano feriti dal fronte della primo conflitto.

La terza cartolina mostra un angolo della città che ormai non esiste più. È intitolata Orfanotrofio Maria Cristina di Savoia – Piazza Lanza. La piazza è diventata Piazza Giordano e l’Orfanotrofio è stato abbattuto per consentire la costruzione, durante il regime fascista, del Palazzo degli Uffici Statali. La stessa sorte è toccata alla Chiesa che si vede a fianco all’Orfanotrofio, la Chiesa di Sant’Elena, conosciuta anche come Chiesa della Madonna della Croce o di Santa Maria della Neve. Di questo bell’angolo della città sono sopravvissuti solo tre toponimi: via Lanza, che collega Piazza Giordano a Piazza Cavour, via Santa Maria della Neve, che connette piazza Giordano con via della Repubblica, e via Sant’Elena parallela a via Santa Maria della Neve.

Possiamo apprezzare la Chiesa in tutta la sua bellezza nella quarta cartolina, intitolata semplicemente Piazza Cavour. A firmarne l’architettura fu un nome illustre, Luigi Oberty, lo stesso architetto che si occupò del pronao della Villa Comunale, quando il tempio venne radicalmente ristrutturato, a seguito di un contenzioso sorto con l’Amministrazione Provinciale, proprietaria dell’Orfanotrofio, la cui costruzione aveva tolto luce alla Chiesa. Di pregio l’impianto neoclassico e il doppio ingresso.

La quinta ed ultima cartolina mostra un angolo della città rimasto, tutto sommato, simile a com’era un secolo fa. Di particolare c’è il titolo, Piazza Prefettura. Oggi è piazza XX settembre, allora gli uffici della Prefettura erano ubicati a Palazzo Dogana.

Quelle che vedete nell’articolo sono soltanto miniature: potete scaricare le cartoline in alta risoluzione facendo clic su ciascuna immagine. E state in campana, perché nei prossimi giorni regaleremo la versione colorizzata ed artistiche delle cartoline…

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Author: Geppe Inserra

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