Gargano e Veneto: due pesi e due misure

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Un caro amico mi fa notare, in privato, che la lettera meridiana di ieri sul differimento dei tributi non riconosciuto ai comuni garganici colpiti dall’alluvione dei primi di settembre, conterrebbe alcune inesattezze, in riferimento al caso – che segnalavo nel mio articolo – dal comune di Bergantino.
L’amico allega alcuni link ad articoli pubblicati dal quotidiano L’Arena di Verona dai quali si evince che l’area in cui si trova il comune che avevo preso a campione è stata colpita nel pomeriggio di lunedì scorso da violente trombe d’aria.
Ne prendo atto volentieri, pur precisando che una tromba d’aria non è un’alluvione, e che a parlare di Bergantino quale comune alluvionato non sono stato io, ma il comunicato ufficiale di Palazzo Chigi. Le trombe d’aria sono state due ed hanno interessato i comuni di Melara ed Occhiobello, quest’ultimo confinante con quello di Bergantino.
Lungi da me l’idea di voler stilare classifiche delle tragedie, ma non si può negare che il bilancio è stato assolutamente meno grave (e meno male per le popolazioni venete) di quello del cataclisma che ha sconvolto il Gargano: in provincia di Rovigo, le trombe d’aria hanno provcato una decina di famiglia sfollate, un ferito, una stalla scoperchiata, un frutteto distrutto.

Intendiamoci: che i cittadini di Bergantino, di Melara, di Occhiobello abbiano ottenuto il differimento del pagamento delle imposte è legittimo, giusto e sacrosanto, anche a fronte di danni che sono stati di gran lunga di minore entità rispetto a quelli registrati sul Gargano.
Il problema è che ai veneti è stato riconosciuto il loro diritto, ai pugliesi e ai  garganici no. Anzi, è il caso di precisare che, se fosse stato applicato alla provincia di Foggia lo stesso metro di valutazione che qualche settimana dopo ha indotto il Governo (giustamente, lo ribadisco) a concedere il differimento del pagamento delle imposte, l’elenco dei comuni dauni che avrebbero dovuto essere ricompresi nel beneficio sarebbe stato più ampio, e non limitato soltanto ai comuni del Gargano.
L’apocalisse che colpì all’inizio di settembre la Montagna del Sole su così drammatica da far passare quasi inosservati altri eventi calamitosi, invece opportunamente documentati nel sito Youreporter che seguì molto attentamente l’intera vicenda.
Su San Severo si abbattè una violenta bomba d’acqua che provocò seppure indirettamente una vittima: un infartuato morì durante il trasporto in ospedale perché l’autoambulanza rimase bloccata nell’ingorgo provocato dalla trasformazione delle strade in autentici torrenti, come documenta la foto in apertura del post.
E ad Orta Nova si registrò una tromba d’aria, anche questa documentata su YouReporter, nella foto che vediamo a fianco.

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Author: Geppe Inserra

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