Le stelle rubate, una videopoesia di Rosa Serra per la Giornata della Memoria

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Per comporre versi sulla Shoah occorre una sensibilità speciale, tanto più quando vi si parla del dolore inferto ai bambini e alle loro madri. La poesia è luce e bellezza, come conciliarla con le tenebre e con l’orrore?
Con Le stelle rubate, Rosa Serra dimostra di avercela, questa speciale sensibilità, gettando una lama di luce, un soffio di speranza su questa immane tragedia. Versi teneri, ma al tempo stesso potenti, che scavano, struggono, riscattano la barbarie di quella orrenda pagina della storia dell’umanità.
La poesia è catarsi, così come la memoria.
Quelle stelle furono strappate alla vita e alla gioia. E adesso? “Nuove stelle sono tornate in cielo a illuminare genti e coscienze?”, si chiede Rosa, e il punto interrogativo pesa come un macigno.
“La memoria è la costruzione della coscienza”, risponde la poetessa.
Non si tratta di ricordare e basta, e nemmeno di commuoversi al cospetto della tragedia. Si tratta di interiorizzare la memoria, portarsela dentro il cuore e l’anima, affinché faccia da lievito per la coscienza, individuale e collettiva.
Ringrazio Rosa Serra per aver voluto affidare la sua preziosa lirica a Lettere Meridiane, per farne una videopoesia, che pubblichiamo alla fine del post per celebrare la Giornata della Memoria 2022.
L’interpretazione – tensiva e partecipata – è di Tonio Sereno. Il montaggio è del laboratorio multimediale dell’Auser di Foggia, Immagine Militante.
Guardate, ascoltate, leggete. E soprattutto non dimenticate.

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Author: Geppe Inserra

2 thoughts on “Le stelle rubate, una videopoesia di Rosa Serra per la Giornata della Memoria

  1. Se “la memoria è la costruzione della coscienza” allora non dimentichiamo tutti morti dopo 1945 fino ai nostri giorni (Indocina, Vietnam, Spagna, Cile, Uganda, Portogallo, Yugoslavia, Ruanda….). Per non dimenticare!

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