Elezioni: per il momento vince la chiarezza

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Paradossi della politica. Mai, alle elezioni comunali a Foggia, c’era stata una griglia di partenza così articolata (9 candidati sindaci, 24 liste, 787 candidati). Ma, nello stesso tempo, mai si era profilato un ballottaggio così definito, con schieramenti e posizioni chiare ed inequivoche, a favore dell’uno o dell’altro candidato. E con tutte le liste o quasi che hanno scelto da che parte stare (ovvia eccezione, il M5S).
Quel che sembrava una frammentazione impressionante del quadro politico, alla vigilia del ballottaggio si è trasformata in una semplificazione che erano in pochi a pronosticare. In questa imprevedibile accelerazione devono aver giocato un ruolo l’inatteso risultato delle Europee e il successo di Renzi, che hanno dimostrato che il bipolarismo si può fare (si deve fare) anche in Italia.
Le intese e gli accordi che si sono saldati attorno ai due contendenti sono di natura politica, ed è anche questo un dato positivo, in quanto è stato evitato l’inferno degli apparentamenti che poi rendono più ardua la governabilità dell’amministrazione.
Almeno fin qui, sembra insomma aver prevalso in entrambi gli schieramenti il desiderio di chiarezza: da una parte o dall’altra, evitando inciuci.
L’ultimo a scegliere è stato l’assessore regionale Leonardo Di Gioia, protagonista al primo turno di un brillante risultato, con circa il 20 per cento dei voti, alla guida di una coalizione “civica” che doveva quindi vedersela con le coalizioni tradizionali.
La scelta Di Gioia di schierarsi con il centrosinistra è coraggiosa, ma logica. Da tempo aveva rotto con il centrodestra, collocandosi su posizioni di centro. Ma il centro si è dissolto, e Di Gioia fa pur parte di un esecutivo regionale di centrosinistra.
Chiunque vinca, saremo di fronte ad un quadro politico più chiaro, probabilmente in grado di cancellare una volta per tutte il penoso fenomeno del trasformismo post-elettorale. La città non potrà che giovarsene.

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Author: Geppe Inserra

1 thought on “Elezioni: per il momento vince la chiarezza

  1. ormai il centro non esiste più si chiama centro sinistra p centro destra, poi c'è UDC che sta a sinistra ed a destra…..

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