Riecco la salsa, rito e mito (di Francesco A.P. Saggese)

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Sono particolarmente grato a Francesco A.P. Saggese (e lo ringrazio di cuore, anche a nome degli amici e dei lettori di Lettere Meridiane), per questo prezioso articolo sull’antica tradizione della salsa di pomodoro fatta in casa e conservata per tutto l’inverno, con gesti e tecniche intrisi di cultura e di saggezza popolare.

È veramente sorprendente come l’antica usanza sopravviva, a dispetto della globalizzazione che ha internazionalizzato il pomodoro e i suoi derivati, abbattendone i costi. È un segno ineffabile del genius loci, una ricchezza tipicamente meridionale, che dovremmo imparare a tutelare e a valorizzare.
Se il Mezzogiorno vuole veramente riscattarsi, deve partire da ciò che è stato e da ciò che è, quell’essere profondo, irripetibile che si rivela – splendido, colorato, saporito – perfino nella magia della salsa.
Buona lettura.
(G.I.)
* * *

VICO DEL GARGANO – L’altro pomeriggio seduti ad un chioschetto del mio paese si discuteva della ricchezza naturale di questo territorio e di quanto siano importanti tutte le iniziative che in qualche modo fanno ‘rivivere’ il centro storico.

Qualche giorno prima, invece, mi trovavo immerso nel lungo serpentone di macchine che attraversava lento l’A14 da Nord a Sud e che via via trovava sfogo nei vari caselli autostradali, da Termoli in giù, Poggio Imperiale, San Severo, Foggia… pensavo così a quanto fosse bello tornare a casa, rivedere i propri cari, il paese, riappropriarsi in qualche modo della propria terra e delle proprie ritualità.
La tutela del territorio, il suo recupero, il tema del ritorno, sono temi nobili che passano attraverso dibattiti, regolamenti, iniziative culturali, ecc., percorsi che per fortuna vengono intrapresi sempre con maggiore interesse, e purtroppo ancora troppo lontani da una concreta attualizzazione.
Oggi però credo ancora di più che il recupero di un territorio passi anche attraverso gesti semplici e io ieri, senza nessuna presunzione, ne ho compiuto uno: ho fatto la salsa. 
Fare la salsa è un rito che tende a scomparire dietro i comodi barattoli del supermercato.
Far rivivere questo rito significa far rivivere le radici di un territorio e la sua piccola economia contadina. 
Significa ripetere un gesto antico, appartenuto ai nostri nonni e ancor prima. 
Oggi significa anche farsi delle domande: chi ha raccolto questo pomodoro? Da dove viene? Premiare lo sforzo degli agricoltori locali impegnati con le loro famiglie nella raccolta. 
Il racconto e la vita di un territorio passano anche da qui: torniamo a fare il vino, l’olio, le spremute di agrumi, la salsa, …
Dimenticare una tradizione, fosse anche solo legata al sapore del cibo, non ci porterà da nessuna parte se non verso la lenta agonia di un paese, della sua anima.
Francesco A.P. Saggese
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Author: Francesco A.P. Saggese

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