Il Gargano e l’apparizione di San Michele oltreoceano, alla Yale University Art Gallery

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Il nostro viaggio alla ricerca delle rappresentazioni della apparizioni sul Gargano dell’Arcangelo Michele prosegue, e questa volta ci porta lontano, oltre oceano. Dopo le visite virtuali al Museo d’arte catalana di Barcellona e al Museo del Prado di Madrid, andiamo negli Stati Uniti, alla Galleria d’arte dell’università di Yale (Yale University Art Gallery), il più antico museo d’arte universitario d’America, che ospita una impressionante collezione, ricca di ben 300.000 oggetti.
La cosa più bella di questa istituzione culturale è che è aperta al pubblico, e che offre spesso in visione le sue opere in altissima risoluzione, grazie allo standard IIIF, consentendo anche di scaricarle.
Ma cosa c’entra la Yale University Art Gallery con San Michele e il Gargano? Ebbene, la Galleria ospita il dipinto più importante dell’apparizione dell’Arcangelo e del celeberrimo miracolo del toro. A realizzarlo fu il Beato Angelico, artista che occupa un posto di primissimo piano nella storia dell’arte rinascimentale, passato alla storia come il frate che dipingeva la luce divina.
La sua peculiarità sta nell’uso della luce, ma anche nella sua capacità di adattare le sue opere al pubblico cui si rivolgeva: ricche ma non prive di realismo per i fedeli, austere per i frati, solenni per il Papa e per la curia romana. È stato l’unico artista proclamato Beato dalla Chiesa, che lo eresse agli onori degli altari nel 1892, ma già da subito dopo la sua morte, avvenuta nel 1455, il popolo aveva cominciato a definirlo beato.
L’opera esposta nella Galleria di Yale mostra in due distinti pannelli, due episodi importanti delle apparizioni della Arcangelo: quella di Monte Saint Michel in Francia e il già ricordato Miracolo del Toro che avvenne sul Gargano. L’accostamento delle due scene non è casuale, perché Monte Sant’Angelo e Mont Saint Michel ospitano i due santuari micaelici più importanti d’Europa.
Il Beato Angelico dipinge nella stessa scena, molto suggestiva e ricca di particolari, sia l’episodio della freccia scagliata dal proprietario del toro, adirato con il suo animale perché si era smarrito e non voleva tornare (la freccia non lo colpì, ma tornò verso l’uomo, colpendolo) sia la successiva ascesa al Monte del Vescovo di Manfredonia, Lorenzo Maiorano, con i fedeli. Colpisce la sua potenza espressiva.
L’opera, una tempera su tavola, venne dipinta dal Beato Angelico nel 1418, misura 42,2 × 90,5 cm ed è esposta al secondo piano della Galleria, riservato all’arte europea. Prima di approdare all’università di Yale ha compiuto un lungo percorso. Il primo proprietario di cui si abbia notizia è un collezionista toscano. È quindi passata in diverse mani, per finire nella galleria universitaria americana grazie al lascito di lascito di un mecenate, Maitland F. Griggs, che l’acquistò in un’asta di Sotheby’s nel 1929.
Le foto che illustrano l’articolo sono soltanto miniature dell’immagine in alta risoluzione, che potete scaricare qui. Per visionare la scheda dedicata all’opera nel sito dell’università di Yale potete, invece, cliccare qui.

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Author: Geppe Inserra

2 thoughts on “Il Gargano e l’apparizione di San Michele oltreoceano, alla Yale University Art Gallery

  1. Grazie davvero per questa chicca. Sono nativo di Monte Sant’Angelo trapiantato a Milano, mi diletto in letture sulla storia della mia terra, tuttavia ignoravo che Beato Angelico avesse rappresentato l’apparizione di San Michele sul Monte Gargano. Ringrazio ancora per il regalo.

    1. Sinceramente non lo sapevo neanche io. Il fortunato rinvenimento è la conferma che l’immensa disponibilità di materiali offerti dalla Rete apre nuovi e inediti orizzonti. Geppe Inserra

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