Inquinamento del Candelaro: è emergenza ambientale

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Immagini eloquenti e drammatiche, quelle mostrate in un video pubblicato qualche giorno fa su You Tube, e girato da un cittadino di Manfredonia alla foce del Candelaro. Vi si vedono distintamente le acque putride,  verosimilmente provenienti da un depuratore, sversare fanghi ed altre sostanze inquinanti nel torrente, a poche decine di metri dalla foce e dunque dal golfo di Manfredonia.
Il video – che potete vedere sotto –  è stato pubblicato su Facebook da Francesco Paolo Gentile che, dopo aver ricordato che è stato girato nel primo pomeriggio del 7 settembre, scrive: “lo scarico è a soli pochi metri dal mare, in questo periodo quel tratto di spiaggia è ancora frequentato da chi si sta gustando i bagni settembrini e non mi risulta che ci sia un divieto di balneazione. Altra cosa che bisogna comprendere, si può non vietare la balneazione a ridosso della foce di un corso d’acqua talmente inquinato da essere catalogato morto?
Sull’allarme ambientale suscitato dall’inquinamento del Candelaro, Teleradioerre ha intervistato Vincenzo Rizzi, consigliere comunale del gruppo indipendente a Foggia, ed esponente del Centro Studi Naturalistici. “È tutto il sistema di depurazione della provincia di Foggia che non funziona – ha detto Rizzi ai microfoni dell’emittente foggiana – , non solo quello di Manfredonia. Basti pensare ai tanti comuni che scaricano all’interno del Candelaro, come Foggia, Manfredonia e San Marco in Lamis, e che fanno di questo torrente il corpo idrico superficiale più inquinato della Regione Puglia. È necessaria una svolta: basta con il modello tradizionale di depurazione, con impianti costosissimi, che poi non funzionano. Dovremmo piuttosto pensare ad un recupero ambientale totale del territorio e dei corpi idrici superficiali, ragionando sulla loro capacità di autodepurazione, guardando in modo diverso alle zone umide costiere, che possono contribuire tantissimo alla fitodepurazione, cioè alla depurazione naturale. È possibile puntare ad una qualità della vita e dell’ambiente migliore, anziché sprecare tanti soldi per realizzare depuratori che poi non funzionano  assolutamente.”
Ed ecco le immagini shock.

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Author: Geppe Inserra

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