La grande eredità che ci lascia Alfonso Ciampolillo

Print Friendly, PDF & Email

Con la scomparsa di Alfonso Ciampolillo, il movimento sindacale della Capitanata e della Puglia perde un indiscusso protagonista, un leader che si è guadagnato il suo carisma non dietro una scrivania, ma grazie al contatto quotidiano con i lavoratori, con i pensionati, gli anziani, che ha rappresentato guidando, nell’ultima parte del suo intenso percorso politico e sindacale, lo Spi Cgil, ovvero la più grande organizzazione di categoria della provincia di Foggia, con 12.000 iscritti.
Ho avuto il privilegio di essergli amico e compagno di strada, lavorando fianco a fianco – grazie all’eccellente rapporto che si era stabilito tra Spi Cgil ed Auser – nei diversi progetti sulla valorizzazione della memoria portati avanti dalle nostre organizzazioni, che trovano il loro punto comune nell’Archivio della Memoria Ritrovata, di cui Ciampolillo è stato promotore e tenace fautore.
Per lui la valorizzazione della memoria è uno strumento fondamentale di costruzione del futuro, soprattutto quando si ha alle spalle una memoria così importante qual è quella del movimento operaio e contadino della provincia di Foggia. “Dobbiamo far conoscere ai nostri figli e ai nostri nipoti queste pagine di storia – amava ripetere – per far capire loro che la realtà può essere cambiata, che si può e si deve lottare per un mondo migliore”.
Ci siamo visti l’ultima volta a Cerignola, al termine di una giornata per lui, come al solito, defatigante. In mattinata c’era stata l’assemblea generale dello Spi Cgil, quindi un incontro per definire alcuni dettagli della ristrutturazione della Camera del Lavori di Cerignola. Infine il meeting con i vertici regionali del sindacato pensionati e dell’Auser per mettere a punto un progetto sulla valorizzazione degli itinerari pugliesi di Giuseppe Di Vittorio da giovane.
Alfonso era così: instancabile, generoso fino allo spasimo nel servire la causa in cui crediamo, sempre entusiasta.
Mi ha insegnato molte cose, fin da quando abbiamo cominciato a muovere i primi passi nell’impegno politico, alla sezione Gramsci di via Lucera. Porterò sempre con me, scolpito nel cuore, il valore che ha rappresentato il filo rosso di tutta la sua attività, e che mi ha trasmesso: la centralità delle periferie, l’importanza strategica del loro riscatto per una politica autenticamente progressista.
Da segretario generale dello Spi Cgil si è speso strenuamente per questo obiettivo: investendo costantemente nelle leghe del territorio provinciale, anche le più piccole, rilanciando la presenza del sindacato al quartiere Cep a Foggia, lavorando ad un progetto per aprire uno sportello sindacale al rione Candelaro.
Ci lascia un vuoto immenso, ma nello stesso tempo una grande eredità politica e morale che dovremo saper custodire e valorizzare.
Hasta siempre, Alfonso, amico mio, mio compagno.

Geppe Inserra, presidente Auser provincia Foggia

[La foto che illustra il post è di Matteo Carella]

Facebook Comments

Hits: 0

Author: Geppe Inserra

1 thought on “La grande eredità che ci lascia Alfonso Ciampolillo

  1. Dolore x la perdita di un uomo sincero e vero, sindacalista impegnato e sempre in tensione fino all’ ultimo giorno della sua vita x i lavoratori e la giustizia sociale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *