Quando l’Italia era unita e solidale

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L’Italia sommersa e un po’subalterna, quella dei lavoratori o, come si diceva una volta, dei proletari che sbarcano il lunario grazie al sudore della fronte e alla forza delle braccia è stata protagonista nel Dopoguerra di una grande storia di solidarietà e coesione, rimasta per anni quasi del tutto sconosciuta.

È la storia dei “treni della felicità” che trasportavano i bambini poveri del Mezzogiorno verso le regioni del Nord e del Centro dove sarebbero stati ospitati da famiglie di lavoratori, non certo ricchi, ma le cui condizioni economiche erano sicuramente migliori di quelli delle famiglie meridionali. La provincia di Foggia ne fu ampiamente coinvolta quando a salire su quei treni furono i figli delle lavoratrici e dei lavoratori di San Severo che erano finiti in carcere per avere partecipato alla manifestazione di protesta che incendiò la cittadina dell’Alto Tavoliere il 23 marzo del 1950, e che si concluse con la brutale repressione da parte della polizia di Scelba. Per mesi quei bambini vennero ospitati da famiglie più fortunate, che li accudirono e li fecero studiare.

Queste belle pagine di storia di un’Italia a torto ritenuta minore stanno tornando alla luce grazie all’impegno tenace di Giovanni Rinaldi. Scrittore, ricercatore di storie orali, fotografo e documentarista antropologico particolarmente attento alle vicende delle classi subalterne, Rinaldi ha dedicato molta parte delle sue ricerche a studiarla ed approfondirla.

Per anni, ha rintracciato, ascoltato e intervistato i protagonisti di questa grande pagina di coesione e solidarietà che resta di grandissima attualità, vista la persistenza del divario tra Nord e Sud, l’aggravamento della questione meridionale e i fenomeni di egoismo territoriale che si nascondono dietro il regionalismo differenziato. Dalle testimonianze raccolte da Rinaldi emerge invece il racconto corale di un’Italia veramente unita e solidale, che dovrebbe ritrovare, oggi, lo spirito di quegli anni.

Le ricerche di Rinaldi sono state pubblicate nel libro “C’ero anche io su quel treno “, che sta ottenendo un grande successo di critica e di pubblico.

Verrà presentato giovedì 9 dicembre alle ore 17,00 nell’Auditorium della Camera del Lavoro, a Foggia, in via della Repubblica, 68. Il volume, pubblicato da Solferino, reca un sottotitolo quanto mai significativo: “La vera storia dei bambini che unirono l’Italia.”

La manifestazione è promossa dallo Spi Cgil della provincia di Foggia, in collaborazione con l’Auser Territoriale.

Dopo l’introduzione del giornalista Geppe Inserra, presidente dell’Auser, interverrà il segretario generale del sindacato dei pensionati della Cgil, Alfonso Ciampolillo. A conversare con Giovanni Rinaldi sarà Giovanni Forte, segretario generale SPI CGIL Puglia.

L’accesso alla sala è consentito previa esibizione del Green pass.

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Author: Redazione

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