Ecco come funzionerà lo stato d’emergenza per il Gargano

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La seduta del consiglio dei ministri che avrebbe dovuto approvare ieri la dichiarazione dello stato d’emergenza per il Gargano è slittata a giovedì. Il sottosegretario Ivan Scalfarotto ha fatto sapere che all’ordine del giorno dei lavori del governo figura il provvedimento che riconoscerà ai comuni del Gargano colpiti dall’alluvione dei primi di settembre lo stato di emergenza.
Il provvedimento (si tratta di una delibera del governo e non di un decreto, come avveniva in passato) secondo la legge sulla protezione civile indicherà la durata dello stato di emergenza, che non può superare i 180 giorni ma può essere prorogata fino a ulteriori 180 giorni, con ulteriore deliberazione del Consiglio dei Ministri.
Agli interventi per affrontare l’emergenza si provvederà con ordinanze, in deroga alle disposizioni di legge, ma nei limiti e secondo i criteri indicati con la dichiarazione dello stato di emergenza e nel rispetto dell’ordinamento giuridico.
Le ordinanze sarannoemanate dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile, se non è diversamente stabilito con la deliberazione dello stato di emergenza da parte del Consiglio dei Ministri. Particolare niente affatto trascurabile, la delibera del consiglio dei ministri dovrà anche stabilire la dotazione finanziaria assegnata per fronteggiare l’emergenza e realizzare gli interventi necessari per la ricostruzione. Come lo stesso sottosegretario Scalfarotto ha anticipato, si tratterà molto probabilmente di una prima assegnazione di risorse.

I datti ufficialmente stimati dalla Protezione Civile regionale pugliese ammontano a 274 milioni di euro; 65 milioni di euro riguardano le spese già sostenute e per le attività urgenti per la prima messa in sicurezza immediata del territorio, le somme necessarie per ripristinare le infrastrutture pubbliche danneggiate e per il ripristino del reticolo idrografico ammontano a circa 109 milioni di euro, mentre i danni ai privati ed alle attività produttive superano i 100 milioni di euro.
Se si tiene conto della necessità di fare tutto quanto è possibile affinché la stagione turistica 2015 possa svolgersi regolarmente (diversamente ai danni provocati dall’alluvione andrebbero ad aggiungersi gli ulteriori danni derivanti dalle difficoltà del comparto economico trainante) più cospicua sarà la prima tranche del finanziamento, maggiore sarà l’urgenza e la tempestività con cui i lavori per la ricostruzione verranno cantierizzati.

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Author: Geppe Inserra

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