Oggi ultimo giorno utile per cercare di salvare l’abbazia di Kàlena

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Oggi è l’ultimo giorno utile per votare l’Abbazia di Kàlena come Luogo del cuore FAI. Chi non l’ha ancora fatto, può farlo seguendo le indicazioni fornite dalla presidente del Centro Studi Martella, Teresa Maria Rauzino, che si sta strenuamente battendo da anni per salvare l’antica abbazia peschiciana, di inestimabile valore storico e culturale.
Le iniziative di sensibilizzazione hanno totalizzato fino ad oggi 1382 firme per “Kàlena luogo del cuore”: “946 firme sui moduli cartacei raccolte da me, da Angela Campanile, da Enzo D’Amato, da Piero Giannini, da Maria Cassio e Matteo Gioiosa e inviate stamattina al Fai + 436 firme on line.
Restano ancora un giorno (oggi, n.d.r.) per continuare a votare on line l’abbazia di Kàlena come luogo del cuore”, scrive Rauzino nel suo ennesimo appello.
Questo è il link da cui è possibile votare: http://iluoghidelcuore.it/luoghi/4248.
Cliccate sull’icona, quindi su vota, ma perché il voto venga registrato dal FAI, dovete continuare accedendo direttamente con il vostro account facebook.
“Kàlena conta sul vostro voto. Se non ora, quando?”, conclude l’appello del Centro Studi Martella.
Questo è invece il testo della lettera di accompagnamento alla raccomandata del Centro Studi Martella con cui sono state invitate al FAI le 946 firme per il 7 ° Censimento “Luoghi del cuore”.

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I monasteri benedettini del Gargano furono centri di vita e di spiritualità. I ruderi di questa civiltà, dimenticati tra i rovi e le ortiche, in questi ultimi anni sono stati rivisitati, e richiamati in vita per testimoniare il loro illustre passato, ma anche per richiamare l’attenzione dei tanti visitatori che affollano le spiagge del Gargano, nell’intento di limitare l’asimmetria economica tra i Comuni dell’interno e quelli rivieraschi. E così l’Abbazia di Pulsano, affacciata sul magnifico golfo, e l’Abbazia di Monte Sacro, in un’oasi di silenzio e di pace, compaiono negli itinerari culturali e spirituali del Gargano, insieme al Santuario di San Michele Arcangelo.

Manca all’appello l’Abbazia di Kàlena, in agro di Peschici (Foggia).
Finita nelle disponibilità di un patrimonio privato, l’Abbazia è al centro di un contenzioso che si trascina da anni tra la Proprietà e le Istituzioni dello Stato preposte alla sua tutela. Una Proprietà (la famiglia Martucci) che ha depositato recentemente in Soprintendenza e al Comune di Peschici un progetto per la trasformazione dell’Abbazia di Càlena in un relais a cinque stelle, con annessi campo da golf e piscina. La notizia non sorprende nessuno vista la devastazione del paesaggio da Vieste a Peschici. Indigna, però, perché Càlena è l’unica e l’ultima reliquia storica, in un territorio sovraccarico di stelle cadenti che emanano fumo di pizze e panzerotti. Giuseppe Martella, un uomo di mare uscito da una pagina di Conrad, cui è stato titolato il nostro Centro Studi, passò gli ultimi anni della sua lunga vita, a Peschici, a indagare su Kàlena e sui trascorsi della Puglia con le terre illiriche, sicuro che le stelle della storia non saranno mai cadenti e continueranno a essere «coscienza critica della modernità».
E’ dal 1997 che stiamo sollecitando le istituzioni e la cittadinanza (non solo di Peschici ) a salvare
l’ abbazia, ma il nostro appello è rimasto in parte inascoltato. Mille promesse, i fatti pochi, anche se importanti rispetto al passato. L’abbazia oggi, al contrario del 1997, è totalmente vincolata, compresa una piccola area prospiciente (la cosiddetta area di rispetto). C’è stato un piccolo intervento della Soprintendenza per risanare le creste murarie, a spese della proprietà (chiamasi intervento a danno). La statuetta della Madonna di Kalena è stata restaurata ed affidata alla Chiesa Matrice di sant’Elia profeta.
Ma il nostro sogno è di vedere l’abbazia restaurata nella sua interezza e restituita alla fruizione dei fedeli e dei cittadini del mondo, desiderosi di conoscere la nostra storia millenaria. Solo la volontà politica (che finora è stata velleitaria per non dire assente) potrebbe realizzare questo sogno. Basterebbe espropriare l’abbazia per pubblica utilità! Sarebbe veramente ora di fare questo passo decisivo! Altrimenti l’abbazia è persa! Ha raggiunto uno stato di degrado davvero inaccettabile per un monumento del IX secolo d.C.
Si spera che il FAI prenda a cuore le sorti di Kàlena, da noi segnalata nelle varie edizioni dei censimenti sui Luoghi del cuore.
Ci contiamo!
Cordiali saluti.
Il presidente del Centro Studi Martella
prof.ssa Teresa Maria Rauzino

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Author: Geppe Inserra

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