Foggia mitragliata nel 1943: nella ricerca di De Tullio c’è forse la verità

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Leggendo i commenti all’articolo in cui ho dato notizia dei risultati cui è approdata l’indagine di Maurizio De Tullio sulle vittime dei bombardamenti che distrussero Foggia nel 1943, ho avuto come un lampo, una improvvisa rivelazione.
Sono stati due commenti, in particolare, a propiziarli. “Nel tragico bombardamento del 22 luglio 1943 – scrive Antonio Russo – ci furono molte vittime di minorenni nella villa comunale. Mi pare di ricordare che i militari di stanza della vicina caserma vi cercarono scampo e furono mitragliati dagli aerei anglo americani. Fu una carneficina”. Antonietta Pennabea invece commenta: “In quel bombardamento eseguito sulla nostra città dagli americani le vittime furono tante. Una strage. Mio padre vide bambini sterminati nella villa di Foggia.”
Sia Russo che Pennabea riferiscono un episodio particolarmente diffuso nella memoria popolare (me ne parlava anche mio padre): il presunto mitragliamento a bassa quota che avrebbe provocato l’uccisione di diversi bambini.
Lettere Meridiane si è già occupata dell’argomento (potete leggerne qui) pubblicando alcune fotografie di un palo della villa comunale che, secondo Tommaso Palermo, autore del più dettagliato libro sui bombardamenti (Foggia dal settembre ’43 alla rinascita), sarebbe stato danneggiato dai colpi radenti delle micidiali mitragliatrici alleate. Nell’articolo, viene anche citato un articolo del Corriere della Sera in cui gli Alleati venivano senza riserve messi sotto accusa per l’uccisione di inermi civili.
Le fonti militari Alleate, da parte loro, pur ammettendo il ricorso al mitragliamento a bassa quota, hanno sempre sostenuto che era indirizzato verso obiettivi militari.
I numeri citati da Maurizio De Tullio mettono in evidenza una incidenza particolarmente elevata di bambini e minorenni tra le vittime accertate ed identificate con nome e cognome: furono ben il 44%. E veniamo al “lampo” acceso dai commenti citati.
Incrociando i dati dei bambini rimasti vittima della guerra con la data precisa della loro morte, la puntuale ricerca condotta da De Tullio può forse stabilire se in quel fatidico 22 luglio (o in qualche altro raid) vi fu una mortalità infantile più elevata rispetto alla media. Se così fosse, si potrebbe pensare ad un particolare evento scatenante, come, appunto, un mitragliamento. La vox populi si troverebbe ad avere così, per la prima volta, anche una base statistica. E allora? Giro queste considerazioni al caro Maurizio, invitandolo a dire la sua…
G.I.

 

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Author: Geppe Inserra

1 thought on “Foggia mitragliata nel 1943: nella ricerca di De Tullio c’è forse la verità

  1. Che furono molti i bambini e gli anziani a morire durante i bombardamenti del 43, è spiegabile col fatto che gli adulti erano quasi tutti al fronte. Le donne poi dovevano sopperire alla loro assenza e procurare il cibo per mandare avanti la famiglia.

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